20 Capitolo

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«A dopo. » dico alla zia scendendo dalla macchina. La zia mi saluta con la mano e parte. Mi giro verso il grande edificio bianco e oltrepasso il cancello. Guardo per aria e vedo che il sole si vede benissimo. Prendo il telefono e guardo l'ora: 09.20. Non è neanche tanto tardi. Continuo a camminare mentre guardo le notifiche su facebook e vado a sbattere contro qualcuno, cadendo per terra dando una culata sul morbido cemento. Alzo lo sguardo e mi ritrovo il ragazzo di ieri, come si chiamava? Ah, si! Nicholas. Non ha una bella cera. «Sta attenta. » borbotta porgendomi la mano. La prendo senza aprire bocca. «Scusa eh. » sussurro irritata mettendo via il telefono. Lo vedo abbozzare un sorriso. «Non lo dicevo perché... Lo dicevo perché sei incinta e devi stare attenta. » cerca di spiegarsi ma biascica quasi tutte le parole. «Oh, okay. » rispondo abbastanza sorpresa dal fatto che si sia veramente accorto che sono incinta. Voglio dire, si, la pancia è più grande, ma non così tanto. «Stai bene? » domando affiancandomi a lui, non mi ero accorta si fosse messo a camminare. «Si. » risponde. «Il gra... Come non detto. » cerco di avvisarlo del gradino ma lui ci inciampa palesemente cadendo per terra. Scoppio a ridere come una ritardata e gli porgo la mano per aiutarlo ad alzarsi. Lui la prende ma mi squadra da capo a piedi. «Okay, forse non sto tanto bene. » ammette massaggiandosi la testa. Mi tolgo lo zaino e lo appoggio per terra, apro la taschina piccola e cerco dentro le tachipirine che mi porto sempre dietro. «Tieni. Se vuoi ho anche dell'acqua. » dico porgendogliene una. Lui mi guarda e poi la prende. «Grazie, non serve l'acqua. » mi risponde mandando giù la tachipirina. Si siede un attimo a terra e appoggia la testa sulle ginocchia. «Hai dormito? » domando riprendendo il mio zaino. «Fatti miei. » risponde, ho capito: non vuole parlare. Gli porgo la mano e tossisco. Lui alza lo sguardo e mi guarda interrogativo. «Dai, ti aiuto ad arrivare in classe. » sbuffo. Lui prende la mia mano titubante e di peso si alza. «No, fai pure eh! Tanto! Riesco a reggere anche un macigno! » sbotto quando lui si è alzato e io sono riuscita a non cadere. Lui ride e si passa una mano tra i capelli. «Forte la ragazza. » ride entrando a scuola, sta volta stando attento al gradino. «A che piano è la tua classe? » gli domando iniziando a salire le scale. «Uhm, al quarto. » risponde. «Non è giusto! Tu sei un piano sotto! » esclamo pestando i piedi per terra. Lui ride e scuote la testa. «C'è ancora un gradino. » lo avviso prima che ci inciampi sopra. «Lo so. » dice aggrappandosi alla ringhiera per non cadere. «Ho visto. » dico ridendo. «Hai intenzione di accompagnarmi fino in classe? » mi domanda guardandomi. «Si, se no chi ti avvisa dei gradini? » domando ironica. Lui sorride. «Hai ragione. » ammette.
Lascio Nicholas in classe e salgo di corsa, si fa per dire, io che corro? Pff. Busso alla porta sperando di non venir sgridata da una professoressa col ciclo.
«Buongiorno, scusi per il ritardo. » dico entrando in classe. La professoressa mi squadra da capo a piedi. I lunghi e ricci capelli rossi legati in una cipolla fatta alla cazzo, e gli occhi azzurri annoiati. «Si, va bene. Siediti. » risponde prendendo il registro. Cerco con lo sguardo un posto libero e l'unico è vicino ad un ragazzo biondo, all'ultima fila. Lizzie è seduta accanto a Mark e mi salutano allegramente, li saluto anche io e mi siedo accanto al ragazzo biondo. «Ciao. » dice lui sorridendo. Ha gli occhi azzurri. «Ciao. » rispondo ricambiando il sorriso. «Come mai in ritardo? » mi domanda. «Ecografia. » rispondo indicando la pancia. Mi guarda interrogativo ma poi capisce e annuisce. Noto che ha le cuffie e dalla tasca si vede il telefono acceso e c'è il titolo di "Sugar" dei Maroon five. «Scusa, mi ripeti quello che ha appena detto la prof? Non son riuscita a sentire. » domando al mio compagno di classe del quale, me ne sono appena ricordata, non so il nome. Lui si gira e mi guarda calmo. «Si, uhm... Che, insomma... » balbetta. «Piace anche a me la canzone Sugar. » dico ridendo piano. Lui socchiude la bocca e sorride scuotendo la testa. «Come ti chiami? » gli domando. «Kyle, tu? » risponde. «Maya. » rispondo. «Scusate se disturbo. Volete anche un caffè? » la voce della prof ci fa girare entrambi. «Macchiato c'è? » domanda Kyle facendo l'interessato. «Per lei non so... Una cioccolata. » aggiunge facendo spallucce. «Johnson! Fuori! » urla la professoressa. «Ha chiesto lei se volevamo un caffè! » esclama Kyle facendo l'offeso, ma poi si alza e teatralmente esce dalla classe, seguito dagli applausi e le risate di tutti. «Tu! Rossi! Presta attenzione! » esclama puntandomi un dito contro quando Kyle chiude la porta. Annuisco e prendo il libro di... Aspetta, che materia è? Mi giro e chiamo la mora davanti a me. La chiamo letteralmente "mora", non so il nome. Lei si gira e mi guarda mentre giocherella col labret. «Che materia è? » domando. Lei sorride e scuote la testa, perché tutti hanno l'abitudine di scuotere la testa? «Storia. » risponde girandosi di nuovo. Annuisco, anche se è già girata, e prendo il quaderno e il libro di storia.

«Oggi avete intenzione di fare qualcosa come ieri... O si può stare tranquilli? » domando ridendo al cambio dell'ora. Lizzie si siede sul mio banco e Mark rimane in piedi. «No gioia, puoi stare tranquilla. » dice Lizzie sorridendo. «Oggi si sta tranquilli! » esclama Mark battendo le mani. Sono sempre più convinta che lui non sia etero. «Meno male. » rido portando una mano al ventre. «Come mai in ritardo oggi? » domanda Lizzie. «Ecografia. » rispondo indicando la pancia. Le se illuminano gli occhi. «Bello! » esclamano all'unisono i due. «Sarà una femmina: Bae. » aggiungo sorridendo. «Congratulazioni. » Kyle appare dietro a Mark. «Grazie. » rispondo stringendo la coda di cavallo. «Bravo Kyle, oggi ci sei piaciuto. » scherza Lizzie. Lui fa un inchino e sorride compiaciuto. «Ne sono felice. » dice infine. «Sei sempre così teatrale? » domando ancora ridendo. «Oh, di solito si. » ammette sedendosi accanto a me.

-Il Mio Piccolo Grande Amore. -Where stories live. Discover now