Hope

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Chapter 19: Hope.
Lune e Hope si erano sdraiate sul letto di Tyler. La castana aveva appoggiato il viso sulla spalla di Lune, che continuava ad accarezzarle i capelli.
-Cos'è successo?- le chiese gentilmente.
-Ho fatto una stronzata e ora...ci sto di merda- rispose tirando su col naso.
-Cioè?-
C'era una cosa di cui Hope era sicura, del fatto che Lune non l'avrebbe mai giudicata.
La vita di Hope non era mai stata perfetta.
Prima di trasferirsi a Londra, abitava in un piccolo quartiere a Manchester. Era figlia unica. Quando aveva compiuto dieci anni era venuta a conoscenza che i suoi genitori avevano un rapporto diverso da quello dei genitori delle sue amiche. Loro la chiamavano "relazione aperta".
Poche settimane dopo era venuta a conoscenza di cosa significasse e si ritrovò veramente disgustata e nonostante fosse piccola aveva litigato con i suoi, esattamente perché ciò le faceva provare ribrezzo e la intristiva, perché significava che i suoi non si amavano per davvero.
Quella sfuriata però aveva portato i suoi al divorzio, sua madre sene era andata pochi giorni dopo, non lasciando ne un biglietto o altro. Non aveva mai chiamato. Era sparita e non si era mai più fatta viva nella vita di Hope.
Il padre invece continuava la sua vita, come se nulla fosse, continuando a frequentare altre donne. Non preoccupandosi di nulla, nemmeno del fatto che sua figlia stesse soffrendo a causa di ciò e che nessuno le stessa dando affetto.
Ecco perché Hope aveva sempre pensato che l'amore non esisteva.
Ecco perché aveva iniziato a fregarsene.
Aveva perso la verginità a quindici anni, con un ragazzo più grande di lei, del quale non sapeva nemmeno il nome. Un comportamento che le era venuto a costare una brutta reputazione, della quale lei non aveva fatto nulla per privarsene.
Quando era venuta a Londra, le cose erano peggiorate, le compagnie che lei aveva iniziato a frequentare erano pessime.
Usciva ogni sera, risvegliandosi il mattino seguente accanto a uno sconosciuto e con la testa che le girava a causa dell'alcol ingerito.
Tutto quel comportamento, le stava costando: l'anno e la salute.
E tutti i risparmi che aveva messo da parte per poter studiare li erano andati a scemarsi. E dato che Hope era intestardita a dimostrare al padre che avrebbe potuta farcela anche da sola, si cercò un lavoro.
Solamente che il cattivo vizio era sempre li.
Quando poi aveva iniziato a conoscere una cliente frequente, rimase colpita. Perché era diversa da tutte quelle persone che aveva conosciuto da quando era li a Londra.
Era sempre gentile, simpatica senza malizia e sembrava sempre interessata a lei. A gli occhi di Hope era talmente pura che si chiese se fosse giusto che fosse sua amica.
Quella ragazza ora era li accanto a lei e la stava coccolando.
Lune era riuscita a cambiare Hope, facendo si che abbandonasse quelle amicizie sbagliate e che la smettesse di comportarsi come una ragazza facile.
Se ora Hope flirtava con qualcuno, lo faceva solo per divertirsi, ma non andava mai oltre.
Quando in quel momento finì di raccontarle tutta la vicenda con Calum, Lune rimase per parecchio tempo in silenzio.
-Ti sto facendo schifo vero?- le chiese.
-Affatto!- rispose Lune riprendendo ad carezzarle i capelli. -voglio solo sapere una cosa. Lui ti piace?- le chiese.
-Santo cielo- rispose Hope nascondendo il viso nella spalla della rossa. -Lui è così...- sospirò -si Lune. Mi piace e pure troppo-
-Allora perché lo allontani? Perché ti causi tutto questo dolore?- le chiese Lune non capendo.
-Perché questa cosa non avrebbe futuro. Se tengo a lui già da adesso, non oso immaginare più in la. E arriverà il momento in cui la nostra relazione non avrà più futuro e io...non posso. Non voglio soffrire. L'amore fa schifo e solo una trappola-
-Perché sei così negativa su tutto? Non è detto che andrà così- le disse Lune.
