3 Capitolo

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Scendo alla fermata e prendo Zago al guinzaglio. Attraverso veloce la strada e cammino spedita verso i campetti, dove Jennifer è con gli altri.
Veniamo sempre qua, fin dalle elementari.
Attraverso il parco Ortles e mi perdo a guardare i bambini giocare, due o tre bambini per poco non mi investono con la bici ma dettagli.
Da piccole eravamo io e Jenny che rischiavamo di investire gli altri. Appena mi vede, Jennifer si alza in piedi e mi corre incontro. «Mae! » urla venendomi addosso. Si blocca due secondi prima di farmi cadere e mi abbraccia piano.
Grazie amica.
Ricambio l'abbraccio e andiamo dagli altri. «Come va? » mi domanda accarezzandomi la pancia. Scrollo le spalle.
Dovrei dirle com'è andata dall'avvocato?
Al tavolo ci sono Federico e Nicholas. A terra, che si fa foto, ce Miriam. «Ei. » mi salutano in coro. Sorrido e mi siedo al tavolo. «Come state? » domando portandomi le ginocchia al petto.
Metodo per isolarmi leggermente dagli altri.
Mi chiudo un po'.
«Bene, tu? La nuova scuola? » Domanda Nicholas. «Bene. » lascio cadere qualche ciocca davanti al viso. Federico è intento ad accarezzare Zago, e lei fa le feste tutta contenta.
Si venderebbe per qualche biscotto e un po' di coccole. Grande cane guardia mi dicono.
«Nathan? » domanda curiosa Mimi.
Sposto lo sguardo... Riesco a percepire Jenny che la guarda male.
«Galera. » sussurro con rabbia, ma non verso di lei.
Lei è curiosa... Ed è sempre stata schietta.
«Posso farti una domanda? Ma solo per curiosità eh, mi conosci come sono. » mi domanda titubante Fede.
Fede e la sua curiosità.
Lo sai che la curiosità uccise il gatto?
Annuisco comunque. «Perché hai deciso di tenere il bambino? » domanda, ma non riesce a guardarmi direttamente. Mantiene lo sguardo altrove.
Sospiro. «Non ti so rispondere con certezza... Qualcosa è scattato quando ho sentito il battito... E ho deciso di tenerlo. » spiego velocemente, ricordando la prima ecografia.
Ero spaventata da morire. Volevo morire... Ma sentire il battito...
«E sul fatto di darlo in adozione? » domanda Mimi sedendosi al tavolo con noi. «Lo tengo. » rispondo decisa. Zago appoggia la testa sulle mie ginocchie e io le gratto le orecchie. «Dai, sai che noi ci siamo e ci saremo sempre. » mi rassicura Federico. Annuisco piano e mi lascio cadere all'indietro. «Avete dell'acqua? » domando risedendomi. Mi passano dell'acqua e bevo un lungo sorso, ne ingoio metà e l'altra metà la sputo addosso agli altri.
Eddai, un po' di leggerezza nella vita. «Vuoi la guerra? Guerra avrai! » urla Miriam bevendo dell'acqua e poi sputandomela addosso.
Tornare bambini, è una cosa bellissima.
Zago ringhia quando dell'acqua la bagna e io rido a quella scena. Lei si butta a terra e si rotola contenta.

Passiamo due ore così, in tutta tranquillità, giocando e sputandoci addosso. Fino a che non arriva la persona che meno avrei voluto vedere: Lisa con le sue due ochette. Zago ringhia e loro si spostano.
È per colpa loro se ho cambiato scuola. Appena ci vedono ci passano accanto senza degnarci di uno sguardo. «Guardala, le si vede anche la pancia! Potrebbe coprirsi di più! » sento dire a Maria, una delle oche. «Cosa scusa? » domando girandomi. «Hai sentito. Comunque io ti perdono, non so come abbiano fatto i tuoi a perdonarti però. » risponde sorridendo.
La gentilezza prima di tutto... Ah, no. Mi alzo in piedi con calma e mi avvicino a lei. Zago dietro di me. «Sei incinta Mae. » mi rammenta Mimi in un sussurro. La guardo e lei mi guarda con aria di superiorità. Sorrido e poi le sputo in faccia.
Si, la mia femminilità è poco visibile.
Ma potevo fare di peggio.
«Che schifo! » urla togliendo lo sputo dai capelli e guardandomi malissimo. Sorrido e piego la testa di lato, come fa Zago quando non capisce qualcosa. Jenny mi prende per un braccio e mi trascina via, seguita da tutti gli altri. Svoltiamo angoli a caso facendo il giro del Casanova fino a che non ci mettiamo a camminare lungo il fiume.
Alla fine ci fermiamo.
Jenny si gira a guardarmi. «Okay, tu sei fuori! » mi urla Mimi ridendo. «Oh, non posso fare a botte ma sputare si. » rido.
Jenny scuote la testa. Dai amica, so che ti sei divertita.
Zago si sdraia a terra e mi siedo accanto a lei. «Acqua? » domanda Fede porgendomi una bottiglia d'acqua, accetto e bevo un lungo sorso.
Sento qualcosa muoversi dentro la pancia e d'istinto ci appoggio una mano sopra.
Sento il bambino muoversi. Sento il mio bambino.
«Senti. » dico quasi in un sussurro rivolta agli altri.
Mi commuovo... Potrei piangere.
Ma non ho intenzione di farlo.
Loro si girano a guardarmi e si siedono accanto a me. Jennifer appoggia la mano e sorride appena il bambino si muove di nuovo. «Oddio. » sussurra emozionata. «Voglio sentire! » Esclama Mimi appoggiando anche lei la mano. Sorride pure lei appena si muove. Federico fa più comodo di tutti e a ci appoggia l'orecchio sopra, io rido e lui mi fa segno di zittirmi. Zago appoggia il suo muso sul mio orecchino e mi da una piccola spinta col muso. «Scusate se mi vien da ridere. » dico trattenendo a stento le risate. «Sisi, sht. » ripete Fede accarezzando la pancia.

-Il Mio Piccolo Grande Amore. -Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