Capitolo 23

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I biscotti natalizi sono venuti benissimo, nonostante ci abbiamo messo un secolo per farli perché ci siamo distratte ogni due secondi. Mi sono finalmente liberata della farina che mi era finita addosso, e per cena io e le ragazze siamo andate a mangiare dal cinese. Ora siamo tornate a casa di Elena e finalmente ci scambieremo i regali. Lo scambio di messaggi pervy con Theo è finito, almeno per il momento!
-Allora, sedetevi tutte sotto l'albero che vi faccio una foto! – dice Elena.
-E tu non te la fai con noi? – domando io.
-Dopo ci facciamo un bel selfie di gruppo... Adesso non rompete e fatevi fare questa benedetta foto! – Sofia prende in braccio il gatto di Elena e nella foto compare anche lui. – Vieni qui Sirius Black, non fare quella faccia da gatto imbronciato! -
-Stupido gatto, potresti almeno imparare a farci le foto? – dice ridendo Elena. - Se c'era mia sorella poteva farcela lei... ma ci dobbiamo arrangiare – prosegue rassegnata. Si viene a mettere seduta anche lei sotto l'albero, e dopo il selfie ci scambiamo finalmente i regali. Il cellulare nella tasca della mia felpa suona di nuovo con il fischio della Ghiandaia Imitatrice, e Isabella sbuffa.
-Ma avete finito voi due? – dice riferendosi a me e a Theo.
-E lascialo un po' in pace, 'sto Muffin! – aggiunge Elena.
-E' lui che non mi dà pace – rispondo facendo la finta innocente. Intanto, Sofia, prende il suo regalo e me lo passa.
-Per te – mi dice sorridendo. – E ne ho uno uguale per voi due! – aggiunge rivolgendosi a Elena e Isabella e passando loro i pacchetti. Apro il pacchettino e trovo un braccialetto d'argento con dei ciondoli che riportano le nostre iniziali: due S di Sara e Sofia, I di Isabella, E di Elena.
-E' bellissimo, Sofia! – Ci abbracciamo, poi allaccio il braccialetto sul polso sinistro, dove si trova anche quello che Theo ha regalato a me e Isabella.
-Ringraziate mia zia che lavora in gioielleria e mi ha fatto lo sconto! – Sofia ride.
-Grazie, zia di Sofia! – dice Isabella. Ora abbiamo tutte lo stesso braccialetto, e Sofia ha avuto davvero un'idea bellissima.
-Sara, questo è il mio – mi dice Elena. Prendo il pacchetto e ci trovo dentro una canottiera nera con una stampa, sopra c'è scritto "Theo James is mine". Scoppio a ridere e abbraccio Elena.
-E questa da dove salta fuori?! – domando.
-Isabella e Sofia mi hanno dato questa idea e l'ho trovata subito geniale. Mi raccomando, portatela a Londra e dicci come reagisce Muffin! –
-Contaci! – Immagino la faccia che farà Theo quando mi toglierà i vestiti e si troverà davanti questa maglietta...
-E adesso tocca a me – dice Isabella consegnando i pacchetti a tutte noi.
-Vediamo un po'... - dico mentre tolgo la carta natalizia.
-E' una cornice che contiene le nostre foto più belle da quando sono a Roma – ci dice quando tutte abbiamo tolto la carta.
-Ehi, sono bellissime... ora piango! – La abbraccio e poi si aggiungono anche le altre due.
-Ricomponiamoci, adesso! – dice Sofia.
-Ellie, per te ho avuto un'idea molto simile, perciò dobbiamo smetterla di leggerci nel pensiero! – Isabella apre il mio pacchetto e ci trova un album con tutte ma proprio tutte le nostre foto da quando ci siamo viste per la prima volta. Dopo il regalo di compleanno per Theo, l'idea dell'album di foto si è rivelata speciale anche per la mia migliore amica.
-Sara, è la cosa più bella che potessi regalarmi... Davvero. – Ci abbracciamo poggiandoci le mani proprio nel punto in cui sono i nostri tatuaggi.
-Grazie, parabatai! – mi dice all'orecchio. Poi consegno i regali anche ad Elena e a Sofia. Per Elena ho fatto un disegno a tema Harry Potter, e anche se mi costa separarmi dai miei disegni, è una cosa che per le mie amiche faccio volentieri. Per Sofia invece ho trovato una cosa che cercava da anni: l'action figure di Jacob Black di Twilight. Lei colleziona queste cose particolari sulle saghe, e so che lo cercava da tantissimo tempo.
-Lo sai che ti amo, vero Saretta?! –
-Ringrazia Theo, me l'ha trovata lui su internet! – le spiego.
-Okay, sono troppo felice. Di' a Theo che amo anche lui! –
-Lo farò! – rispondo. Ho fatto felici tutte le mie amiche.
-Come diavolo fai a disegnare così? Non sei umana Sara, io mi devo ancora riprendere!! – Anche Elena è felice come una bimba, quel disegno glielo avevo promesso da tempo.
-Uffa ragazze, come faccio fino a capodanno senza di voi? – Isabella sbuffa.
-E dai Isa, rivedi tuo fratello e tua mamma, tuo padre... - dice Elena.
-E mia zia Arianna e mia cugina Olga... Avrei preferito che mamma e Edoardo avessero deciso di venire a Roma. Sarebbe stato il primo Natale qui, e poi mamma e zia Emilia si adorano – risponde Isabella.
-Dai... è normale che ti vogliano a casa, hai ventun anni e sei già in un'altra città, quando la maggior parte dei ragazzi e ragazze fino a trent'anni stanno a casa – aggiunge Sofia.
-Ellie... ora che sei a Roma, dove volevi essere da quando ci siamo conosciute, cerca di non vivere come una cosa pesante quella di tornare a casa. Mi mancherai in questi giorni, ma capodanno arriva presto e saremo di nuovo tutte insieme – dico. Isabella mi sorride.
-Tu non sentirai troppo la mia mancanza, visto che passerai tre giorni con Theo – ribatte facendomi la linguaccia.
-Sì, tre giorni a scopare con Theo. Poverina, eh! – aggiunge Sofia alzando gli occhi al cielo.
-Ehi, guarda che noi facciamo anche altro! Mi deve ancora portare in tanti di quei posti... - Sorrido.
-Sofia è sempre la finezza fatta persona! – aggiunge Elena ridendo. – E poi ci siamo noi che ci consoliamo con la Nutella. –
-Batti il cinque, sorella! – le risponde Ellie. – Al momento sono anch'io in una relazione complicata con la Nutella. -
-E poi ci sono io che sono una grandissima stronza e potrei mettere la Nutella addosso a Theo. Grazie per avermi dato una magnifica idea – rispondo cercando di fare la seria.
-Senti, se vuoi farci rosicare vai a zappare la vigna, okay? – prosegue Sofia. Noi siamo così, per niente sdolcinate ma ci vogliamo un gran bene. Ce lo dimostriamo in modo diverso, tutto qui!
-Dillo anche a loro che l'altra volta hai rovesciato la cioccolata calda bianca addosso a Theo! – si lascia sfuggire Isabella.
-Cosa, cosa?! – dice subito Elena.
-Sì. Gli ho rovesciato la cioccolata addosso, e poi siamo finiti a fare... ehm. Avete capito. –
-Io sono sconvolta da Sara. Ti voglio bene lo stesso, anche se sei una pervertita – dice Sofia.
-Oh, grazie! – Andiamo avanti a ridere e a scherzare per tutta la sera, e quando siamo tutte insieme non dormiamo se non sono minimo le tre di notte. Elena ha comprato le crepes da scaldare e così decidiamo di fare crepes alla Nutella per tutte. Io tengo in braccio Sirius, che a quanto pare mi adora. E' vero, ho avuto tante amicizie false e sbagliate... ma loro sono le persone più belle che potessi trovare, e mi ripagano di tutto. Loro e Theo sono la mia più grande rivincita.

