8 Capitolo

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«Alzati. » sento la voce di Lucas ma non ho nessuna voglia di alzarmi. «Non si alza, Bryan. Vai a prendere l'acqua. » sento dei passi e mi alzo di scatto. «Avevi paura andasse a prendere sul serio l'acqua? » ridono Bryan e Lucas. Io sbuffo e lancio loro un cuscino. Zago scodinzola e Bryan corre ad accarezzarla. «Oggi giriamo per tutta Bolzano come dei cretini. » mi spiega Lucas. Scuoto la testa, so già che vuole fare. «Oh no. » dico ridendo. «Oh si. » risponde Bryan. Lucas mi passa un costume da stitch e io lo prendo ridendo. «Da cosa ti vesti tu? » domando ridendo. «Io da un bellissimo Pikachu e Bryan da unicorno blu. » mi spiega Lucas cercando di imitarmi. «E io da uno stupendo panda! » esclama Jennifer entrando in stanza. Zago le corre incontro e io sorrido. «È una nostra tradizione fare qualcosa di stupido tra fratelli. » mi rammenta Jennifer. Lei non è nostra sorella di sangue, ma è come una sorella.
L'ho conosciuta alle elementari e, nonostante tutti gli alti e bassi, siamo ancora qua.
«Okay. » rido alzandomi. Lucas e Bryan escono e vanno a cambiarsi. Spalanco le ante dell'armadio e prendo dei pantaloncini corti e una canotta nera. «Aiutami a chiudere la ziiip! » urla Jennifer disperata. Sorrido e corro ad aiutarla. Si gira verso di me e si tira su il cappuccio sui lunghi capelli biondi e ricci. «Ma che panda carino! » dico toccandole il naso, lei ride e io inizio a vestirmi.
Ogni tanto invidio i suoi boccoli.
Ma non pensate mai che le ragazze liscie adorano i capelli ricci, e le ragazze riccie adorano i capelli lisci?
Una volta che siamo tutti vestiti scendiamo di sotto a fare colazione. Bryan è seduto a tavola con il cappuccio con la testa da unicorno tirato sulla testa. E un esemplare di Lucas Pikachu sta preparando dei pancake. Poi io, un esemplare di stitch, e Jennifer, un esemplare di panda, ci sediamo a tavola. «Dobbiamo travestire anche Zago. » ci rammenta Jennifer. «Zago! » la chiamo. Lei viene di corsa e si siede accanto a me. «Tieni. » Bryan mi passa il costume da gatto e io rido. Prima infilo il costume e poi le metto il cerchietto con le orecchie da gatto. «Ush, che bella. » dico sorridendo. «Dai, dà da mangiare anche a lei. » faccio come dice Lucas e le riempio la ciotola. «Allora, prima tappa la tua vecchia scuola. » mi spiega Lucas passandomi un pancake. Annuisco e inizio a mangiare. Sentiamo dei passi e ci giriamo tutti verso la porta dove si è appena fermata la mamma. Ci fissa per un attimo e poi scoppia a ridere.
Ogni tanto penso si chieda se siamo normali.
«Ma come vi siete conciati? » domanda ridendo. «Siamo bellissimi! » esclama Bryan sorridendo. La mamma annuisce e si siede a mangiare. «Ma, perché? » ci domanda ancora ridendo. «Perché quest'anno si fa qualcosa di diverso. » spiega Jennifer.

