Capitolo 38

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- Archelao? - ricordavo di aver letto il suo nome sul libro della biblioteca della scuola.

- Si, il solo e grande, lo hai visto sai? Hai presente quando ti sei insinuata nei miei ricordi e hai visto quell'enorme angelo caduto a capo dell'esercito? Lui è imponente, forte, e un angelo a cui il rispetto sembra dovuto. Lui è Archelao - incrociò le braccia al petto.

- Cosa c'entra? Come posso essere legata a lui? E cosa c'entra in tutto questo mio padre? - le lacrime mi pizzicarono gli occhi, ma mi imposi di essere forte.

- Sarà una lunga storia ragazzina. Conosci quel mito che narra degli déi giunti sulla terra e che hanno copulato con degli stupidi umani? Non ci sono mai stati déi, ma angeli caduti, scesi in terra, che hanno procreato con umani invece che mantenere la propria razza pura. Archelao stesso commise questo sbaglio, ma poi capì quanto stupidi fossero a comportarsi in quel modo, così radunò gli altri angeli caduti e gli proibì di tornare nei letti dei loro amanti mortali. Ad uno di essi ordinò di uccidere i possibili figli una volta nati, tuttavia non tutti furono sterminati. I mezzi angeli crebbero come comuni mortali, e continuarono a procrearsi, così il loro sangue di angelo caduto andava via via scomparendo, fino a che iniziò ad essere trasmesso saltando una generazione. Nel tuo caso ne avevano saltate due, tuo nonno e tuo padre. -

- Cosa gli avete fatto - strinsi i denti. Non era una domanda, non propriamente, era un mio diritto sapere cosa gli fosse successo.

- Tentarono di mettere nel suo corpo me, troppo debole, e senza il sangue giusto, morì, proprio come suo nonno prima di lui. Loro sapevano, li avevamo informati, e anche se tuo nonno era contento di poterci aiutare, lo stesso non fu per tuo padre, e a quanto pare anche per te, che a questo punto dovresti essere imprigionata nella mia anima, in modo che io possa prendere pieno possesso del tuo corpo. -

- Io e mio padre siamo sempre stati dei combattenti, e di certo non ci arrenderemo a qualche folle come te che vuole resuscitare un pazzo come quell'angelo caduto - mi prese con la mano destra il mento e lo sollevò fino a che i nostri occhi non si incontrarono - Non avrai mai pieno controllo del mio corpo -

- Non dirmi che farai la fine di tua madre. Divenuta pazza, anche se le motivazioni sono piuttosto diverse. Lei non accettava l'esistenza degli angeli caduti, e quando ne ha visto uno, è rimasta così traumatizzata che la sua memoria ne ha cancellato il ricordo, e la sua mente l'ha resa pazza. Gli umani sono così... deboli. A questo punto credo che tu ci creda, dato che sei fidanzata con uno di noi - sorrise sinistro e lasciò il mio mento.

- Will è diverso, non uccide innocenti. - iniziò a girarmi attorno, come se mi stesse studiando, eppure ormai per lui, insediato dentro di me dovevo essere un libro aperto.

Unì le mani dietro di sé - è diverso dici... eppure hai visto quello che ha fatto durante la battaglia, è così che lui è diventato un angelo caduto. Quella che hai visto è stata la battaglia che ha cambiato la storia. La battaglia che ha trasformato gli angeli, in demoni. In angeli caduti. Lui è un mio confratello, è della mia stessa razza, la stessa di Archelao, ed è per questo che anche lui è molto importante in questa missione. Sai il tuo amico Tristan non ci sembrava abbastanza forte. -

Will. Will. Will. Ti prego non venire. Ti prego non salvarmi. Pensai come se le mie preghiere potessero raggiungerlo in qualche modo.

- Sai per quanto ti riguarda, la tua parte di sangue di angelo caduto, si è risvegliata quando hai iniziato ad avere quegli incubi - lo guardai sorpresa, lui non era ancora dentro di me quando li avevo - oh, non essere così sorpresa, io so tutto di te. E ciò è successo perché ti sei avvicinata a Will, è stato come un richiamo. Ecco perché riesci a vedere il cimitero delle ossa, le cui tombe sono invisibili a qualsiasi umano e riesci a comunicare con Abel -

Devil's Seduction #Wattys2018Where stories live. Discover now