Capitolo 22

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Dopo la conferma di Charles, ho potuto finalmente comprare i biglietti per Londra. Non sto più nella pelle, perché tornare a Londra, in quella casa, mi fa pensare inevitabilmente al fatto che lì abbiamo fatto tanti passi importanti. In quella casa è entrata la vecchia Sara e ne è uscita una nuova, completamente sua. Sono diversa, diversa in modo positivo e bello. In quella casa ho iniziato a confidarmi con lui. Abbiamo fatto l'amore, la mia prima e nostra prima volta. Ci siamo detti "Ti amo", perché era arrivato il momento di dirsi qualcosa di importante, dopo che gli ho donato tutta me stessa e che lui lo ha fatto con me. E adesso mi costruirò dei ricordi nuovi, da aggiungere a quelli della volta precedente. Ricordo tutto come se fosse ieri, ogni suo respiro e battito di ciglia.
Ora sono in camera con il pc poggiato sulle gambe, Theo ed io stiamo per parlare attraverso la webcam. La mia bravura da attrice starà nel non dirgli ancora nulla a proposito del 27 dicembre.
-Hey, piccola pazza! – Eccolo che compare sullo schermo, istintivamente avvicino il computer a me.
-Muffin, quanto mi manchi! – Facciamo un gesto apparentemente stupido, ma dolce nella sua "stupidità". Ci avviciniamo entrambi al pc e facciamo finta di baciare lo schermo, contemporaneamente. Ormai è una cosa che facciamo ogni volta che comunichiamo in questo modo, ma è stato lui ad avere questa geniale idea. Isabella dice che è una cosa tenera, sono contenta che non lo trovi patetico. Be', lei capisce cosa significa avere qualcuno a distanza, quindi non potrebbe mai trovare me e Theo patetici. Ricordo quando fantasticavamo insieme, nei nostri messaggi, sul fatto che lei dovesse assolutamente farmi conoscere Theo...

Ellie: Ma tu se lo abbracci non ti riprendi più, vero?
Sara: No, non potrei più riprendermi... ma tanto è un po' impossibile che accada, è inutile che mi faccio le fantasie, ci sto solo peggio. Mi sento solo stupida ad essermi innamorata di qualcuno che non sa neanche che esisto... :P
Ellie: Tu fammi tentare la carta "C'è Posta per Te" ... e se non va, troveremo un altro modo! Lui deve conoscerti, e non sono pazza a pensarlo. Se c'è qualcuno che ti può capire, quella sono io <3
Sara: Okay... mettiamo che C'è Posta vada a buon fine. Come dovrei comportarmi?
Ellie: Guardalo negli occhi... gli basterà quello per volerti! E ricorda che se dobbiamo andare al manicomio ci andiamo insieme!
... Ecco. Spesso le conversazioni tra me e Isabella erano così. Eravamo lontane, ma lei era già sicura di due cose: la prima è che sarebbe venuta a vivere e studiare a Roma, la seconda è che mi avrebbe fatto conoscere Theo. Si sono avverate entrambe...

-Mi manchi anche tu, tantissimo. Ma devo farti i miei complimenti per quel trenta... - Sì, lui è felicissimo del voto del mio ultimo esame. Ho deciso che voglio laurearmi in fretta, e che uno dei motivi per farlo è lui. Una volta terminati gli studi potrò seguirlo molto di più, sarà tutto diverso.
-E' anche merito tuo quel trenta... Sai motivarmi, sto imparando a considerare gli esami come una cosa da affrontare con tranquillità, e non come un peso. Anche se mi sono di nuovo fatta prendere dall'ansia, ma vabbe'... – Tengo le mani ai lati del pc come se potessi abbracciarlo.
-Io gli esami li ho fatti prima di te, e anch'io ho imparato con il tempo a gestire l'insicurezza. – L'insicurezza... parla proprio lui che si è laureato in una materia complicatissima.
-A volte mi sento stupida, ad essere così insicura. -
-L'insicurezza non è stupidità... e ci stiamo lavorando, ricordi? Sei una delle persone più brillanti che io conosca – mi risponde facendo il sorriso sghembo che amo.
-Sì, come no! "La strega più brillante della mia età" – rispondo citando Harry Potter, il che lo fa sorridere. – Comunque, se lo dici tu mi fido. Sarà che sei un po' troppo di parte... - Intanto lui si passa una mano tra i capelli, e noto al polso il braccialetto che gli ho regalato, non se lo toglie mai...
-Io? Di parte? Il fatto di conoscere anche i tuoi pregi più nascosti, non mi impedisce affatto di vedere le cose con lucidità. –
-I miei pregi nascosti... quali sarebbero? – Mi viene da ridere.
-La furbizia... Non è una qualità che si nota subito. Che avevi capito? – Anche lui si diverte a prendermi in giro.
-Stronzetto, hai finito di prendermi in giro? –
-Okay... la tua qualità nascosta è che sei una piccola pervertita. Contenta, ora? –
-Contentissima... ma tu lo sarai di più quando mi vedrai con il completino di Chanel! –
-Evita di dirmelo, sei lontana. Non posso toccarti, e non sai quanto vorrei farlo... -
-Anch'io. – Poggiamo le dita sullo schermo e ci divertiamo a "toccarci" così, sorridiamo entrambi con una punta di amarezza nello sguardo.
-Charles mi ha chiesto di restare a Londra il 27 dicembre, hai intenzione di combinarne qualcuna delle tue? – mi domanda poi.
-Può darsi... è una sorpresa, Mister James. - Cerco di fare la misteriosa, ma tanto lo so che ha già capito.
-Che farai in questi giorni? – prosegue a domandare lui cambiando totalmente discorso.
-Domani io e le ragazze ci scambieremo i regali, poi dovrò salutare Isabella che parte per la Sicilia. Per Natale verranno a Roma mia zia Elisa e mia cugina Alice, quindi non preoccuparti... non staremo da sole, io e mia mamma. E tu? –
-Viene tutta la mia famiglia. Genitori, fratelli, sorelle, nipoti... e un giorno spero che ci sarai anche tu – si lascia scappare. Dice cose bellissime, continua a farlo sempre.
-Sì, Theo. Accadrà... - Sospiro, poi guardo l'ora e mi accorgo che è l'una di notte, e che dovrei staccare internet.
-Amore, io devo staccare. Buonanotte, sognami – gli dico.
-Sogno tutte le notti di fare l'amore con te. Dormi bene, mia piccola pazza. – Mi sorride, poi chiudo la webcam e vado a staccare il wi fi. Cerco di dormire, mettendomi al caldo sotto le coperte. Ma non ci riesco, non dopo che lui mi dice certe cose. Credo che la passione non finirà mai, lui è fonte inesauribile di ispirazione.

***

Il giorno dopo

Mi sveglio di soprassalto per andare a bere, ho fatto un sogno stranissimo che non saprei se definire bello o no. Riguardava Theo, ma soprattutto me. Eravamo ad una festa a bordo piscina, piena di persone sconosciute vestite in maniera elegante. Era come se fosse una sorta di evento mondano, qualcosa a cui non avevo mai partecipato.
-Sei pronta? – mi domandava Theo prendendomi a braccetto, e insieme facevamo capolino nel vivo della festa, assieme agli altri invitati.
-Sì, sono pronta. - Mi sentivo fiera e orgogliosa del fatto che Theo fosse mio, camminavo a testa alta mentre lo tenevo a braccetto. Su di noi c'erano gli sguardi di tutti, sguardi che mi scivolavano addosso mentre Theo salutava alla svelta tutte quelle persone. Ad un tratto me ne uscivo con una frase che non ha senso, e domandavo a Theo se il portarmi a braccetto in mezzo a quelle persone significasse essere fidanzati. L'atmosfera era quella di un'altra epoca, come se quella fosse stata una festa Anni '50. Theo annuiva e confermava le mie parole, così abbiamo proseguito la nostra sfilata. Ad un certo punto, ci siamo avvicinati ad un tavolo dove sedevano delle donne perlopiù sulla sessantina, piene di gioielli. Sembravano conoscermi, avevo come la sensazione che dovessi presentargli Theo come fidanzato ufficiale. In realtà non so se conoscessero me o lui, ma mi hanno domandato se stessimo insieme. Theo si limitava a dire "Sì" con la testa, mentre io dicevo "Lui è il mio fidanzato, noi stiamo insieme". Alla mia affermazione le donne scoppiavano a ridere, e una di loro mi rispondeva così: "Tu? Con lui? Sei troppo piccola, tesoro. E non parlo dell'età".
Ed è qui che mi sono svegliata. No, non era un bel sogno, ma erano le mie paure. Mi alzo e vado prima in bagno, poi a bere un po' d'acqua. Cerco di analizzare subito il sogno, anche se dubito che lo dimenticherò. Quel po' di psicologia che ho fatto alle superiori servirà a qualcosa, no? Dopo essermi rimessa a letto, cerco di capire perché ho fatto un sogno del genere: la festa e la gente importante credo che simboleggino il mondo dello spettacolo, il mondo in cui dovrò "entrare" almeno in punta di piedi quando Theo ufficializzerà la nostra storia. Io che gli domando se davvero siamo fidanzati, è purtroppo indice dell'insicurezza che ancora mi porto dietro, la paura di vederlo sparire e veder svanire tutto. E infine, la cosa più dolorosa. "Sei troppo piccola", vale a dire insignificante. Lui non era molto toccato da quelle parole, e questo mi feriva. Sento una lacrima che mi bagna il viso, e mi lascio un po' andare al pianto. Ho ancora molto lavoro da fare su me stessa, altroché...