«Voi state male. » commenta papà. «E tanto anche. » rispondo uscendo e scoccandogli un bacio sulla guancia. Salutiamo tutti e usciamo di casa. «Okay, primo posto davanti alla nostra scuola. » dice Lucas riferito alla sua scuola e quella di Jennifer. Annuisco e prendo in braccio Bryan. «Tu tieni Zago. » dico a Lucas passandogli il guinzaglio.
Zago è bravissima, ma rimane un pit bull e la sua forza è maggiore alla mia e quando è contenta tira un po'. Andiamo alla fermata del bus e aspettiamo. Siccome siamo davanti al Lidl, c'è tanta gente che fa avanti e indietro e ci guardano strano, pazienza. «Eccolo. » esclama Jennifer salendo appena le porte si aprono. Ci mettiamo in mezzo e rimaniamo tutti in piedi. «Credi che ci guarderanno male? » domando ironica appoggiando Bryan a terra. «Nah, pff. » risponde Jennifer ridendo. «Scendiamo fra due e poi dobbiamo attraversare. » dico ad alta voce più per ricordarlo a me stessa. «Si, esatto. » scendiamo alla fermata e attraversiamo per arrivare davanti alle grandi porte del Pascoli. È sabato e sono tutti a scuola, voglio dire stanno uscendo da scuola. Dovrebbero esserci andati anche Jennifer e Lucas, ma vabeh. Stanno uscendo tutti e noi siamo lì davanti come dei cretini. «Ma cosa cazzo? » Alessio, il migliore amico di Lucas ci viene incontro ridendo. Si passa una mano sul ciuffo biondo e sorride. «Hai visto che belli? » domanda Bryan abbracciandolo. Lui annuisce e gli accarezza la testa. «Ma guardala. » dietro di lui vedo la mia carissima amica Lisa. I lunghi e biondi capelli raccolti in una cipolla disordinata e, per quanto mi costi ammetterlo, è bella.
Posso anche odiare una ragazza, ma se è bella lo ammetto. Ogni tanto dubito della mia eterosessualità. «Scusa, hai parlato? Sai, non ti capisco ancora non ho imparato ad abbaiare. » dico facendo finta di essere dispiaciuta. Lei spalanca la bocca e Maria mi guarda in modo truce. «Cagna! » esclama guardandomi. «Nah, stitch. » risponde Jennifer mettendosi di fianco a me. Maria sputa a terra e Jennifer le sputa addosso. Lei spalanca gli occhi e fa una faccia disgustata. «Ma siete dei lama? » domanda urlando Lisa. Io e Jennifer scoppiamo a ridere e quasi cadiamo a terra. «A volte lo sono. » conferma Lucas ridendo. «Che bambini. » commenta Maria girandosi. «Gneee gneee. » mi metto a far finta di piangere e lei mi squadra da capo a piedi. Jennifer mi segue a ruota insieme a Lucas e Bryan. Zago si mette ad ululare e tutti insieme facciamo un concerto. «Wee, mi era sembrato di sentire la voce melodica di Maya. » smetto di "piangere" e guardo davanti a me. Simone mi guarda sorridente. Abbozzo un sorriso e lo saluto con un cenno della mano. «Ei. » dico a bassa voce. «Come va nella nuova scuola? » mi domanda sempre sorridendo. Simone è il ragazzo al quale sono andata dietro tre anni, adesso non mi piace più. Mi ero innamorata dei suoi occhi azzurri e dei capelli castani, di come sorride, di come parla. Prima era come l'oro, ora è come loro. «Bene, tu? » domando abbassandomi ad accarezzare Zago. «Bene. » risponde. Uno dei suoi amici lo chiama e lui se ne va. «Pff, cafone. » sussurra Bryan. Io rido e lo abbraccio. «Hai ragione. » dico appoggiando la faccia sulla sua pancia facendogli il solletico. Lui ride e si muove e questo fa spostare lo smiley procurandomi parecchio male. «Beh, io andrei a mangiare. » commenta Alessio guardandoci. «Ma si, qui vicino ce il kebabbaro. » dico iniziando a camminare. «E kebab sia. » ride Lucas seguendomi insieme agli altri. Attraversiamo la strada, sulle strisce pedonali per il semplice fatto che Bryan è con noi. Arrivati davanti al kebabbaro siedo Bryan su un tavolo e mi appoggio. «Fai cioppi cioppi. » dice Bryan stringendomi le guance. «shiopi shiopi. » dico ridendo. Lui ride insieme a me e mi abbraccia forte. «Uhm, stitch senza piccante? » mi domanda il panda. «Esatto. » rispondo. Appoggio la testa sulle gambe del mio unicorno e guardo a terra. Mi mancherà tutto questo. E tanto anche.

-Il Mio Piccolo Grande Amore. -Where stories live. Discover now