Capitolo Quarantacinque

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Quando arrivai a casa Harry ancora non c'era. Sorrisi quando capii di essere in anticipo o che, molto più probabilmente, era lui ad essere in ritardo. Certe cose non cambiano mai.

Mi affrettai a posare i pacchetti in camera mia e a darmi una rinfrescata. Li osservai soddisfatta pregustando l'espressione di Harry nel momento in cui avrebbe aperto il regalo. Indossai poi una tuta per stare più comoda: una semplice tuta color grigio chiaro, e mi diedi una sistemata ai capelli che evidentemente erano stati a contatto con l'aria per troppo tempo perché io potessi pretendere stessero bene.

Mi osservai allo specchio per qualche secondo, persa ancora nei miei pensieri. Avrei dovuto dire ad Harry che avevo rivisto Elia? Parlare di lui lo metteva sempre di cattivo umore ed io non volevo rovinargli le feste. Non volevo passasse il tempo che avrebbe dovuto trascorrere spensierato, circondato dalla famiglia, a scervellarsi per una cosa del genere o, peggio, a ricordare cose passate. Decisi che gliene avrei parlato solo una volta fuori da Holmes Chapel, quando Elia e tutti i nostri vecchi problemi sarebbero stati, per l'appunto, solo vecchi problemi di cui parlavamo di tanto in tanto.

Quando fui pronta sentii il campanello suonare: Harry era arrivato.

Mi affrettai a scendere le scale urlando un "Vado io!" in modo che i miei genitori non mi precedessero. Non vedevo l'ora di vederlo.

Quando aprii la porta vidi un ragazzo dagli occhi verdi e dai capelli scompigliati. Non avrei mai smesso di pensare che fosse il ragazzo più bello che avessi mai visto. Tuttavia aveva un'espressione strana a cui in un primo momento non diedi importanza.

"Hey" Dissi comunque, ignorando la mia prima impressione.

"Ciao" Mi disse con un sorriso. Mi protesi verso di lui per dargli un bacio veloce prima che entrasse in casa, non si ritrasse ma mi sembrava strano.. come se fosse trattenuto. Non feci in tempo ad indagare che subito fummo interrotti.

"Harry!" Urlò mia madre per poi venire verso la porta d'ingresso. Harry la salutò con entusiasmo come fece anche con mio padre. Posò poi le pizze sul tavolo rispondendo alle varie domande che i miei genitori, come ogni volta, gli fecero.

Non molto tempo dopo iniziammo a cenare.

"Allora" Disse Harry dopo che mio padre ebbe finito di esporgli come funzionava bene il lavandino dopo che lui, e non l'idraulico, l'aveva riparato. Era una delle prime volte in cui lo sentivo iniziare una conversazione di sua spontanea iniziativa quella sera.

"Com'è andata oggi?" Mi chiese. Io guardai mia madre negli occhi e seppi che se avesse parlato la mia copertura sarebbe saltata. Mi affrettai a rispondere.

"Molto bene, il pranzo per domani è quasi pronto. Sono sicura che a tua madre piacerà, ci siamo impegnate molto!" Misi più enfasi possibile nel "ci" in modo che mia madre capisse da quello, e dall'occhiata che le avevo lanciato, che non avrebbe dovuto aggiungere altro. Avrei detto successivamente ad Harry che non centravo nulla con il pranzo ma, per il momento, avevo bisogno ci credesse.

"Mh capisco" Si limitò a dire.

"Domani passeremo sicuramente una bella giornata!" Disse mia madre riferendosi alla cena a casa di Harry che qualche settimana prima lei e la madre di Harry avevano concordato.

Il ragazzo al mio fianco le sorrise, educato come sempre.

-

Circa un'ora dopo eravamo finalmente in camera mia. Mi piaceva passare del tempo con i miei, soprattutto dopo non averli visti per così tanto tempo, ma io ed Harry avevamo deciso di stare un po' per conto nostro. Sembrava strano quella sera. Forse non si trattava di nulla, forse era solo una mia impressione. O almeno era quello che speravo.

Absent MindedWhere stories live. Discover now