Capitolo 33

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(Take me to Heaven - Nina Nesbitt)
Quando mi svegliai a causa del sole accecante, Will era qualche passo più in là rispetto a me. I raggi chiari colpivano solamente il suo corpo, lasciando in ombra il suo volto. Guardai in basso per alzarmi, e quando lo feci notai che la mia gamba avvolta nei jeans era impregnata di un leggero rosso. Alzai il pantalone, ma sotto non vi era nulla.

- Ehi... - la voce roca ed impastata di Will mi riportò alla realtà. Lo vidi tastare affianco a sé nel cercarmi, così mi avvicinai e lasciai che la sua mano si poggiasse sulla mia gamba.

- Buongiorno - afferrai il suo braccio e lo abbracciai come se fosse un cuscino.

- Dormito bene? - con gli occhi ancora chiusi si voltò verso di me.

- Dormire sulle rocce non è il massimo, ma ci si accontenta - lo feci sorridere.

- Ehi tu... perchè invece di abbracciare il mio braccio non abbracci me? - non mi mossi, così lui attirò a se l'arto, portandomi vicino a lui. Sfilò il braccio salla mia presa, e mi fece poggiare a lui. Poi prese le mie gambe e le allungò su di sé, iniziando ad accarezzarle.

- Sai che hai proprio una voce sexy quando sei appena sveglio? - risi alla mia stessa affermazione.

- Io sono sexy sempre, tesoro -

Gli diedi un pugno sul braccio - non chiamarmi tesoro, quando lo fai sembri un maniaco -

- Cosa?! - aprì gli occhi che finalmente si scontrarono con i miei. Iniziò a farmi il sollettico e risi a crepapelle.

- Pietà! Pietà! - non si arrestò, così mi avvicinai al suo viso e gli diedi un bacio sulla labbra. Lui si fermò immediatamente per approfondire il tocco. Vittoria.
Non so come finii a cavalcioni su di lui, mentre il bacio diventava più passionale.

Quando si allontanò con le sue mani ancora sui miei fianchi mi guardò abbattuto - ehi, questo è barare - mi misi a ridere e il suo sguardo si addolcì - ma sai se bari così, fallo più spesso -
Mi attirò nuovamente a sè, i nostri corpi combaciarono alla perfezione. Odiavo pensarlo perchè mi faceva sentire una pazza, ma sembravano fatti per incastrarsi così.

- Oh, Oh! Potevate appendere qualcosa alla maniglia della porta! - la voce scherzosa di Tristan mi paralizzò, mentre William sembrava più a suo agio del solito.

- Spiritoso! Cosa sei venuto a fare qui? Sai che questo periodo non è il migliore per andare a zonzo - disse Will non lasciando la presa sui miei fianchi.

- Già, lo so. Sono solo venuto a dirti che c'è un'altra vittima. Questa volta è un maschio. - il ragazzo che mi teneva stretta si irrigidì.

- Vediamoci a casa tua tra dieci minuti - Tristan annuì e corse via.

Will tornò a guardare me con sguardo dispiaciuto.
- No, aspetta - dissi - voglio prima sapere bene cos'è questa storia - mi guardò perplesso - di quando siete più forti e quando più deboli. -

Con una mano prese la mia ed iniziò a giocarci - Ok, allora siamo più forti il giorno in cui siamo caduti sulla terra. Succede lo stesso giorno una volta al mese, per quanto mi riguarda il 15. Nessun altro lo sa... quindi...- fece una pausa e io feci finta di cucirmi la bocca - qualsiasi sentimento, può farci perdere il controllo - intrecciò le due dita alle mie, e capii che si riferiva alla notte appena passata.

- Una volta al mese. Ho capito che avete il ciclo. - rise insieme a me - vale lo stesso per quando siete deboli? -

- No, siamo più deboli una settimana in particolare all'anno, la seconda di dicembre. Accade per ricordarci quando ci sono state spezzate le ali. Cambia di persona in persona perchè ad alcuni angeli vengono spezzate le ali, ma mantenuti prigionieri per un certo periodo. - quindi la caduta sulla Terra non sempre combacia con il giorno in cui le ali vengono spezzate - questo è il mio periodo, che come avrai notato si accavalla con quello di Tristan. - spiegò.

Devil's Seduction #Wattys2018Where stories live. Discover now