Capitolo 24

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Muffin: Non muoverti, ti ho vista e sto arrivando da te ;)

Okay, in questo aeroporto c'è un gran casino e non so davvero come abbia fatto a vedermi. Sono qui in piedi con la mia piccola valigia rossa, che mi guardo intorno. Contando i secondi che mi separano dal rivederlo...

Sara: Sbrigati!!!!

Mi ritrovo due mani sugli occhi, e quella voce inconfondibile che mi dice "Chi sono?"

-Sei il mio Muffin... – Mi toglie le mani dagli occhi e mi volto per mettergli le mani attorno al collo e baciarlo, non riesco davvero a controllarmi di fronte a quegli occhi, e a quelle labbra. Avevo bisogno di baciarlo.

-Alla fine sono passati solo undici giorni, non poteva andare meglio di così – mi dice con ancora il mio viso tra le mani. Indossa un cappellino di lana blu scuro, è adorabile e sexy. Sarebbe sexy con qualsiasi cosa, probabilmente.

-Molto meglio che aspettare un mese, non trovi? – gli rispondo facendogli l'occhiolino. Si rimette gli occhiali da sole e mi prende la valigia, andiamo finalmente a prendere la macchina. Quando mi appoggio al sedile, non mi sembra ancora vero di essere qui. A Londra con lui, nel periodo di Natale. Mentre guida, non può fare a meno di cercare la mia mano, e sento che freme dall'impazienza di toccarmi di nuovo, esattamente come me. Ogni singola cellula del mio corpo ha bisogno di stringerlo forte. Solo undici giorni sono passati da quando è venuto a Roma l'ultima volta, eppure mi sono sembrati interminabili. Gli racconto del Natale, di Ellie che è dovuta partire per la Sicilia e di mia cugina Alice, che è stata felicissima alla notizia della nostra relazione. E lui mi parla del suo Natale in famiglia, e di quanto, nonostante tutto, abbia sentito la mia mancanza. Mi fa stare male sapere che soffre per la mia lontananza, ed io stessa sto male quando lui non c'è. E' un maledetto circolo vizioso, è come se avessimo sviluppato una sorta di dipendenza l'uno per l'altra. Non so come sia possibile, e se prima credevo di essere io quella più coinvolta, adesso non so più cosa pensare.

-Questi giorni senza di te sono stati troppi – mi dice. Ecco, appunto.

-Stai per caso cercando di leggermi nel pensiero?! –

-Chi, io? – Ride di gusto.

-Stavo pensando la stessa cosa. Che queste giornate sono state interminabili. – Abbasso lo sguardo e sorrido.

-E' che a Natale siamo tutti più romantici – si giustifica facendo lo scemo, proprio mentre alla radio passano All I Want for Christmas is You.

-Davvero? Io a Natale sono più pervertita – rispondo alzando il volume e mettendomi a cantare.

-Da quando?! –

-Da quest'anno, Theo. - Ormai ho cantato tante di quelle volte in macchina con lui da non farmi più alcun problema.

-Be', allora ho una vaga idea di cosa potrei farti stavolta... -

-Sì, anch'io! – So tenergli testa perfettamente, quando giochiamo a provocarci. – Hai presente quando l'altra volta ti ho supplicato di farmi guidare questa macchina? – proseguo a domandare.

- ...Sì, me lo ricordo. Che avevi in mente in realtà? – Sul suo volto compare il solito sorrisino sghembo che ormai ho imparato a riconoscere come segnale. Lo fa sempre quando ha in testa qualcosa che ha a che vedere con il sesso. Lo fa per provocare ed essere provocato.

-Be'... - Prendo un respiro profondo. – Sai, questi sedili mi sembrano molto comodi, così ho pensato che sarebbe bello provare un posto nuovo... -

-E come mai te ne esci solo ora con questa idea? – Ormai siamo quasi arrivati a casa, e sento che potrebbe seriamente prenderla in considerazione.

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Where stories live. Discover now