ritorni

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-"se vuoi possiamo rimediare..."mi disse alzando ripetutamente le sopracciglia.
Io mi voltai,afferrai il cuscino e glielo lanciai in faccia.
-"cretino!"
Da lì cominciammo una lotta all'ultimo sangue con i cuscini.
Molte piume si sparsero sul pavimento e sul letto.
Mi buttai su di esso facendone volare alcune e ne sputai altre che mi erano finite in bocca.
Sentii il rumore di una chiave girare nella serratura,seguita poi da un urlo:
-"sono a casa!"
Mi alzai repentinamente e scesi le scale.
Edward era diventato più alto e mostrava un piccolo accenno di barba,segno che non si fosse rasato.
Gli corsi incontro e lo buttai a terra in un abbraccio stritolatore.
Si rialzò e sentendo Jason scendere le scale lo voltai con le spalle verso i gradini e lo abbracciai nuovamente.
Jason appena lo vide fece per tornarsene da dov'era venuto, ma gli mimai con le labbra di far sparire la bottiglia del super alcolico da terra insieme ai bicchieri.
Per perdere tempo cominciai a dondolare stretta a lui ed Eddy mi chiese dubbioso:
-"hey che cosa ti prende?"
-"niente è solo che è da tanto che non ci vediamo...e sei il mio fratellone preferito...e ti voglio bene?"risposi a scatti,formulando l'ultima frase più come una domanda.

Se la sarà bevuta? Cavolo però prima o poi dovrai imparare a mentire!

Lui cercò di staccarsi,ma il Rosso era ancora sui primi scalini,allora dissi di getto,con voce acuta:
-"non puoi andartene! Io ti devo...ti devo far vedere le mie calze! Guardale!"

Stai scherzando spero! le mie calze? Non basta la sciarpa che indossi anche se fuori c'è un sole che spacca le pietre?

-"guardale! Sono azzure!"
-"gia Charlotte lo vedo,ma se non vuoi dirmi che cos'hai,io andrei a letto che sono stanco"
Mi accorsi però in quel momento che:
1) ero in mutande e canotta davanti a lui
2) mi ero appena fatta una figuraccia
3)la stanza che sembrava un pollaio era la sua

-"no, non puoi!... prima mi devi raccontare il tuo viaggo e mentre lo fai... io ti faccio una cioccolata calda con tanti marschmellow"parlai e lo scaraventai sul divano,per poi salire le scale.
-"ma dove vai?"
-"mi vado a vestire un attimo,ma tu non muoverti!"
Mi fiondai nella sua camera,cambiai le lenzuola e cercai di mettere un po' in ordine. Ammucchiai le piume e ne nascosi alcune sotto il tappeto e altre cercai di infilarle nella federa.
Afferrai una sua felpa al volo e spinsi Jason nel bagno,per poi scendere subito.
-"ma non ti dovevi vestire?"
-"si beh ecco...io...avevo caldo e così...ho cambiato idea"feci un sorriso forzato chiudendo la zip del maglione.

Viva la coerenza!!

Ci bevemmo la cioccolata e mi raccontò della sua avventura in territorio straniero.
Edward si incamminò per le scale e io lo sorpassai cadendogli addosso.
-"sempre la solita!"rise,una risata cristallina,sincera,ma stanca.
Prima di alzarmi lo guardai negli occhi e lui si mise a giocare con la mia sciarpa,attorcigliando i lati di essa sull'indice.
Questa si spostò mostrando un accenno abbastanza visibile delle macchiette che il Rosso mi aveva lasciato.
Mi levai in piedi,ricomposi la sciarpa e pregai mentalmente che Jason si fosse tolto da lì.
Mio fratello aprì la porta della sua camera ed io lo seguii a ruota.
Lui si guardò intorno e si diresse verso la toilette privata.

No,no non aprirla! Ti ho detto di non abbassare la maniglia!

Notai le tende della doccia muoversi e feci per entrare anche io.

-"ok che ti sono mancato,ma non trovi un po'esagerato seguirmi fino in bagno?"rise

-"oh sì certo, scusami"risposi abbassando la testa e arrossendo.

Scommetto che nemmeno 5 minuti e tutto salterà fuori e tu sarai nei guai,grossi guai.

Cercasi Principe AzzurroWhere stories live. Discover now