***

La mattina dopo siamo tutte un po' tristi, giusto il tempo di fare colazione e poi Isabella ed io dobbiamo andarcene, lei ha il volo alle tre di pomeriggio. Salutiamo Sofia ed Elena e mettiamo in macchina le buste con i nostri regali, poi mi metto alla guida per tornare verso Roma.
In macchina ascoltiamo la radio e le canzoni di Natale, e lascio Isabella davanti casa di sua zia Emilia. Ora dobbiamo davvero salutarci.
-Tesoro fai buon viaggio e scrivimi appena scendi dall'aereo... Hai già fatto la valigia, sì? –
-Tranquilla, è tutto sistemato... Zio Fernando e Clary mi accompagnano a Fiumicino. – Ci abbracciamo forte, e non vedo l'ora che sia capodanno per stare di nuovo insieme. Be', ovviamente aspetto con molta ansia anche i tre giorni con Theo!
-Allora ci vediamo a capodanno, okay? Tienimi attaccata al cellulare, con i parenti di papà avrò bisogno di tanto sostegno morale. –
-Non ti lascio sola, anche a distanza so essere una grandissima rompicoglioni! ... Be' allora... ci sentiamo appena arrivi, Ellie – rispondo.
-Ciao, Sara. – Un ultimo abbraccio, e cominciano ufficialmente le feste natalizie più strane della mia vita.

***

27 dicembre 2015

Oddio, non ci credo.
Questi giorni sono passati, il Natale è passato, e sono finalmente sull'aereo per Londra. Anche Chiara, la ragazza che avevo conosciuto proprio sul volo Roma – Londra la volta scorsa, mi ha fatto gli auguri di Natale. Stavolta, viaggiare da sola non mi pesa più di tanto, a parte il fatto che sono le otto di mattina e sto praticamente dormendo in piedi. Ma sono solo tre giorni, e ho deciso di sfruttarli a pieno e quindi di prendere il volo prestissimo. Ho anche detto a Charles che non serve più che venga a prendermi, sarà Theo a presentarsi all'aeroporto con la sua meravigliosa macchina. Sì, credo che mi sia mancata anche lei!
Sono comodamente sdraiata sulla poltrona dell'aereo con le cuffiette nelle orecchie, cercando di recuperare un po' di forze ma senza addormentarmi.
Ripenso al Natale, al fatto che ho mantenuto la promessa di essere vicina a Isabella come se fossi con lei e all'essermi tolta un peso raccontando di Theo anche a mia cugina Alice.
Mia zia Elisa e mia cugina Alice sono venute da Firenze per trascorrere il Natale con me e mia mamma. Loro sono le uniche due persone che posso considerare "famiglia", oltre a lei. Zia Elisa ha tre anni più di mamma, e Alice è poco più grande di me: ventisei anni, ma siamo sempre andate molto d'accordo. Abbiamo gusti simili in fatto di libri, musica e... attori. Lei conosceva già Theo per averlo visto in Underworld e nei Fantasmi di Bedlam, ed è una sua fan da molto prima di me.

