tu sei perfetto...

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Edward entrò in cucina.
D'istinto mi fiondai verso il cibo,arrossii e mi portai una mano sulle labbra ancora gonfie.
Afferrai le cibarie e mi voltai con un sorriso a trentadue denti.
-"beh che ci fai qui? Ora ti porto la roba"
Il Biondo spostò lo sguardo da me al Moro fino a giungere ai panini.
Fece spallucce e se ne andò in salotto.
Cedric si sporse verso di me per darmi un bacetto veloce,ma io gli infilai un bocconcino alla nutella in bocca vedendo spuntare il mio fratellastro dallo stipite della cucina.
-"allora? Non venite?Siamo affamati!"continuò Eddy.
-"arrivo arrivo..."ridacchiai.
Posai la roba sul tavolino basso davanti alla tv e andai a prendere da bere.
Cedric era ancora lì. Teneva il panino in mano e alternava lo sguardo da quello a me con una faccia falsamente offesa.
Trattenni una risata.
Questo ragazzo è troppo tenero.
Diminuii sempre di più la distanza che ci separava,fino ad azzerarla.
I nostri petti si scontrarono.
Con un braccio gli cinsi la vita e con l'altra gli tolsi il panino dalla mano.
Lui sorridendomi si abbassò e mi diede un bacio a fior di labbra sussurrandomi:
-"tu sei meglio della nutella..."
È la mia dichiarazione d'amore preferita!
Io sorrisi,lo strinsi a me e lo baciai.
Con la sua lingua Cedric disegnò il mio labbro inferiore,tirandolo leggermente verso di se e mi lasciai sfuggire un sospiro.
Ci staccammo quando i nostri polmoni avevano ormai esaurito l'aria. Mi sorrise,mi baciò la fronte e ritornò dai ragazzi.
Io poi portai un bottiglione di coca-cola e qualche birretta.
Sorrisi a tutti e mi soffermai soprattutto sul capitano.
-"beh io vado...se vi serve qualcosa sono di sotto."mi congedai.
Saltai gli scalini in marmo che portavano alla mia cameretta a due a due fin quando non misi male il piede e mi feci gli ultimi gradini di sedere.
Mi alzai da terra e andai alla mia scrivania impovvisata...l'asse da stiro e la cesta da bucato come sgabello.
La mia prima intenzione era quella di fare qualche compito per portarmi avanti,ma mi ritrovai a pasticciare il bordo del quaderno con dei cuori.

Oddio se sono patetica...moooolto patetica.

Sentii del rumore al piano superiore,qualcosa rimbalzava e...CRASH! Scommetto che hanno rotto il vaso in vetro soffiato a forma di fenicottero che Mary aveva comprato su internet.

Ma che deficenti...ora mi toccherà pulire.
Poi abbiamo un giardino con i canestri...che cazzo giocate in casa!? Avete delle noci al posto del cervello!?

La palla cadde lungo le scale e mi rotolò fino ai piedi.
Mi chinai per prenderla e quando mi rialzai incrociai lo sguardo blu oceano in cui potrei facilmente affogare.
Cedric si sporse e guardò il mio quaderno,sorrise per i disegnini e fece qualche passo verso di me.
Io senza rendermene contro indietreggiai,rigirando tra le mani la palla,fino a quando la mia schiena non si scontrò contro il freddo muro della cantina.
Passai la palla da una mano all'altra sorridendogli e sfidandolo tacitamente a cercare di riprendersela.
Si sporse verso di me,io la passai nella mano sinistra e lui mi si pose davanti per marcarmi.
Mi voltai dandogli le spalle e mi smarcai. Con un rapido scatto mi misi a correre per la cantina e lui mi rincorse.
Mi prese per i fianchi,bloccando la mia fuga,mi fece voltare e appoggiò la sua fronte sulla mia.
Smith mi sorrise e io mi mordicchiai il labbro.
C'era solo quella stupidissima palla a dividerci,la lasciai cadere a terra e annullai le distanze.
Gli misi le braccia al collo, infilai le mani tra i suoi capelli morbi e naturalmente scompigliati e gli diedi tanti piccoli bacetti a fior di labbra.
Lui si chinò facendomi sentire meno nana e approfondì il bacio.

Ok tu sei perfetto...

Cercasi Principe AzzurroWhere stories live. Discover now