Sto per andare a casa di Elena, io e le ragazze passeremo la giornata e la notte lì, e stasera ci scambieremo i regali di Natale. Domani Isabella parte per Agrigento, e non ci rivedremo fino a capodanno. Ora che finalmente siamo vicine ogni giorno, mi farà uno strano effetto separarmi da lei, ma è giusto che stia un po' con la sua famiglia. Cerco di non pensare troppo a quello stupido sogno, anche se voglio parlarne con Isabella. Theo mi scrive appena può durante la giornata, e questo è indice del fatto che la paura e l'insicurezza sono una questione soltanto mia e devo risolverla con me stessa. Non so se sia il caso di parlarne a lui, non voglio di certo farlo star male o fargli credere che ancora non mi fido totalmente.
Andremo fino a Ostia con la mia macchina, così prima passo a prendere Isabella a casa di sua zia e poi mi fermo a fare benzina.
-Sara, oggi sei silenziosa – mi dice Ellie notando che non ho parlato molto.
-Sì, hai ragione. Colpa del sogno che ho fatto stanotte – le rispondo.
-Sì, quello che non mi hai voluto dire stamattina... Ora te la senti di raccontarmelo? –
-Okay... ma avvertimi se sbaglio strada! – Sorrido, non voglio distrarmi troppo dalla guida e so che se mi metto a parlare rischio di fare macelli.
-Tranquilla, c'è qui la tua parabatai e non farai nessun casino – mi tranquillizza. Inizio a raccontarle del sogno, del fatto che prima mi era sembrato bello ma poi è stato orribile.
-E quindi lui non diceva niente... -
-No, non diceva niente... - Sospiro. – Che cosa cazzo significa? – proseguo a dire, stavolta un po' più infastidita dal non riuscire a darmi tutte le risposte.
-E' tutto nella tua testa, Sara. La tua insicurezza. In fondo sono quattro mesi che vi frequentate, è anche normale che tu abbia qualche piccola paranoia – mi risponde. Le sue parole mi infondono una strana tranquillità, perché in effetti è tutto vero.
-Hai ragione, è così... Dici che dovrei parlargliene? –
-Credo che parlargliene ti farebbe sentire meglio, ma non devi neanche sentirti obbligata. Tu hai ancora paura perché non ti capaciti del fatto che l'uomo che consideri perfetto e magnifico... e straordinario, e divino... sia TUO. –
-Da quando in qua sei una specie di psicologa con i poteri magici?! – sdrammatizzo.
-Mi sto immedesimando in te, e anch'io sarei combattuta tra felicità e paura. Ma mi sembra che lui si stia dimostrando straordinario, anche perché se non lo fa... - Isabella si interrompe.
-Se fa lo stronzo, per prima cosa dovrà vedersela con me. Ho una moto, ricordalo! – sdrammatizza anche lei.
-E' troppo bello e perfetto per pensare di fargli qualcosa di cattivo, Ellie! – Ora mi viene da ridere. Proseguiamo a parlare nel nostro solito modo scherzoso, parlare con lei mi ha tolto un peso dallo stomaco.
-Grazie, Ellie. Grazie a te sto bene, mi sento una cretina a pensare che stamattina quasi ci piangevo. – Il nostro viaggetto in macchina prosegue, alla radio ogni tanto passano alcune canzoni natalizie.
-Sono la tua psicologa, the best!
-Oh, sì! La migliore in circolazione! – rispondo. – Mi fai un favore? Controlli sul mio cellulare se ci sono messaggi di Theo? –
-Subito... - Non c'è neanche bisogno che me lo chieda, può leggere e commentare quanto le pare. E' l'unica persona a conoscere la password del mio cellulare, oltre a me.
-Leggiamo un po'... - Inizia a dire Ellie.
-Dice "Amore mio, non resisto più... ti prego, dimmi che vieni dopo Natale". Ma che carino che è! Posso rispondergli? – mi domanda.
-S... no, teniamolo sulle spine! – Anche se mi sento tanto stronza, perché non appena Isabella ha letto le sue parole ho sentito un tuffo al cuore. Proprio tipico di me!
-E adesso leggiamo i messaggi dietro... "Muffin, avrei proprio voglia di un giro in giostra"
"Non sei ancora andata dalle ninfomani anonime??"
"No..." – Isabella si interrompe un attimo per mettersi a ridere.
-No okay, io mi sento male se li leggo tutti... UN GIRO IN GIOSTRA? –
-Se vai avanti, sono sempre peggio! – la avverto. Isabella mi ignora e prosegue a leggere.
- "Meglio così, perché sei una piccola dea del sesso"
"Davvero?"
"Potrei andare avanti per 10 ore di fila, ma sai com'è... non voglio farti finire all'ospedale"
"Di' a Big Muffin di darsi una calmata, okay? Altrimenti sarà lui a finire all'ospedale"
"Dice che ti aspetta". No Sara io mi sento male... Credo che mi fermerò qui, mi avete bloccato la crescita! –
-Ti avevo avvertito! – Entrambe ci mettiamo a ridere, e penso che mi vergognerei da morire a mostrarli a qualcuno che non sia Ellie. Ora siamo sulla via del mare, quindi siamo quasi arrivate a Ostia. Isabella continua a commentare i messaggi di prima, quello del finire all'ospedale la fa ridere particolarmente.
-Comunque, anche da questo si vede che parlate liberamente, secondo me è una cosa bella. –
E' bello avere un'amica che fa sparire tutte le tue paure...