-E insomma, te lo sei fatto fare quel famoso autografo per me? – mi ha chiesto dopo esserci alzate da tavola, mamma e zia Elisa chiacchieravano tra loro. Un Natale tra donne, si può definire.
-Sì, Ali... ma se ti dico una cosa, prometti di non dirla a nessuno? – Il fatto che soltanto Isabella, Sofia ed Elena (e mia madre) sappiano di Theo, in certi momenti mi fa sentire un peso sullo stomaco. Non è bello fingere con le mie amiche dell'università, Roberta e Francesca, di stare con il fantomatico Peter, ragazzo inglese di cui mostro solo foto in cui non si riconosce la sua vera identità. Avevo bisogno di dirlo a qualcuno, e so che di Alice mi posso fidare. Non è una ragazzina che si esalta e non sa tenere i segreti, anche se si tratta pur sempre di Theo James.
-Okay... ma questo ha a che vedere con l'autografo? – Alice ha fatto un'espressione dubbiosa, squadrandomi con i suoi occhi verdi. Siamo molto diverse, lei ha i capelli quasi sul biondo e gli occhi verde bosco. Non si direbbe che siamo cugine.
-Andiamo in camera mia, vieni. Devo farti vedere un po' di cose... - Una volta in camera, le ho consegnato l'autografo e sono scoppiata. Le ho detto tutto.
-No, l'autografo non l'ho fatto fare dopo la puntata di C'è Posta... Noi ci frequentiamo, Alice... –
-CHE COSA?! Oh mio Dio, la mia cuginetta e Theo James insieme?! – Be', un minimo di sconvolgimento era più che logico.
-Ti faccio vedere qualche foto – le ho risposto prendendo il mio album con le foto di Londra.
Alice ha iniziato a guardare le foto sgranando gli occhi per la sorpresa, poi mi ha abbracciato.
-Oddio, Sara! E' una cosa stupenda! Da quanto va avanti? –
-Da quando ci siamo conosciuti a C'è Posta... è stata una cosa reciproca e abbiamo voluto proseguire a conoscerci. Ora stiamo davvero insieme, lui sarebbe persino già disposto a dirlo alla stampa. E' tutto straordinario, ma difficile. La distanza, il dover mentire a tutti... Avevo bisogno di dirlo almeno a te, sapendo da quanto tempo lo segui mi sarei sentita una stronza, a nasconderti tutto. – Le ho raccontato di quanto sia difficile fingere con le ragazze dell'università, e del fatto che il 27 sarei partita di nuovo per Londra.
-Sono contenta che tu me lo abbia detto... Puoi sempre dirmi tutto, come quando eravamo piccole. –
-Quando eravamo piccole eravamo vicine, Alice. Sembra proprio che la distanza debba essere la maledizione della mia vita. Tu e zia a Firenze, Isabella che è da poco a Roma e Theo che è lontano... Che cosa devo fare? –
-Nessuna distanza può distruggere ciò che è bello e forte. Pensa sempre a questo. – Mi sono sentita meglio. La frase di Alice è vera, ma è anche vero che la lotta con la distanza non è sempre facile...

-Signorina, allacci la cintura, siamo in fase di atterraggio – mi avvisa una hostess, mi sono assopita con le cuffiette. In borsa tengo un sacchettino con alcuni biscotti natalizi che ho conservato per Theo. Sono emozionata proprio come la prima volta, e forse, se posso trovare qualcosa di positivo nella distanza, è proprio questo. Si dà più valore a ciò che non abbiamo vicino tutti i giorni, rivedersi è sempre più speciale di volta in volta. Grazie alla distanza, il nostro rapporto è più forte, più vero. Io e Theo parliamo tantissimo, e non si tratta solo di giocare a provocarsi. Quando scendo dall'aereo, respiro un'aria diversa e in qualche modo familiare, l'aria di Londra. E' strano, ma inizio a sentirmi a casa anche qui...

Ciao ragazze♡
Vi aspettavate di rivedere Theo in questo capitolo, dite la verità! Ma dovrete aspettare il prossimo, e vi prometto che i due faranno scintille! Ogni tanto mi piace che i capitoli siano anche dedicati all'amicizia speciale tra le quattro ragazze ^-^
Cosa ne penserà Theo della maglietta che Elena ha regalato a Sara? :3
Alla prossima, VOTATEEE ♡
Greta





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