-Oh ma per favore. Lui e una super star mentre io...una delle tante sgualdrine che si sarà portato a letto- Lune si ghiacciò quando sentì ciò.
-Tu non sei tale ok? Smettila di definirti così-
-Lune guardiamo in faccia la realtà. Ho fatto così tante cazzate che una reputazione del genere ce l'ho eccome-
-Sei cambiata Hope. E dovresti abbattere questa tua paura. Non è detto che tutti vogliano ferirti, la fuori c'è a chi importa di te e forse è proprio Calum-
-Non lo so Lune. Non so nulla- rispose lei.
***
-Quindi?- chiese Michael mentre le sue mani prendevano le palline del capello, a forma di tigrotto, di Lune.
-Non lo so. Vederla star male è orribile e sapere che anche Calum è messo allo stesso modo è ancora peggio- rispose sospirando.
-Se Hope non si intestardisse a respingerlo- disse lui.
-è complicato- ribatté subito Lune a beneficio di Hope.
Michael sospirò -in pratica...non possiamo fare nulla per aiutarli- disse.
Lune annuì tristemente.
-Per questo weekend sarà il caso di rimandare l'uscita- disse Michael.
-Lo penso anch'io- rispose Lune.
Michael spinse il grande portone, in modo che entrambi potessero uscire.
Il vento d'inizio febbrai frustrò il viso di entrambi. Non era esattamente una bellissima giornata per uscire. Ma non potevano stare all'appartamento di Lune, per evitare che Matt si arrabbiasse per qualcosa, da Michael invece la situazione era ancora peggio. Per non contare che quel pomeriggio sarebbero arrivati anche Clark e Victoria. Ma dato che avevano chiamato un minuto prima che Michael uscisse, lui disse ai ragazzi di fingere che lui non c'era nemmeno quando avevano chiamato.
-Allora, per lunedì?- chiese Michael mentre le porgeva la mano.
Lune la strinse subito, sorridendo.
-Non vedo l'ora di trasferirmi. Non dovrò più farmi tre rampe di scale, a causa dell'ascensore rotto- disse con occhi sognati.
Michael rise.
-Oh certo, tu ci ridi. Ma ti sfido a farti tre rampe di scale, con i tacchi, ogni mattina-
-Non ci tengo- rispose.
Nel mentre camminavano, Lune sospirò, poggiando la testa sulla spalla di Michael.
-Che c'è?- le chiese lui.
-Che odio il freddo. A quest'ora saremmo stati al caldo sul mio divano con un plaid, a guardarci un orribile programma televisivo su MTV- disse.
-Non è che avresti nuovamente tentato alla mia virtù?- la prese in giro il ragazzo.
Lune si allontanò per mollargli una sberla sul braccio.
-Questo ha fatto male- disse lui massaggiandosi il punto colpito, ma non perdendo quel sorriso divertito.
-Sei uno stronzo! Pensavo che tutto quell'argomento non l'avremmo più ripreso- disse Lune diventando del tutto rossa.
Michael rise, trovando adorabile il fatto che si fosse imbarazzata così tanto.
Si avvicinò a lei abbracciandola.
-Aah capelli rossi, sei così adorabile- le disse.
Lune alzò il viso, per poter incontrare i suoi occhi e ci riuscì. Amava gli occhi di Michael e amava perdersi in quelle iridi.
Il capello le scivolò, Michael cercò di prenderlo, finendo solo per avvicinare di più il suo viso a quello di Lune. In quel momento però la sua concentrazione non andò più al capello, ma al viso della ragazza davanti a se. I suoi occhi verdi erano su di lei e il respiro li solleticava le guance, senza pensarci due volte, le sue labbra furono su quelle di Lune . Le mani andarono sui fianchi, avvicinandola di più a se.
Lune, invece, poggiò le sua mani sulle spalle di Michael, alzandosi in punta di piedi per poter approfondire un po' di più quel bacio.
