Capitolo 45

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"Se l'amore non ti ha fatto commettere mai neanche la più piccola follia, vuol dire che non hai mai amato."
-William Shakespeare

Tre anni dopo

Sara
E così l'ho fatto, ho compiuto anche questo passo. Sono la signora Taptiklis (per il resto del mondo la signora James), avevo promesso a Theo che mi sarei unita a lui in ogni modo. L'ho fatto aspettare, perché in fondo avevo già tutto ciò di cui avevo bisogno, e soprattutto c'era già qualcosa - o meglio qualcuno – che rende il nostro legame indissolubile: nostra figlia Angelica. Ma in realtà il matrimonio non ha fatto altro che legarmi ancora di più a lui, è stato bello poter fare una piccola variazione alle promesse. Ho sempre detestato con tutta me stessa la formula del "finché morte non vi separi", perché va contro ciò in cui credo.
Indossavo un abito color bianco panna, semplice ma da vera principessa. E' stata mia madre ad accompagnarmi verso l'altare, e, quando Theo mi ha guardata in quel modo, ho capito che era la cosa migliore che potessi fare, donargli un'altra piccola parte di me. Era bellissimo, e mi era completamente devoto.
"Io, Theodore Taptiklis, prendo te, Sara Leoni, come mia legittima sposa. E prometto di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita, sempre e per sempre." Prima di baciarmi per sugellare la nostra promessa, mi sono guardata attorno e c'erano tutte – ma proprio tutte – le persone che amo. Isabella era proprio accanto a me a farmi da testimone, e mamma, con Angelica in braccio, era commossa vicino a zia Elisa. Elena e Sofia mi hanno fatto da damigelle d'onore, ovviamente. Theo mi ha fatto vivere un matrimonio da favola, ed è una cosa meravigliosa considerando che non credevo nel matrimonio. Be', ora parlo al passato, perché ci credo eccome. Lui è mio ed io sono sua, questo non cambierà mai.
Il viaggio di nozze è stato una sorpresa, non sapevo dove volesse portarmi... Per il primo anniversario ci siamo ripromessi di tornare a Roma, e faremo un salto a Londra durante le vacanze di Natale. Siamo abituati a viaggiare molto, perciò non conta la meta ma lo stare insieme solo noi due, come quando ci siamo conosciuti anni fa. Fare pazzie, fare l'amore ogni volta che ne abbiamo voglia... Comunque, per la luna di miele, Theo ha scelto un posto davvero da favola: la meravigliosa Dubai! Domani torneremo a Los Angeles, e non vediamo l'ora di riabbracciare Angelica... ma per ora ci godiamo l'ultima giornata in questo posto da favola.
-Si può sapere dove stiamo andando? – gli domando sporgendomi verso di lui, con uno sguardo curioso e malizioso. Ogni giorno è una sorpresa, chissà cosa si è inventato oggi.
-Prego signori, da questa parte – ci dice il nostro autista, e mi accorgo che stiamo andando presso il molo, dove sono ormeggiate alcune barche. E infatti, mi accorgo che ci sta conducendo verso un lussuoso yacht. Wow, questa mi mancava... che uomo dalle mille risorse che ho accanto!
-Ci facciamo un giro – mi sussurra Theo facendomi salire sulla barca, dove ci aspetta il capitano.
-Signori Taptiklis, spero che vi divertiate. Faremo un giro lungo la costa, per le diciannove saremo di nuovo qui al molo. – Sorrido, incrociando lo sguardo del mio meraviglioso marito. Sei la donna più fortunata del pianeta, continua a ripetermi la vocina della mia coscienza, e ha dannatamente ragione.
Durante il nostro giro, la barca è a nostra totale disposizione. Mi avvicino alla ringhiera, tenendomi stretta. Il mare è cristallino, una meraviglia per gli occhi... E mi accorgo che Theo ha fatto mettere la musica, perché riconosco una delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla nostra storia: Clocks dei Coldplay, il nostro primo ballo insieme nello studio di C'è Posta per Te.
-Lascia tutti i pensieri in un angolo e goditi l'istante, Sara – mi sussurra stringendomi le braccia attorno ai fianchi, poggiandomi la testa sulla spalla. Avvicino il mio volto al suo e faccio come dice, concentrandomi solo sulle sensazioni. Il vento che soffia leggero, il mare, il tepore del sole sulla faccia. La musica, che mi fa sentire come se fossi in un video di cui stavolta sono protagonista. -Lo sto facendo... Ti amo – gli dico in risposta, non riesco a trattenere il sorriso. E quando chiudo gli occhi, mi tornano in mente le immagini e le sensazioni di quel momento.
Sono passati quasi dieci anni da quando ci siamo incontrati per la prima volta, in quello studio televisivo. E da lì ne abbiamo fatta di strada, tanto che adesso siamo in tre e vorremmo avere anche un altro figlio. Angelica ora ha tre anni, ed è meravigliosa. Alla fine ha ripreso gli stessi occhi castani miei e di Theo, quel color cioccolato che mi ha fatto innamorare di lui. Non sempre gli occhi marroni sono banali e comuni, dietro di essi può anche celarsi lo sguardo più bello del mondo. Per il resto, non saprei dire se somiglia più a me o più a Theo, riesco a vedere me stessa ma anche lui. Ha la pelle leggermente olivastra e i capelli sono più chiari dei miei, castani e lisci. Bocca e naso sono del papà, ma ciò che mi fa notare le somiglianze meglio di qualunque altra cosa, è il suo sguardo furbetto. Anche se è piccolina, ha già un bel caratterino. Se Theo ora parla l'italiano molto meglio di quanto non lo facesse prima, è anche grazie alla piccolina che si è messa in testa di farglielo parlare per bene... E lui farebbe di tutto, per lei. Angie adora le sue "zie", e ovviamente ha un rapporto speciale con Isabella, che chiama "zia Ellie" da quando ha iniziato a parlare. E il caso ha voluto che la sua prima parola fosse... "Muffin". Forse perché la ripetevo in continuazione, e tuttora spesso e volentieri la chiamo baby Muffin. E poi, da quando Isabella è diventata mamma della piccola Emma, Angie non vede l'ora che cresca per poter giocare con lei. Già me le vedo, saranno due "sorelle" proprio come Ellie ed io.

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Where stories live. Discover now