tutto fumo e niente arrosto

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Zaino in spalla e sono pronta per andare a casa dei signori Smith.
Esco dall'enorme cancello in ferro battuto della scuola e Cedric mi da' un passaggio.
Sento la mia pancia brontalare,una sensazione strana come se mille farfalle vi svolazzassero al suo interno.
Quando arrivammo davanti al portoncino d'ingresso,lui da galantuomo mi fece entrare e chiuse la porta dietro le sue spalle.
Facemmo i compiti fino alle 16.15 e poi andammo a prendere Peeta all'asilo.
Una marea di bambini urlanti uscirono dall'edificio,quando uno di loro mi si attaccò alla gamba.
-"lo sapevo che venivi!"",gli feci un enorme sorriso reprimendo la mia voglia di correggerlo.
-"hey piccioncini volete fare merenda?"disse il fratellone e ci incamminammo verso una gelateria dietro l'angolo.
Cedric insistette ad offrirmelo e alla fine pagò lui per me.
-"vuoi assaggiare la panna? Qui è buonissima"disse il capitano avvicinando a me il cono.
Alla fine eravamo uno più sbrodolati dell'altro.
-"ti è rimasata della panna sul naso"disse il ragazzo avvicinandosi.
I nostri respiri si fusero in uno solo e lui si avvicinò a me.
Mi mise le mani sul volto e con una mi sfiorò le labbra,ma Peeta si intruffolò fra le braccia del fratello e mi leccò il naso.
Il tempo in loro compagnia scorreva velocissimo e in men che non si dica venne l'ora di cena.
Cedric si mise ai fornelli mentre io feci il bagnetto al piccolo o almeno ci provai.
Peeta correva per il corridoio con solo le mutande addosso per sfuggirmi e devo ammetterlo...lui fu più veloce di me o meglio conosceva tantissimi nascondigli.

Certo perchè nascondersi dietro le porte è davvero complicatissimo!

Dalle scale sentii puzza di bruciato,mi sporsi e notai un fumo nero proveniente dalle pentole e dal forno...
Cedric aveva bruciato il nostro cibo e non so come ci fosse riuscito,ma pure i surgelati non si erano salvati.
Il ragazzo era al telefono e disse che i suoi sarebbero arrivati tardi e alla fine optammo per una pizza.
Dopo aver ordinato presi di peso Peeta e feci scorrere l'acqua nell'enorme vasca da bagno.
Mi sporsi per sentirne la temperatura,ma la piccola peste mi spinse e io scivolai rovinosamente al suo interno.
Il padrone di casa sentendo tanto rumore provenire da sopra,si pecipitò nel bagno e scoppiò in una fragorosa risata.
-"che cosa ci fai lì?"cercò di darmi una mano,ma io lo trascinai giù.
Eravamo l'uno sopra all'altra,con le labbra a meno di un centimetro di distanza e mi mancava il respiro.
-"che state facendo?perchè Ceddy sei addosso a lei?"disse il piccolo sbucando dal bordo della vasca.
Io sprofondai sotto l'acqua tutta rossa in viso.
-"emmm...sono caduto"

Ammetto che non siamo in una posizione molto conveniente.

Cercasi Principe AzzurroWhere stories live. Discover now