Ma qualcosa la distrò. Per quanto per lei fosse impossibile riuscire a pensare o avvertire qualcosa mentre baciava Michael. Questa volta però una risata e un altro rumore la distarono.
Di malavoglia si distanzio dal ragazzo guardandosi introno, ma non vedeva nessuno.
-Che c'è?- le chiese Michael.
-Non hai sentito?- chiese.
-Cosa?- le chiese corrugando le sopracciglia.
-Lascia perdere, mi sarà sembrato- scosse la testa, abbassandosi a prendere il capello, pulendolo.
Michael glieli sottrasse dalla mani, mettendoglielo lui dandole poi un bacio sulla punta del naso.
Lune sorrise. Adorava ricevere tutte quella attenzioni.
Prendendosi nuovamente per mano, decisero di andare a prendere qualcosa di caldo.
***
Lune quella mattina, dopo avere preparato la colazione per se e per Hope, che da ben due giorni dormiva a casa Liberati/Cooper, si era seduta sul divano. La tv era accesa e stava trasmettendo i cartoni.
-Ai mie tempi davano di meglio- disse Hope portandosi la tazza fra le labbra.
-Concordo. Non riesco a capire cosa stia facendo quella tizia e di cosa parla- disse Lune.
-A cosa ci siamo ridotti. Due vecchiette che guardano i cartoni animati- commentò Tyler raggiungendo la cucina, dove c'era già Alan che stava preparando il caffè.
-Tay, con amore- Hope alzò la mano, mostrandogli il medio.
-Ehi vedo che sei tornata di buon umore- rispose lui.
Alan e Lune risero, mentre Hope scuoteva la testa esasperata.
Matt oramai si era abituato a quella routine e al fatto che quella casa non era mai vuota.
Prese le rispettive tazze, si accomodarono tutti in sala.
Tyler prese il cellulare, accedendo su twitter, tanto per twittare qualcosa. Ne era dipendente.
Solo che una foto, nella cronologia, lo sorprese. Ci cliccò sopra per controllar meglio.
-Oh merda!- disse.
-Che ti prende?- gli chiese Alan accanto, alzando un sopracciglio.
Tyler voltò il cellulare dalla parte del ragazzo, che sgranò gli occhi.
Entrambi guardarono Lune che era concentrata a capire di cosa trattasse quel cartone animato, trovandolo però sempre più stupido.
-Lune- la chiamò.
La rossa si voltò verso di lui.
-Sei per caso entrata su twitter oggi?-
-No- rispose lei scuotendo la testa.
Il biondo sospirò prima di passarle il cellulare. Lei confusa lo prese.
-Bhe...Huston, abbiamo un problema-
Lune per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. La foto davanti ai suoi occhi ritraeva lei e Michael, ieri, mentre si stavano baciando.
-Porca miseria!- disse.
-Carina la foto- disse Hope, beccandosi un occhiataccia dalla ragazza.
-Provavo a sdrammatizzare- provò la castana con un sorriso innocente sul viso.
-Che succede?- chiese invece Matt.
Lune era incredula, scuoteva la testa. Porse il cellulare a Tyler, prendendo poi il suo.
-Questo- rispose Tyler porgendo il cellulare a Matt, che strabuzzò gli occhi. Li portò alla sorella, che in quel momento stava maneggiando con il suo. Poco dopo lo portò all'orecchio.
-Che fai?- le chiese Hope.
Lune alzò la mano, come a intimarla di stare zitta.
-è ovvio- rispose Tyler.
Quando Lune sentì la chiamata aperta parlò subito.
-Mikey-
-Giusto- rispose Hope.
-Abbiamo un prob...hai già visto?- chiese incredula.
Rimase un attimo in silenzio, tutti la guardavano mentre rimaneva in ascolto.
-Si, sono a casa. Ok, ti aspetto- rispose riattaccando.
La rossa notando gli sguardi di tutti su di se, alzò i suoi occhi.
-Sta venendo qui- li informò.
Quando il campanello di casa suonò, Lune era già vestita e truccata.