Finalmente siamo arrivate a casa di Elena, i suoi non ci sono e quindi possiamo fare tutto il casino che ci pare! C'è solo il suo gatto nero, Sirius, che adora tutte noi.
Parcheggiamo la macchina e Isabella prende la busta con i regali, quando Elena ci viene ad aprire troviamo anche Sofia, che era già qui da un po'.
-Ciao sceme! – ci saluta Elena, mentre entriamo in casa.
-Sono arrivate le ritardatarie! – aggiunge Sofia venendo a salutarci.
-Regali... sono troppo curiosa! Poggiateli sotto l'albero – prosegue a dire Elena. Ci togliamo i cappotti e ci buttiamo tutte sui divani, mentre mando un messaggio a mia madre per dirle che sono arrivata e poi rispondo a Theo. Ci mettiamo a preparare i biscotti, proviamo a fare questo esperimento sperando che non venga troppo disastroso. Elena ha comprato le formine per farli a forma di albero di Natale, e ci mettiamo tutte in cucina dividendoci i compiti.
-Ragazze vi dispiace se spengo MTV e metto uno dei miei CD? – domanda Elena.
-Fai pure, Ele – le rispondo per prima. Mentre Elena va a prendere il CD, Sofia mi dice che se i biscotti vengono bene potrei portarne un po' a Theo.
-Me li fanno passare in aereo? – domando innocentemente.
-Te li metti in borsa, non sono biscotti alla dinamite – risponde Sofia ridendo. – O almeno lo spero! –
-Ma sicuramente Muffin li apprezzerà perché li abbiamo fatti con le nostre manine... - aggiunge Isabella. Elena torna in cucina, mentre la musica si diffonde per tutta casa.
-I Nirvana sono molto natalizi, vero? – dice Sofia ad Elena.
-Eh, moltissimo! La magia del Natale è nell'aria! – All'improvviso mi ricordo di quando, a casa di Theo, ci siamo messi a ballare su una canzone dei Nirvana. Sorrido.
-Anche a Theo piacciono – rispondo persa nei ricordi.
-Theo ha ottimi gusti... in fatto di musica e di ragazze! – commenta Isabella.
-Be', Lucertola non è una bella ragazza. – Sarò di parte, ma non mi è mai piaciuta la sua ex.
-Sara, chi è Lucertola? – domanda Elena ridendo.
-La sua ex... - risponde Isabella.
-Ah, sì! La bionda inespressiva! – Mentre le ragazze continuano a parlare, sono troppo curiosa di vedere se Theo ha risposto. Riapro il cellulare, prima gli ho risposto solo con un "Forse sì, forse no".

