Capitolo 34

836 68 7
                                    

L'attimo prima lo toccavo, e quello dopo sembrava essere svanito nel nulla.
Sentii qualcosa impattare con forza sul terreno del mio giardino.
Mi affacciai, e vidi Will disteso a terra, sotto il suo corpo una leggera fossa causata dall'impatto.

- Will! - urlai non sapendo cos'altro fare.

Quando feci per uscire la sua voce mi bloccò. - El non muoverti! - il suo tono fu così deciso che mi fermai.
Poco dopo da dietro un albero vidi Faith uscire con qualcosa tra le mani che brillava.

- Guarda guarda, nonostante le tue scarse forze la proteggi ancora. - sorrise amareggiata.

Will si alzò a fatica e ancora ingobbito, si posizionò di fronte alla ragazza dai lunghi capelli castani. - cosa vuoi? - chiese a denti stretti.
Faith si avvicinò pericolosamente, fece un giro su sè stessa e sferrò un calcio in pieno viso a Will, che cadde in ginocchio.
Non riuscii più a rimanere a guardare, quindi scesi di corsa le scale ed uscii in giardino.

- La principessa ha deciso di unirsi, peccato che non sia stata invitata - c'era così tanto astio di cui non conoscevo la provenienza, e ciò non faceva che turbarmi. Sorrise sinistra e sferrò un altro calcio a Will che diventò ancora meno stabile.
Mi posizionai davanti a Faith, facendo da scudo a Will, che non aveva più parole da rivolgermi così si limitò a stringere la mia mano. Sapevo che per lui significava che dovevo levarmi, ma non gli avrei dato ascolto questa volta.

- Non capisci che così gli fai male? - la ragazza inclinò leggermente la testa di lato. - dici di volerlo al tuo fianco. Presumo che da parte tua non ci sia un sentimento da prendere alla leggera. Quindi perchè infliggergli dolore? Lo ami no? Che sia da amico o amante, quindi smettila. Colpisci me. -

- La piccola umana crede di aver capito tutto - scoppiò in una sonora risata ironica, per poi rivolgersi di nuovo a me - sai che ti farei troppo male, debole come sei -

- Non mi spaventi - strinsi i denti e tentai di essere il più sicura possibile, cercando di convincere me stessa di potercela fare.
Faith allungò la mano con il pugno chiuso e si allontanò per farsi vedere da Will. Quando aprì la mano una catenina d'argento iniziò ad oscillare, appesa alle sue dita. Doveva essere l'oggetto che avevo visto prima. Sentii Will agitarsi dietro di me.

- Sai, stavo girando per casa tua, e guarda un pò cosa ho trovato... immagino tu lo riconosca. - mi rifiutai di guardare Will negli occhi, concentrandomi su Faith. Il ciondolo era semplice, consisteva in un cuore con dell'edera attorno ad esso, tutto in argento. - ultima possibilità per venire via con me -

Will si alzò e fece un debole ed inutile passo verso Faith per afferrare la catenina, fallendo. I suoi occhi scuri si colmarono di malinconia e tristezza, mentre le sue mani si chiusero a pugno. La guardò negli occhi e per un attimo credetti che stava per cedere. Poi con uno scatto girò la testa a sinistra, come a negare.
Faith rimise la catenina chiusa nel suo palmo, e si allontanò per poi volare via.

Mi misi davanti a Will, il suo viso era rosso, aveva dei punti in cui sanguinava, come il sopracciglio destro e qualche graffio. Gli presi il viso fra le mani - Will... va tutto bene? - poggiò le mani sulle mie spalle per poi accasciarsi su di me.
Inutile dire che per poco non cademmo entrambi a terra. Cercai di fargli poggiare la maggior parte del suo peso su di me e di portarlo in casa, nella speranza che mia madre si fosse presa dei sonniferi.
Aprii la porta d'ingresso e non sentii rumori nella casa. Cercando di fare il meno rumore possibile, e fallendo un paio di volte quando Will stava per inciampare sui gradini, arrivammo nella mia camera. Lo misi a sedere sul mio letto, corsi nel bagno e presi il necessario per aiutarlo, per poi tornare nella stanza e chiuderla a chiave.
Sembrava assurdo che io stavo per medicarlo, in genere era sempre il contrario.
Era steso supino sul letto, con gli occhi chiusi e l'espressione dolorante.
Mi misi a sedere al suo fianco e iniziai a disinfettare i graffi e lo spacco sul sopracciglio. Lo sentii gemere ulteriormente quando poggiai il cotone con l'acqua ossigenata sul sopracciglio.

Devil's Seduction #Wattys2018Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt