Capitolo 16

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La macchina di Theo sfreccia in direzione dell'aeroporto, mentre io sono ancora mezza addormentata sul sedile accanto al posto di guida. La sua mano si poggia sulle mie ogni volta che può, e la musica a basso volume mi aiuta a rilassarmi. Ma sono triste, sono incredibilmente triste.
Stare lontana da lui sarà una vera merda, e la cosa fantastica è che a questa distanza mi ci dovrò abituare. Per il suo lavoro, la mia università, e il fatto che abitiamo in due nazioni diverse. Ovviamente sono ironica, perché nella distanza non c'è proprio niente di fantastico. L'ho già sperimentato in amicizia, quando Isabella era lontana da me e potevamo solo fantasticare e pianificare ciò che avremmo voluto fare insieme.

-Ehi. - La sua voce delicata mi riscuote dai miei pensieri.

-Non voglio piangere, Theo. - Stringo di più la sua mano e mi rannicchio sul sedile, sforzandomi di ricacciare indietro la stessa lacrima che cerca di uscire da quando mi sono svegliata.

-Piangi pure, se ti fa stare meglio. Adesso io dovrei fare quello maturo della situazione, ma in realtà ho voglia di piangere anch'io. Un cazzo di mese senza di te, adesso mi sembrerà infinito... Okay, mi sono sfogato. - Cerca di concentrarsi sulla strada, e in realtà sfoga il suo nervosismo cambiando le marce con fin troppa aggressività.

-Che depressione! - Cerco di sdrammatizzare, mettendomi dritta sul sedile e iniziando a giocare con la radio, cambiando le stazioni.

-Ma infatti... Che cos'è tutta questa tristezza? - mi segue lui. - Non puoi essere triste dopo questi cinque giorni di perversa follia. -

-Sì, esattamente... - Se ripenso a ieri, mi sento mancare l'aria. Lo abbiamo fatto sul suo pianoforte. Mi viene da arrossire, sorridere e non so che altro, a ripensarci. Per non parlare della doccia e della cioccolata bianca addosso a lui... Odio doverlo ammettere, ma sarà proprio per questo che avvertirò molto di più la sua mancanza. Mi mancherà fisicamente, ora che so cosa vuol dire fare l'amore con lui.

-Il 16 dicembre sarà il mio compleanno, e farò in modo di festeggiarlo con te - mi dice cambiando discorso.

-Quindi verrai verso il 16... sto già facendo il conto alla rovescia! Compi trentuno anni, mi sento piccola. - Sorrido pensando a quando ci rivedremo. Ancora siamo insieme e già penso alla prossima volta, devo essere proprio un caso disperato.

-Che saranno mai nove anni di differenza? - Mi fa l'occhiolino. - Con te non ho pensato all'età né a nient'altro... e non sono mai stato così bene con una persona. -

-Alcuni siti di gossip ti danno ancora fidanzato con la tua ex... - gli faccio notare non so neanche per quale motivo. Se devo essere sincera, la sua ex non mi piace per nulla. L'avevo soprannominata "lucertola" per via dello sguardo freddo e inespressivo che aveva in una foto, io e Isabella ci eravamo messe a commentare le foto in cui era con lei. Magari non è il caso di raccontargli del soprannome poco carino...

-Con Ruth è finita quando ho iniziato a girare Divergent. Quando ci siamo messi insieme eravamo diversi entrambi, con lei non provavo più nulla se non affetto... Comunque, il segreto è fregarsene di certe cose: del gossip, della critica a sproposito e delle tante cazzate che sparano su di te solo perché sei un personaggio pubblico. E quando sarà il momento, tutti sapranno che la mia fidanzata sei tu. - Mi piace la sua sicurezza, il fatto che con me non si faccia alcun tipo di problema. Forse è stato un bene che la nostra relazione sia iniziata in un modo non convenzionale, questo ci ha permesso di essere subito sinceri l'uno con l'altra e non essere mai in imbarazzo per nulla. Non credo che con un altro ragazzo mi sarei lasciata andare così, come ho fatto in questi giorni con lui. La verità è che nessun ragazzo mi ha mai fatto fare certi pensieri e fantasie, tutto è collegato al fatto che sono esattamente nel posto in cui vorrei essere...

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Where stories live. Discover now