7 Capitolo

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«Fai vedere. » mi chiede Lucas appena entro in casa. Sorrido e mi tolgo la giacca e le scarpe, lascio lo zaino a terra e alzo la maglia. Lui lo osserva e legge piano. «Cista cista, ti ha fatto male, vero? » mi domanda con una faccia divertita. Faccio una faccia sofferente e annuisco. Lui scoppia a ridere e mi dà una pacca sulla spalla. «Povera piccolina. » commenta. Mi dileguo con un gesto veloce della mano e mi metto a correre. Arrivo in cucina ed entro. La zia e la mamma sono con il computer portatile. «Vieni, vuoi una scuola artistica, vero? » mi domanda la zia guardandomi, annuisco e loro ritornano a guardare il computer. Ora ho capito, stanno guardando la mia scuola. «Uhm, questa? » domanda la zia guardando la mamma lei mi guarda e poi annuisce. Io mi avvicino al frigo e lo apro scrutando attentamente il suo interno. Osservo bene tutto e poi decido che il gelato è la soluzione. Apro il freezer e prendo il gelato al cioccolato. Mi alzo sulle punte e prendo un bicchiere. Apro, con molta fatica, la vaschetta di gelato e c'è ne metto taaanto nel bicchiere. Rimetto la vaschetta nel freezer e prendo il latte dal frigo, lo verso dentro e mescolo il tutto. «Un po' di voglia di dolce, ciccia? » domanda la mamma ridendo. Bevo un lungo sorso di quella delizia e annuisco. Mi lecco i baffi di cioccolato e mi siedo a tavola davanti a loro. «Fra poco vieni a vivere con me. » esclama entusiasta la zia. Annuisco e mi giro appena sento la porta aprirsi. Zago entra correndo e mi viene incontro spingendomi il braccio con il muso freddo. Sorrido e la accarezzo. Papà entra in cucina e ci sorride. «Ciao tesoro, fai vedere. » mi chiede. Mi alzo in piedi in e alzo la maglietta mostrando il tatuaggio. Papà annuisce e va verso il frigo. «Posso portarmi dietro Zago, vero? » domando allarmata. «No, tesoro. Purtroppo no. » mi risponde la mamma guardandomi negli occhi. Cerco un po' di divertimento nei suoi occhi ma è serissima. «Come no? » domando triste. «Mi dispiace, ma... La zia non può tenere Zago nel suo appartamento. Però la vedrai ogni volta che verrai qui o noi andremo lì. » cerca di rassicurarmi la mamma. Annuisco e accarezzo dolcemente Zago. «Va bene. » rispondo in fine. «Tipa bionda! Vieni a vedere il film con i tuoi fratelli? » urla Lucas dal salotto. Mi alzo ridendo e lancio il bicchiere nel lavandino. Salgo di corsa le scale e mi metto il pigiama in fretta e furia. Scendo di corsa le scale e mi butto sul divano. Zago sale sul divano e si siede in braccio a Lucas. Bryan mi viene incontro e si siede ai miei piedi. Il film parte. «Che film è? » domando allungando la mano per prendere i popcorn. «P.s I love you. » mi risponde Lucas. È un film che amo, è così bello. Quanto ho pianto la prima volta che l'ho visto, e anche la seconda, la terza e la decima volta. Si, okay, ogni volta che lo vedo piango.

«Venite a mangiare? » domanda papà entrando in salotto. Io sono in lacrime mentre guardo il film. «Io mangio qui. » singhiozzo sedendomi. Papà mi porta la mia pizza insieme a quella dei miei fratelli e io inizio a mangiare fra i singhiozzi. «Tu piangi sempre con sto film. » ride Bryan. Annuisci mordendo la pizza e continuando a guardare lo schermo. «E sarà la millesima volta che lo vedi! » aggiunge guardandomi accigliato. «Lo so! » rispondo con la bocca piena fra i singhiozzi. «Tu non sei normale. » dice infine. «Si che lo è, ma è una femmina e incinta. » risponde Lucas ridendo. Io gli lancio il cuscino per farlo zittire e lui ride ancora più forte. «Zitto! » sbotto prendendo un'altra fetta di pizza. «Okay, okay, scusa. » dice cercando di smettere di ridere. Zago si alza e si stiracchia sbadigliando, poi corre in cucina dalla quale la mamma la sta chiamando. Guardo Zago correre via e realizzo quanto mi mancherà anche lei. «P.s... Indovina. » dice la protagonista e il film finisce. Scoppio in un grande pianto mettendo via la pizza e stringendo forte il cuscino. «Dai, anche tu vorresti una storia d'amore del genere. » ride Lucas e Bryan rischia di strozzarsi con la pizza. «È COSI BELLO QUEL FILM! » urlo singhiozzando e stringendomi le ginocchia al petto, per quanto possibile. «Ma siamo noi i tuoi amori. » dice Bryan facendo gli occhi da cucciolo insieme a Lucas. Sorrido e annuisco. «Si, hai ragione. » Bryan mi abbraccia stringendomi con le sue manine e io sorrido. Ho sentito muoversi. » esclama appoggiando di più l'orecchio alla mia pancia. «Si? » rispondo sorridendo. Sento qualcosa muoversi e Bryan sorride. «Si! Si muove! » esclama entusiasta. «Spostati, voglio sentire mio nipote che prende a calci sua madre! » esclama Lucas saltando il tavolino e venendomi incontro. Bryan si sposta e Lucas appoggia la testa. Sorride appena qualcosa si muove. «Aw, ti sta prendendo a calci. » dice dolce. Gli tiro un coppino e rido piano. «È vero! » esclama lui alzandosi. «Sono così fiero di lui. » aggiunge. «Perché siete così sicuri che sarà un maschio? » domando risedendomi. «Boh, speriamo. » risponde Bryan. «Ah. » rispondo riprendendo la mia pizza e continuando a mangiare. «Beh, a me fa lo stesso. » rispondo pensandoci su. «Se è una femmina come la chiami? » mi domanda Bryan. «Bae. » rispondo senza pensarci. «E se è un maschio? » domanda Lucas. «Harry. » rispondo. «Lucas è un bellissimo nome eh. » dice Lucas ammiccando. Ci penso un po' su. «Nah. » rispondo negando con la testa divertita. «Pff. » ride lui. «Bryan è meglio. » commenta Bryan. «Nah. » rispondo ancora. Io e miei fratelli siamo sempre stati uniti, ma ci sono quei momenti in cui ci divertiamo un mondo ridendo e scherzando. E mi rendo conto di quanto loro siano importanti per me quanto io lo sono per loro. Loro sono quelli sui quali posso sempre contare, e Lucas è stato il primo a sapere ciò che era successo e che ero rimasta in cinta. Li guardo sorridere e sento il mio cuore scoppiare di gioia.

-Il Mio Piccolo Grande Amore. -Where stories live. Discover now