CAP. 33: LEGGENDE ETERNE E AMORI INFINITI

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HAZEL'S POV:
Mi svegliai e lo trovai abbracciato al mio corpo. Le avevo sentite le sue parole e mi erano rimaste impresse tutta la notte. Sapevo che era un momento difficile per lui e stava influendo sulla nostra relazione: Dean era spesso nervoso e irascibile, ero cosciente del fatto che provava tanta paura, perciò non pesavo troppo i suoi comportamenti. Ero sicura che non lo faceva intenzionalmente. Ad un tratto delle labbra mi sfiorarono il collo: "Già sveglia?" Mi sussurrò, con la voce ancora impastata dal sonno: "Raggio di sole, scusami tanto...non volevo" Mi girai verso di lui, era veramente dispiaciuto: "Non sono arrabbiata, anche io quando litigavo con Magda avevo queste reazioni" Gli risposi, carezzandogli la guancia. Tutto ad un tratto mi alzai dal letto e spalancai le finestre: "Che bella giornata di Maggio! Non senti l'estate alle porte?" "Veramente no, anzi i miei occhi chiari non gradiscono un sole così forte" Mi disse ironico, nascondendo la testa sotto al cuscino: "Non essere melodrammatico!" Esclamai tirandolo per un braccio, provando a farlo scendere: "Non vorrai mica passare tutto il giorno a letto" "E anche se fosse?" Sorrise malizioso: "Sarebbe un giorno perso!" Continuai, convinta che quella bella mattinata non andava sprecata: "Dipende da come lo impieghi" ridacchiò e io gli tirai dietro la sua maglia, ero rossa come un peperone: "Vestiti e smettila con questo umorismo" E uscii dalla stanza. Mi diressi verso la cucina e solo in quel momento mi accorsi che la casa era deserta, guardai l'ora, erano le 10. Era tardissimo. Finchè aspettavo Dean preparai la colazione: un bicchiere di succo alla mela per me e uno di spremuta d' arancia per lui; aprii lo scaffale e tirai fuori un barattolo contenente i biscotti con le gocce di cioccolata che Magda aveva preparato, gli posai con cura al centro del tavolo e approfittai di quel momento di pace per aprire la finestra e cogliere un po' di fiori dal davanzale: erano rosa acceso, gli misi in un contenitore e gli posizionai vicino ai biscotti. Amavo decorare la tavola in ogni minimo dettaglio, mi dava senso di buon gusto e di raffinatezza. Stavo chiudendo la finestra, quando qualcuno mi cinse la vita: "ODDIO!" Mi girai di scatto: "Paura eh raggio di sole?" Domandò ridendo, io gli sorrisi: "Sì molta, perché non mi aspettavo ci mettessi così poco a prepararti" "E perchè scusa?" "Insomma...sei sempre così lento ed eterno che non pensavo oggi avessi messo il turbo" "Immaginavo tu ti saresti lamentata per via dell'ora e quindi mi sono dato una mossa" Aveva ragione, avrei fatto proprio quello; mi conosceva  alla perfezione. 

Dopo aver ripulito la tavola, optammo per un giro alla spiaggia. Per arrivarci inaugurammo la sua moto nuova di zecca: "Giuro se mi fai cadere ti spacco la faccia" lo minaccia scherzosa: "Non sono mica come Thomas io" rispose lui sorridendo con malizia: "Tieniti forte raggio di sole, vorrei evitare il peggio" Io cinsi le mie braccia nella sua vita e lui partì. Viaggiammo alla velocità della luce, era una sensazione nuova, selvaggia, che sapeva di libertà. Parcheggiò il veicolo e mi diede una mano a togliermi il casco. Io mi sistemai i capelli: "Sono tutti arruffati" sbuffai infastidita: "Lo sapevo che dovevo portarmi una spazzola" Dean mi baciò la fronte e mi sistemò un ciuffo: "Per me sei sempre perfetta, anche se la tua chioma è scompigliata" Io gli sorrisi dolce, mi stavo accorgendo come il nostro legame cresceva e maturava di giorno in giorno, siamo passati da ragazzini quattordicenni con una semi-relazione tossica a due adolescenti di diciassette anni che stavano imparando a conoscersi e ad amarsi. Non era una relazione fatta di gelosie e scenate, ma una composta da gesti quotidiani, bisticci ma anche da capacità di ascolto e chiarimento. Non avrei mai pensato di riuscire ad ottenere questo risultato, specialmente con Dean, dato il suo carattere molto impulsivo.
La spiaggia era deserta ma decidemmo di andare nella nostra solita grotta segreta: stendemmo i teli mare e io mi distesi con il naso all'insù e lo sguardo rivolto verso le pareti della grotta: "La sai la leggenda di questo posto?" Mi domandò lui, adagiandosi vicino a me. Io scossi la testa e lui continuò: "Geologicamente è una grotta di origine erosiva, il mare negli anni l'ha scavata. Un racconto popolare dice che nei tempi antichi, quando nel mondo regnava la pace, questo posto non esisteva, era solo una grande scogliera frastagliata. Un giorno, il dio del mare si innamorò  di una normalissima ragazza. Lei ricambiava i sentimenti ma era allergica all'acqua, perciò non si potevano mai vedere" Io lo interruppi: "Non potevano incontrarsi nella spiaggia qui vicino?" Lui mi sorrise: "No....perchè la leggenda racconta che la sabbia era sempre bagnata dalle onde e quindi la giovane sarebbe stata male ugualmente. Il dio del mare perciò lavoro per giorni e notti, erodendo un preciso luogo della scogliera, raggiungibile a piedi e fece in modo che l'acqua bagnasse la sabbia solamente in parte, permettendo ai due innamorati di congiungersi. Un giorno però venne la tempesta proprio quando i due si trovavano in questo posto. Poseidone aveva due alternative: lasciare la ragazza succube dell'allergia oppure trasformarla in una ninfa naiade e portarsela con sè nel fondo del mare. Ovviamente la possibilità di riportarla in superficie era svanita, visto che l'acqua continuava ad alzarsi. Non voleva vederla soffrire e perciò con un bacio la trasformò in questa semi-divinità. Lei se ne accorse solo quando l'acqua la sfiorò e la sua pelle rimase candida. Si narra che non disse niente, sorrise solamente e di tutta risposta il dio del mare la prese tra le braccia e la portò nei fondali marini. Ed è per questo che oggi questo posto viene chiamato: La grotta dell'infinito. Perchè si riferisce al loro amore, che sarà eterno," Una lacrima mi rotolò nella guancia: "Raggio di sole...ti sei commossa?" Mi strinsi a lui: "E' una storia strappalacrime e così...romantica" Mi sorrise: "E' per questo che ti ho portato qui la prima volta che ci siamo rivisti, sapevo che in un modo o nell'altro il nostro amore amore avrebbe retto e che prima o poi sarebbe sbocciato" Io lo baciai con passione: "Quanto ti posso amare?" "Io ti amo smisuratamente e lo farò per sempre" mi sussurrò e io sorrisi come non avevo mai fatto.

SPAZIO AUTRICE:
Eiii, eccomi qui con un nuovo capitolo! E' stato difficile da scrivere, soprattutto inventare la leggenda non è stata una passeggiata! Però mi ritengo soddisfatta del risultato. Voi che ne pensate? Lasciate una stellina se vi è piaciuto.
Love you all
Noe

ANIME DISTANTIWhere stories live. Discover now