Muffin: Okay, ho capito. Vieni il 27. Non dirmi di no o prendo il primo aereo e vengo a Roma :)

Sara: Uffa, va bene! Vengo il 27, ho già preso i biglietti... E se riesco ti porto i biscotti che stiamo facendo io e le ragazze :3

Muffin: Saranno sicuramente buonissimi ;) Comunque io e Big Muffin siamo impazienti di vederti...

Sara: Mi hai rovinato la sorpresa, stronzo! Io sono impaziente solo di vedere Big Muffin u.u
Scherzo, mi manchi da morire

-Saraaaaa! Torna qui! – Questa è Isabella che mi chiama dalla cucina.
-Torno subito! – Mi alzo dal divano e porto il cellulare con me, Sofia mi fa sporcare con la farina.
-Ehi, vaffanculo Sofia! Odio la farina! – Abbraccio Sofia per far sporcare anche lei.
-Aiutami, sfaticata! – Mi fa la linguaccia e torno ad aiutarla con l'impasto, mentre Elena racconta di quanto la foto fatta con Theo abbia fatto innervosire la sua compagna di classe.
-Stefania mi odia, dopo che ho ben tre foto con Theo James. Non so cosa pensa, ma ha sbiancato quando le ho detto che l'ho incontrato di nuovo a Roma! – Nel frattempo mi accorgo che Isabella mi sta facendo delle foto con il mio cellulare...
-Ellie, che intenzioni hai? –
-Ho mandato a Theo una foto in cui sei tutta sporca di farina... - Si mette una mano davanti alla bocca. – E comunque dovete smetterla con quei messaggi spinti! –
-Quali messaggi spinti? – si intromette Sofia.
-Gli dico che mi manca Big Muffin... non c'è niente di male! – rispondo. Vado a lavarmi le mani e controllo il cellulare. La foto che gli ha mandato Ellie è buffa, io faccio una strana smorfia.

Muffin: Qualcuno ha bisogno di farsi una doccia o sbaglio? Sei molto sexy con quella farina addosso :P

Sara: Mi dispiace per i tuoi poveri ormoni, ogni tanto tocca a te soffrire! Tu mi hai fatto soffrire per troppo tempo, mio caro Muffin.

Ricordo quando vedevo le sue foto su internet e mi facevano uno strano effetto: ero felice di vederlo, ma incredibilmente triste perché non poteva essere mio.
Be'... così credevo, perché ora è tutto diverso e bellissimo. 

Buonasera, ragazze!
La foto è riferita ovviamente alla prima parte del capitolo, in cui Theo e Sara parlano via webcam :) Scopriamo che Sara ha ancora paura di perdere Theo, e questa paura si manifesta nei suoi sogni. Mi sono divertita tantissimo a scrivere lo scambio di messaggi tra i due, spero di aver fatto sorridere anche voi e non solo Ellie :P Theo nel frattempo ha scoperto la sorpresa, c'era da aspettarselo... E che altro combineranno le ragazze?
A sabato prossimo, votate☆
Greta

P.S. Ditemi che non sono l'unica a sclerare quando vedo la pubblicità di Hugo Boss con Theo in TV o i cartelli pubblicitari nelle profumerie :')

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Where stories live. Discover now