Capitolo 29

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Youtube al vostro fianco, gente!

- L'ho invitata io - 

A quelle parole il sangue nelle mie vene si ghiacciò. Mi voltai a sufficienza per vedere chi stava parlando, e rimasi sorpresa quando vidi lo stesso ragazzo dai capelli biondi che da tutta la serata sembrava tenermi d'occhio. Non avevo tempo per queste sciocchezze, non volevo che mi facesse da finto cavaliere. Mi voltai del tutto e feci per protestare, ma mi bloccai.
Lo guardai negli occhi e vidi quando duro il suo sguardo fosse, era impossibile che stesse mentendo con quella faccia, lo avrei capito. 

- E ora, se volete scusarci - mi guardò porgendomi un braccio e spronandomi ad alzarmi dalla sedia. Guardai nella direzione di Tristan che era impossibilitato dal muoversi a causa di quella cozza che gli stava attaccato. Era confuso quanto me. La scena era piuttosto imbarazzante, di fatti la maggior parte della gente continuava a guardare. Le due ragazze si allontanarono indispettite, e la festa tornò ad essere come prima. 

Mi alzai titubante, il mio piano di rimanere in incognito era andato a farsi benedire, ma probabilmente avevo trovato il mio uomo. Mi misi di fronte a lui senza prendergli il braccio che mi porgeva insistentemente. 

- Non ti ringrazierò per aver mentito - mi guardò  interrogativo - lo so bene che non sei stato tu ad invitarmi. - cercai di sfidarlo. Era una buona tecnica, solitamente funzionava. Lui non parlò mi prese la mano e mi portò sulla pista da ballo, cosa che mi fece ricordare Will. 

Delicatamente mi poggiò una mano sul fianco, mentre l'altra copriva la mia. Era una strana sensazione ballare con uno sconosciuto, non sapevo come comportarmi, era come se fossi in un territorio straniero e dovessi cercare una via d'uscita. Non sapevo se guardarlo in viso, così mi limitai a osservare  dietro di lui. C'erano delle coppie che in quel momento mi fecero capire ancora di più la voglia di Will che avevo. Chiusi per un momento gli occhi e immaginai lui di fronte a me. Stavo abbassando la guardia. Scossi la testa per non pensare ed alzai lo sguardo sorprendendo il mio compagno di ballo a fissarmi. I suoi occhi celesti mettevano in soggezione, ma non come quelli di Will che ti facevano sentire unica, al contrario, ti davano la sensazione di essere colpevole di un qualche crimine. 

- Chi ti dice che io stavo mentendo? - i suoi occhi si fecero furbi con il suo sorriso. 

- Chi mi dà prove che sia stato tu? non mi fido delle parole di uno sconosciuto - risposi ovvia. La mia mano nella sua chiedeva pietà, non era quella la sua metà. 

- Sei in gamba, a proposito quel cerotto si nota lo stesso. - istintivamente gettai lo sguardo sulla mia spalla, non era granché visibile, poi lo guardai e un'espressione maliziosa e furba padroneggiavano il suo viso. Era quindi stato veramente lui?

- Si, correndo per il bosco mi sono graffiata poggiandomi su una corteccia - mentii e lo sentii sogghignare.

- Io qualche giorno fa sono stato nel bosco - 

- E cosa stavi facendo? - domandai con circospezione.

- Invitavo una ragazza ad una festa. Mi spiace di averti fatto male, non era mia intenzione. - fece una pausa - scherzo ovviamente, era tutto calcolato alla perfezione. Ogni singola cosa - 
Quindi mi aveva marchiata per riconoscermi in tutta quella folla. Per essere sicuro che fossi io. 

- Dovrei sentirmi onorata? In fondo mi hai marchiata. Sono così speciale -

- Se sei abbastanza speciale, come ritengo, avrai altri marchi, molto più importanti per i nostri scopi - cercai di non far notare quanto rabbrividii, stava parlando dei miei segni avuti dopo quegli incubi. 

- A cosa vi servo? Chi c'è dietro tutto questo? - non riuscii ad evitare di mostrarmi agitata. - Parla - 

- Pensi davvero che ti risponderò? Mi avevano detto che eri una ragazza intelligente - rispose deluso. si avvicinò e mi parlò all'orecchio sussurrando - a proposito, con gli altri chiuderò un occhio per quel tuo piccolo incontro che non avresti dovuto avere poco fa - 

Devil's Seduction #Wattys2018Where stories live. Discover now