33 Capitolo

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«Mi piace. » sussurra la mamma mentre entriamo nel ristorante. Ci ero già venuta con la zia e i suoi colleghi, e anche con i ragazzi, quando Lizzie e Hally hanno confessato di stare insieme. Bello eh? Il ristorante è bianco e nero, le mura bianche e l'arredamento nero. La gente è vestita elegante e probabilmente è gente ricca. Jennifer mi da una gomitata e io tolgo una cuffietta. Li seguo fino al tavolo prenotato mentre continuo ad ascoltare "l'amore merita". Ci sediamo e la mamma mi fulmina con lo sguardo per farmi mettere via il telefono. Sospiro e lo metto via. Dopo pochi minuti arriva il cameriere con il menu. «Sei mai venuta qui? » mi domanda Lucas guardando i piatti. «Si. » rispondo senza aprire il menu, so già cosa prendere. «Cosa prendi? » domanda Jennifer. «Pasta ai frutti di mare. » risponde con l'acquolina in bocca. «Prendo anche io come te. » dice lei chiudendo il menu e lasciandosi cadere sulla sedia. «Io voglio la pizza! » esclama Bryan. «Ma non ci sarà la pizza in un locale come questo! » ribatte la mamma. «Invece c'è. » dico facendo l'occhiolino a mio fratello. Sarà anche un posto raffinato ma la pizza è la pizza. Non c'è cosa più buona, è ottima per far stare buoni i bambini. «Come va a scuola Maya? » mi domanda papà. Per una settimana non me l'ha chiesto, il che era strano, ma ora è lui. Sguardo severo, gomiti sul tavolo e con la fatidica domanda: "Come va a scuola Maya? ". Sorrido pensando che se sapesse cos'ho combinato il primo giorno mi farebbe tornare in Italia immediatamente. «Bene, ho una buona media. » rispondo semplicemente. «Combinato qualche guaio? » domanda la mamma. La guardo e sorrido. Sanno che ho fatto qualcosa, la preside deve averlo detto alla zia e la zia non mi ha detto nulla. «Il primo giorno sono finita in presidenza. » dico appoggiandomi allo schienale. Lucas e Bryan ridono sommessamente mentre Jennifer fa un verso strozzato. Mamma e papà mi guardano severi e io non posso fare a meno di sorridere. «Come? » domanda la mamma. «Ho aiutato due amici a fare uno scherzo. » dico ridendo. «Che scherzo? » domanda Lucas. Ripenso a com'ero piena di carta e scotch. «Beh, abbiamo creato una pioggia di carta e scotch in classe, roba da niente. » rispondo continuando a ridere. Il cameriere arriva per prendere gli ordini e mi guarda divertiti vedendo che non riesco a trattenermi dal ridere. «Io prendo dell'acqua e pasta ai frutti di mare. » dico fra una risata e l'altra. Ordiniamo tutti e io sono finalmente riuscita a smettere di ridere. Papà mi guarda arrabbiato e abbasso lo sguardo. «Perché li hai aiutati? » mi domanda. «Beh, non sapevo cosa avevano intenzione di fare. » cerco di giustificarmi. «E quando hai fatto a botte con la tua compagna? » domanda mamma. Oh, allora è questo che ha detto la preside alla zia. «Ha iniziato lei, io mi sono difesa. » rispondo facendo spallucce. «Racconta. » dice la mamma. «Lei mi ha rovesciato l'acqua in testa e io lo yogurt, lei mi ha dato una sberla e io un pugno e così siamo finite a terra. » spiego sbuffando. «Ma perché? » domanda papà. «Ha iniziato lei! Se non ha tutte le rotelle apposto io cosa ci posso fare? » domando irritata. Non ci vediamo da un mese e loro pensano a sgridarmi. Okay per una settimana non ha detto niente, ma pensiamo a mangiare tranquilli. Rimaniamo tutti in silenzio finché non arrivano i piatti. Iniziamo a mangiare. «Cosa... Cosa fa Nicholas? » mi domanda papà. Rischio di strozzarmi con la pasta e alzo lo sguardo su di lui. 'Oh, lui spaccia droga e fa gare illegali!'. Gli farei venire un infarto. «Non lo so, va a scuola. » rispondo. Lucas soffoca una risata e inizia a tossire. «Spiritosa. » commenta mamma. «Okay, non lo so. Non gliel'ho mai chiesto. » rispondo. «Perché? » domanda Jennifer. Mi giro a guardarla con una smorfia. Oh, andiamo! Ti ci metti pure tu? «Boh, non ci ho mai pensato. » rispondo facendo spallucce.

«Era tutto buonissimo. » commenta la mamma mentre torniamo a casa. La cena poi è stata piacevole, abbiamo iniziato a parlare d'altro e ad andare d'accordo. Non so come, ma siamo riusciti a stare in sei in una macchina da cinque. Bryan è sdraiato sulle mie gambe, quelle di Lucas e quelle di Jenny. Russa sommessamente, quand'era più piccolo soffriva di apnea notturna, e il fatto che stia russando mi rilassa perché vuol dire che respira bene. La sua testa è appoggiata sulle mie gambe e la sua manina è appoggiata sulla mia pancia. Bryan è il mio piccolino e credo sia quello che mi è mancato di più. Prendo le cuffie dalla tasca della giacca e anche il telefono. Schiaccio play e parte "Buenos Dias". È una canzone che amo. Guardo fuori dal finestrino, è tutto buio e le luci sfrecciano veloci in una danza di colori. È così strano essere qui con i miei, mi sono mancati tanto ma il fatto di non averli vicini mi faceva sentire più libera. Sospiro e mi giro a guardare Jennifer e Lucas. Lei ha una gamba su quella di Lucas e Bryan, per via della loro posizione, ha una gamba in bilico. Jenny e Lucas stanno guardando qualcosa sul telefono di lui e sorridono. È strano vederli insieme come... Fidanzati. Lui mette un braccio sulle spalle di Jennifer e lei si stringe ancora di più a lui, appoggia la testa sul suo petto e lui le bacia i capelli. 'Fanno prima a scopare.' penso. Non so bene perché mi dia fastidio, prima ci ero rimasta male che non me l'avessero detto. Ora mi da fastidio. Ora è Jennifer la piccola di Lucas, non più io, e questo mi irrita.
Ma io adesso ho Nicholas e Meg. E, per quanto sia molto fastidioso a volte, anche Ory. Non so se loro mi influenzino in meglio o in peggio, so solo che sono tra le poche persone di cui mi fido. Sorrido e appoggio la testa al finestrino ripensando a ciò che ha detto Megan due giorni fa: «Jax e Bae un giorno verranno da noi e ci diranno: "Stiamo insieme". Così io salterò sul tavolo e inizierò a ballare la macarena insieme a te. Mentre Nicholas penserà a minacciare mio figlio di non far soffrire tua figlia. » appena me l'ha detto sono scoppiata a ridere facendo girare mezzo bar.

-Il Mio Piccolo Grande Amore. -Where stories live. Discover now