Andò a da aprire, trovandosi Michael, ma anche i ragazzi erano con lui.
-Entrate- disse aprendo di più la porta.
Hope in quel momento uscì dalla cucina, dove aveva appena finito di lavare le tazze. Sgranò gli occhi quando vide Calum, persino lui rimase un attimo spiazzato.
-Vi offro qualcosa?- chiese Lune.
-Io ho già preso un caffè- disse Michael, mentre la guardava. Non riuscì a trattenersi.
-Sei entrata su twitter con il tuo profilo?-
Lei annuì.
-Eh?- chiese preoccupato.
Lune si strinse nelle spalle. Dirgli la verità? Ciò avrebbe potuto persino farlo intristire ancora di più. Mentirgli? Fuori discussione.
-Lune!- le disse serio.
-Non è nulla che non si possa risolvere- rispose lei.
-Le notifiche sono impazzite e io sto resistendo con tutto me stesso per non mandare molte di queste ragazze a qual paese-
-Tyler!- disse Lune seria.
Il biondo nemmeno la degno di uno sguardo. Mentre buttava il cellulare sul divano.
-Dovete farli smettere. È peggio di quando hai litigato con Flinn- le disse Tyler.
-Lo so che è peggio. Grazie per avermi informato- rispose Lune.
-Che c'è di male? È la verità no?- chiese Matt.
-è più complicato di quanto tu creda- disse Lune sospirando.
-Potete dire che siete amici- propose Hope.
-Ho certo...perché la foto non parla da se- disse invece Ashton.
-Come se non avessi mai baciato una tua amica- lo canzonò lei.
Michael però si avvicinò al piano da cucina, prendendo il cellulare di Lune.
-No- disse lei, raggiungendolo e pronta a sottrarli il cellulare dalle mani. Michael, però, riuscì a bloccarle entrambe le mani, con una sola sua.
-Non puoi controllarmi- disse lei veramente offesa da ciò.
-Dato che non ti decidi a dirmi la verità- rispose entrando su twitter, andò direttamente alle notifiche, per leggere le menzioni.
Se è possibile il suo morale cadde ancora di più a terra. Era peggio di quanto pensava.
Lune riuscì a liberarsi e sottrargli il cellulare dalle mani.
-Te l'ho già detto. Non è nulla!- ripose.
-Nulla? Puoi, almeno, per una volta essere sincera? Ti conosco e so che niente ti scivola addosso- le disse. Lune guardò altrove, mentre incrociava le braccia al petto.
Michael rimase a guardarla, notando quel tremolio del mento che la stava tradendo. Sospirò avvicinandosi a lei e portando una mano sul suo braccio la tiro verso di se, per abbracciarla.
-Farò il possibile per risolvere tutto. Te lo prometto- le disse mentre le accarezzava la schiena.
Lune lo lasciò fare, nascondendo di più il viso sul suo petto.
Erano tutti seduti in sala.
Lune aveva poggiato il viso sulla spalla di Michael mentre lui giocava con una ciocca dei suo capelli.
-Bisogna ammettere però, che sapevate a cosa andavate incontro- disse Ashton, cercando di non suonare rude.
-Anche il baciarsi in mezzo alla strada. Non è stato un colpo di genio- aggiunse Hope.
-Volete infierire ancora?- chiese Lune seria.
La sua espressione e il suo tono, sorprese tutti. Di solito anche quando era arrabbiata cercava di tenere la calma.
-Non hanno tutti i torti- disse Matt.
-Lune- provò invece Michael.
Lei si allontanò da lui, poggiandosi con allo schienale del divano.
-L'hai presa peggio di quanto pensassi. Stamattina, non eri così- disse Hope.
Lune non rispose. La sua fase di mutismo era una cosa che infastidiva sempre tutti, Hope per prima.
Si alzò dal suo posto, per poter guardare meglio l'amica.
-Sentì, reagire così non ti porta da nessuna parte ok? Oltre a starci di merda tu, ci fai rimanere di merda lui- indicò Michael.
