Capitolo 16

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Rimasi qualche attimo ancora così, occhi chiusi e braccia attorno alle spalle di Thomas che giaceva sulle mie gambe. Lo tenevo stretto a me come se fosse un'ancora di salvezza, e allo stesso tempo come se potessi proteggerlo, cosa che purtroppo non avrei potuto fare anche volendo. Sentivo le gambe tremare e il mio cuore battere... aprii gli occhi e successe tutto insieme: il mio cuore quasi si fermò e buttai fuori l'aria che avevo trattenuto fino a quel momento. Davanti a me con le mani ricoperte di un liquido verdastro, c'era William. Avrei dovuto odiarlo, per averlo visto con Molly, per il suo comportamento, ma non riuscii a fare niente di tutto ciò.

Si chinò di fianco a me guardandomi così intensamente con quei suoi occhi scuri che quasi arrossii, stava per aprire la bocca per dire qualcosa, ma non gliene diedi occasione e gli gettai le braccia al collo. Sentii una sua mano sulla schiena, che mi provocò tanti piccoli brividi. Due lacrime si fecero strada sulle mie guance. Mi spinsero ad allontanarmi da lui e abbassando lo sguardo, le asciugai.

-tutto bene?- la sua mano rimase ferma sulla mia schiena.

-come sempre. Sai di recente un serpente gigante e spinoso ha cercato di uccidermi- sorrisi ironica asciugando con il dorso della mano un'altra lacrima.

-ah si? Beh, almeno spero che qualche bel ragazzo sia arrivato in tempo- in quel momento sorrideva anche lui.

-ovviamente, peccato che oltre che ad essere bello è anche stupido- solo in quel momento mi resi conto di aver appena esplicitato il fatto di essere cosciente della sua bellezza. Ormai quasi non importava più.

Abbassai lo sguardo su Thomas il quale respiro si faceva più profondo -sono tutti svenuti qui-

Anche lui abbassò lo sguardo -deve averli morsi per addormentarli e allo stesso tempo attirare te nella biblioteca. Questo significa che ti ha tenuta d'occhio per tutto il tempo, tanto da sapere che conosci Thomas.- lo girò e gli abbassò la testa, così da scoprire il collo. Aveva due piccoli fori proprio sulla nuca. -bene- si alzò -direi che a questo punto posso anche andare.-

-ehi aspetta- tornò a guardarmi -come facevi a sapere che ero qui?-

Si passò una mano fra i capelli -ero a scuola-

-capisco- mi ero quasi illusa che ancora ci tenesse a me.

-allora, inventa qualcosa, un malore, gas soporifero-

Sbattei più volte gli occhi incredula -gas soporifero? Seriamente?-

-beh si, come lo spiegheresti?- iniziò a gesticolare in modo femminile, anche se fallì miseramente -Ah guarda uno schifoso serpentone demoniaco ti ha morso per addormentarti perché voleva uccidermi. E- abbassò la voce -ovviamente conosco un angelo caduto ma, mi raccomando, acqua in bocca-

-oh frena- misi una mano davanti a me ridendo -primo: io non parlo così- sorrise -secondo: da quando sei diventato così sarcastico? Mi preoccupi. Sicuro che quel coso non ha morso anche te?-

-ho preso spunto da qualcun'altra per il sarcasmo- si mise a ridere e ricambiai. Sembrava quasi che ci stava provando come quando l'ho conosciuto.
Alzò una mano in segno di saluto e si voltò. Stava camminando verso la porta, ma in fondo dovevo ringraziarlo.

-William- si fermò di botto e si girò facendo agitare quei suoi ricci -grazie-. Non ero una che ringraziava molto le persone, anzi per niente, quindi quando lo facevo mi sforzavo molto e cercavo di metterci tutta la sincerità che effettivamente avevo. Mi fece un suo sorriso malizioso e con una specie di saluto militare si dileguò. Quanto mi era mancato quel suo sorriso, quelle sue occhiate e quel suo sguardo che ti rapiva per portarti chissà dove. Tutto di lui mi mancava, e non potevo farci nulla dal momento che ora stava con Molly. Aveva fatto la sua scelta, e non ero io.
Sentii Thomas gemere sulle mie gambe e poi aprire gli occhi castano chiari.

Devil's Seduction #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora