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Quel giorno ricordo di essermi svegliata a causa dei raggi del sole che penetravano dalla mia finestra, ma come al mio solito, decisi di stare un altro pò sdraiata sul mio amatissimo letto che mi pregava di rimanere un altro pò con lui.

Spostai il mio sguardo verso il soffitto della mia camera cominciando a riflettere sull'accaduto del giorno precedente. Una volta tornati a casa i miei genitori immediatamente mi spiegarono ciò che realmente li aveva portati a compiere un gesto simile, anzi mia madre cominciò a spiegarmi tutto ciò che aveva in mente nel momento in cui decise di prendere questa decisione. Ciò che mi stupì era il fatto che mio fratello e mio padre non fecero altro che guardare un punto fisso tenendo il capo chino come se non avessero altra scelta se non quella di assimilare e accettare tutte le parole che uscirono dalla bocca di mia madre.

E purtroppo io feci la stessa cosa, tenni il capo chino cercando di accettare il suo perché a tutto questo 'lo stiamo facendo per te, per il tuo futuro, ma soprattutto per non continuare a stare da sola in questa casa troppo grande e troppo vuota' disse.

Eppure sapeva benissimo che io, Lorry Dallas ero ormai abituata a tutte le conseguenze che avevo essendo una Dallas, figlia della famiglia più ricca d'America e sorella di uno dei ragazzi più seguiti in questo periodo. Inoltre non ero mai realmente rimasta da sola, con me avevo Grace e George che non mi avevano lasciato mai e poi mai sola dal momento in cui ero nata.

In quel momento avevo dei semplici presentimenti, eppure presto avrei capito che quelle erano delle vere e proprie bugie.

Bugie.

Tutto ciò che uscì dalla bocca di Cameron e da quella di mia madre erano bugie, vere e proprie bugie che cercarono di inventare nel momento in cui la loro parete delle certezze stava lentamente cadendo giù.

Dopo un po' decisi di alzarmi dal mio comodo letto per fare un giro o meglio per schiarirmi le idee e per godermi un altro pò la mia amata Los Angeles.

Per questo decisi di lavarmi, mettermi un vestitino bianco semplice e farmi una coda alta.

Subito dopo scesi al piano di sotto per gustarmi una piccola colazione.

Una volta arrivata al piano di sotto vidi mio fratello comodamente disteso sul divano e dopo avermi vista senza il mio comodo pigiama con i pinguini sopra mi guardò immediatamente con uno sguardo stranito.

"Dove vai?" chiese studiandomi

"A fare un giro" dissi prendendo una mela dal cesto sul ripiano della cucina e subito dopo le chiavi di casa all'ingresso

"Tu non esci da sola!" esclamò Cameron alzandosi dal divano

"Voglio riflettere un pò, Cam. Lasciamelo fare, per favore" lo supplicai sorridendogli

"Vengo con te allora" rispose infilandosi le scarpe

"Ammettilo vuoi venire semplicemente per stare un pò di tempo con me" ridacchiai uscendo da casa

*****

Camminammo per due lunghe ore senza una vera e propria meta e io, pigra dalla nascita stavo letteralmente morendo in quell'istante.

"Piccola, andiamo da starbucks, ho fame" disse mettendomi un braccio intorno alla mia spalla

"Ma abbiamo appena fatto colazione'' mi lamentai alzando lo sguardo verso di lui

"Ma ho fame" esclamò sbattendo un piede sull'asfalto come un bambino di 2 anni

Ma chi era la più piccola io o lui? Pensai

''Eh va bene'' sospirai provocando una risata da parte di Cam

*****

Ricordo di star bevendo il mio amato frappé al caramello nel momento in cui un'ondata d'angoscia mi colpì quando realizzai che quello era uno dei miei ultimi momenti con Cameron prima di partire.

''Cam...'' sussurrai tutto d'un tratto

''Dimmi'' rispose divorando il suo cupcake

''Mi mancherai tanto, sai? Mi mancheranno questi momenti soprattutto sapendo che questi sono gli ultimi momenti insieme prima di andar via da Los Angeles'' confessai portando lo sguardo verso il basso

''Anche a me piccola, ma sarà solo per poco tempo poi ci rivedremo durante le vacanze'' disse accennando un sorriso

Stava male anche lui, si vedeva dai suoi occhi spenti.

Eppure quello era ciò che non faceva altro che ripetermi dal momento in cui seppi tutto come se quella fosse una frase di un copione che stava seguendo alla lettera pensai

Non ci eravamo mai realmente separati, mai. Forse ci dividevano per un pò, a causa delle sue partite e dei suoi viaggi di lavoro, ma mai, mai ero rimasta lontana da Cameron per più di due mesi.

Eravamo sempre stati insieme, fin dalla nascita. Ce la cavavamo sempre noi, insieme.

E tutto d'un tratto, tutto stava cambiando.

''Lo so, Cam ma non sarà lo stesso'' confessai guardandolo negli occhi

''Lo so, ma vedi il lato positivo. Non vedrai Taylor e le sue strane bandane in giro per casa'' disse sorridendomi e provocandomi una risata

''Mh, penso proprio che questo sarà l'unico aspetto positivo'' ridacchiai

Solo lui era capace di fare una cosa del genere, di farmi ridere anche quando non sapevo neanche io come farlo, insomma solo lui era capace di strapparmi un sorriso anche quando il mio stesso corpo si rifiutava.

*****

Io e Cameron in quel momento stavamo ripercorrendo velocemente la strada per il ritorno poiché se al ritorno di mia madre non ci saremmo presentati allora ci avrebbe vietato di pranzare, quella era una delle sue strane regole, insomma odiava i ritardi.

''Lorry corri sennò la mamma non ci darà da mangiare'' disse mio fratello cominciando a correre

Sapevo benissimo che l'unico motivo per la quale mi stava facendo correre era per il fatto che lui aveva paura di mia madre, insomma chi avrebbe mai avuto ancora fame dopo essersi divorato un cupcake e 3 ciambelle al caramello?

''Ma se abbiamo appena mangiato?" chiesi scioccata con il fiatone ma non ottenni nessuna risposta poiché mio fratello mi aveva decisamente lasciata a morire in quel vicolo

Pertanto a causa della mia pigrizia, della mia voglia di non morire e il mio fiato corto decisi di continuare camminando essendo che appena girato l'angolo ci sarebbe stata casa mia

''Sbrigati!" sentì urlare Cameron da dietro l'angolo

Ma era riuscito a leggermi nella mente? Pensai

''Arrivo, arrivo!'' urlai correndo ancora una volta

Dovresti cominciare a praticare uno sport, sei peggio di tua nonna disse la mia coscienza

''Cam ma sono ancora l'1:05pm e la mamma arriverà ancora tra mezz'ora!'' dissi arrabbiata dopo essermi seduta con poca grazia sul divano di casa

''Lo so, ma avevo dimenticato il mio cellulare e sto aspettando un messaggio importante'' disse donandomi un sorriso a 32 denti e in risposta mi misi una mano sulla fronte

Davvero mi aveva fatto correre così tanto per uno stupido cellulare? A causa di quella corsa ci stavo rimettendo le penne!

''Mi hai fatto correre come una pazza solo per quello?'' chiesi cercando di reprimere la rabbia

Insomma io stavo per morire e lui pensava al suo 'messaggio importante'?

''Si piccola, lo sai che ti voglio bene, vero?'' chiese facendo una faccia strana e il segno della pace (✌️)

''No, non ti voglio bene'' risi per la sua faccia

''Lo so, tu mi ami'' disse facendo un ghigno

''Mh, giusto un pò!'' dissi ridendo e subito dopo mi abbracciò

Sospirai.

Mi mancheranno i suoi abbracci nel momento del bisogno, le sue facce buffe, i suoi occhi così simili ai miei e le sue battute squallide.

Insomma mi mancherà, Cameron.

Mi mancherà mio fratello.

•||La mia famiglia è lui||• Cameron DallasWhere stories live. Discover now