Capitolo Trentaquattro

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La cerimonia durò troppo.

Troppo per una persona che non riusciva a tenere fermi i piedi.

Troppo per una persona il cui cuore batteva ad un ritmo oltre modo veloce.

Troppo per una persona che non faceva altro che cercare con lo sguardo un'altra.

Il rapporto mio e di Harry, mi resi conto in quel momento, era un continuo cercarsi per poi perdersi e ritrovarsi di nuovo.

Era sfiancante, lo dovevo ammettere ma non ne potevo fare a meno.

Anche quando abbassavo lo sguardo mi sentivo come se fossi obbligata a rialzarlo, mi sentivo collegata a lui. Il filo sottile che ci univa era lì, invisibile e apparentemente innocuo, ma c'era e non si poteva fingere altrimenti.

Sentivo la sua presenza nella stanza come sentivo che mi stava guardando senza il bisogno di verificarlo. Era sempre stato così ma non mi ero mai interrogata più di tanto sul perché, quando si parlava di Harry lo davo semplicemente per scontato.

Tra questi pensieri però arrivò anche il momento tanto atteso.

"Vuoi tu Hayley prendere Nick come tuo legittimo sposo e promettere di amarlo e onorarlo finché morte non vi separi?"

Sentii quelle parole come un eco lontano. L'unica cosa a cui riuscivo a prestare attenzione era mia cugina che, con le lacrime e le mani in quelle di Nick, guardava il suo futuro marito con uno sguardo che mi sentii quasi in imbarazzo ad osservare.

Era carico d'amore, di promesse e, lo dovevo ammettere, d'aspettativa.

Lei riponeva tutta se stessa, tutto il suo futuro nelle mani di quell'uomo. Senza ripensamenti, senza paura.

Rimasi ad osservare come rapita da quella scena fino a quando non sentii la voce di Hayley riempire la chiesa che si era fatta improvvisamente silenziosa.

"Si, lo voglio" Disse con voce tremante.

Gli occhi del ragazzo biondo vennero inondati dalle lacrime.

"Vuoi tu Nick prendere Hayley come tua legittima sposa e promettere di amarla e onorarla finché morte non vi separi?"

"Si, lo voglio" Si affrettò a rispondere, anche lui con la voce incrinata dall'emozione.

Non mi ero mai soffermata molto su di Nick, su come appariva ed in quel momento l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era quanto fosse perfetto per Hayley.

Arrivarono poi le ultime parole che furono, credo per tutti ma in particolare per gli sposi, un vero e proprio sollievo.

"Puoi baciare la sposa"

Nick non se lo fece ripetere due volte: si avvicinò ad Hayley, in modo impaziente come se non avesse aspettato altro per tutta la durata della cerimonia, probabilmente era così, e posò le sue labbra su quelle di sua moglie.

Il bacio fu delicato ma allo stesso tempo impaziente. Era il bacio di due che sanno di avere la vita da passare insieme ma che ne assaporano ogni singolo attimo.

Rimasi rapita da quella manifestazione d'affetto.

Ritornai in me solo quando sentii le parole:

"Vi dichiaro marito e moglie"

Sorrisi di nuovo e, come il resto dei presenti, applaudii mentre osservavo Hayley ridere tra le braccia di quello che ora era suo marito.

Notai, solo dopo qualche secondo, che una lacrima era scesa e andava a bagnarmi una guancia.

Absent MindedWhere stories live. Discover now