-Hope no!- disse Michael. Quelle erano esattamente le parole che lui non voleva che le rivolgesse.
Perché lui voleva che Lune fosse sempre sincera e mostrasse apertamente i suoi sentimenti, mentre con quella frase, era come se Hope le stesse dicendo di fingere.
-Sembra come se t'importasse di più di quei commenti che della vostra relazione. Fregatene no! Sono solo delle ragazzine che si divertono a fare le bulle-
-Hope smettila!- le disse invece Tyler con tono fermo.
Lune non diceva nulla, anzi guardava verso la finestra.
-Lune non ci risolvi nulla se stai con il muso. Sono solo dei stupidi tweet-
-Hope basta!- Tyler alzò la voce, alzandosi a sua volta.
Tutti si voltarono verso di lui e mentre tutti erano occupati a guardare Tyler, Lune si alzò per correre velocemente verso la sua camera chiudendosi li dentro.
Michael si alzò, con l'intendo di raggiungerla.
-Fermo li. Questa cosa, non riguarda solo te- disse Tyler.
Ora tutti erano confusi.
-Non sta reagendo così, solo per quei tweet- disse.
Matt era a sua volta in piedi e non sapeva se andare dalla sorella o ascoltare Tyler.
-Che intendi?- gli chiese Luke.
-Hope, se ti dico che devi smetterla, fallo dannazione!-
La castana non stava capendo nulla.
-Tyler parla- disse Michael veramente preoccupato.
Il biondo tirò fuori il cellulare e dopo averci maneggiato per un minuto buono, iniziò a leggere.
-"è stato un colpo basso quello che ci hai fatto. Odio te e la tua stupida storia" "Pensavo che avessi migliorato ogni cosa con tutto ciò che avevi scritto. Ma oggi hai rovinato tutto. Non sei vera quanto nelle tue storie" Evito i messaggi di odio e passo al pezzo grosso @RolandFlinn: "Incredibile come una foto possa migliorare la mia giornata. La principessa non è più sul piedistallo". È riferito a Lune, pensavo che aveste letto questi messaggi- disse Tyler.
-Non gliene frega niente dei messaggi d'odio...cioè si, un po' la fanno rimanere male. Ma sentirsi una delusione verso quelle persone che credevano in lei. Bhe...diciamo che il suo libro non è scampato alle offese e Roland ha avuto un sacco di persone spalleggiarlo-
-Dovrebbe lo stesso affrontare la situazione. Non può nascondersi Tyler e tu devi smetterla di spalleggiarla ogni volta- Hope era seria.
-Non capisci proprio Hope- Tyler scosse la testa.
-Spiegamelo!- disse esasperata.
-Quanto per diciannove anni della tua vita, ti hanno fatto costantemente sentire sbagliato e una costante delusione, tu cosa finisci per pensare Hope?- le chiese.
-Quando invece ce la fai e vedi che finalmente non è così, che non sei una delusione che riesci a fare qualcosa di buono?- ci fu nuovamente del silenzio.
-Lune era riuscita a recuperare un barlume di fiducia e a credere in se stessa, proprio grazie a tutte quelle ragazze che leggevano il suo libro. Pensava che finalmente stava facendo la cosa giusta. Mentre adesso, molte di loro, sono contro di lei. Tu dovresti capirla e non dire che la spalleggio continuamente, perché non è così e lo sai benissimo-
-Che gran casino. E tutto solo per una foto- disse Calum sospirando.
-Vado da lei- disse Michael.
-Forse è il caso che la lasci un po' sola- disse Tyler.
-No, non posso- disse il ragazzo andando verso il corridoio.
Matt invece si sentiva così inutile e tremendamente in colpa, in quel momento. Aveva capito che la maggior parte delle insicurezze di Lune erano dovute a causa dei suoi genitori e forse anche a causa sua.
Michael era davanti alla porta di Lune, provò ad aprirla e stranamente la trovò aperta.
Quando entrò, vide Lune seduta sulla bow window, che guardava fuori.
-Sono un casino. Scusami- disse.
Michael si chiuse la porta alle spalle.
-Era per questo che non volevi che prendevo il tuo telefono? Per paura che leggessi di Flinn e delle tue lettrici?-
Lune annuì. -Eri già preoccupato e...- Lune sospirò voltandosi verso di lui, che si stava avvicinando. Si sedette anche lui li.
-Vorrei non essere così insicura, perché sembra quasi che non m'importi nulla della nostra storia, quando invece non è così. Tengo a te...più di quanto tu posso credere-
Michael le sorrise -lo so- le rispose.
-Scusami, scusami- disse poggiando la fronte sulla sua spalla.
-Smettila di scusarti. Ti capisco ok? E specialmente non sono arrabbiato-
Lune alzò lo sguardo per portarlo a lui che le sorrise rassicurante.
In quel momento Lune si ritrovò a pensare che fosse davvero fortunata nel avere un ragazzo come lui accanto a se.
Lo abbraccio, facendosi coccolare, perché quel giorno ne sentiva veramente il bisogno.
***
-Quindi per il momento fate finta di nulla?- chiese Matt.
Lune annuì mentre puliva il tavolo.
-Posso fare qualcosa? Vorrei poterti essere d'aiuto-
La rossa si voltò verso il fratello e li sorriso.
-Sto bene, davvero. Quello di oggi è stato un momento...ecco, di solito quando mi prendono certi momenti deprimenti con me c'è solo Tyler, mentre oggi...-
Lune aveva chiesto scusa a tutti per aver risposto male, mentre Hope lo aveva chiesto a lei e con un abbraccio avevano sistemato tutto.
-Da quello che stava dicendo Tyler, credo che la colpa siamo noi-
Lune scosse la testa -no, Matt-
Lui la guardò con un sopracciglio alzato.
-Forse, un po'...ma non solo. Matt ci sono cose, successe al liceo, che io ho preferito tenermi per me. Sono cose passate, ma delle volte sembrano fare a botte con il presente e fa schifo. Ma ci sto riuscendo, sto riuscendo a liberarmene-
-Sai...ero preoccupato della vita che facessi qui. Di che persone frequentassi-
Lune lo ascoltò.
-So che alcune volte sono stata una spina nel fianco-
Lune rise.
-Ma quando ritornerò a casa, sarò più tranquillo. Hai una seconda famiglia qui, e Tyler...santo cielo cosa li hai fatto per farti volere così bene?- le chiese.
-Ciò che lui ha fatto a me- rispose lei. -Forse non ce lo dimostriamo con le parole e spesso i nostri gesti non sono teneri. Ma teniamo tantissimo l'un l'altro-
-Lo vedo. E sono felice di ciò-
-Grazie-
-Sai. Il tuo ragazzo non è male, abbiamo parlato un sacco in questi ultimi giorni. Giochi, computer...quel ragazzo mi piace. Ottima scelta-
La rossa rise con più trasporto.
-Meglio se non dici nulla a mamma-
-Scherzi? Le verrebbe un colpo. Michael ha tutto ciò che mamma ti ha sempre detto di evitare in un ragazzo. Tatuaggi, piercing, capelli strani, appassionato di musica- Matt elencò tutto sulla mano.
-Sono una ragazza ribelle-
Matt rise a sua volta.
Lune sembrava veramente stare meglio. Dopo che aveva risolto con tutti, dopo che ogni cosa sembrava essere tornata alla normalità, lei era ritornata spensierata. Si chiedeva cosa fosse successo con Michael, perché lui l'aveva fatto tornare sorridente.
-Sorellina- la chiamò.
Lei alzò lo sguardo.
-Domani parto-
-Cosa?- Lune non se l'aspettava.
-Scusa se non te l'ho detto prima. Tecnicamente sono rimasto anche fin troppo-
-Ma così, subito?- chiese lei triste.
Matt annuì.
-Te l'ho detto! Me ne vado via contento e poi sento che dopo di questo ci terremmo molto più in contatto-
Lune sorrise -puoi scommetterci!-

English love affair.// Michael CliffordOnde histórias criam vida. Descubra agora