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Dopo alcuni giorni...

Preside's Pov
"Vi ordino di trattare male la ragazzina nuova,quella venuta da Los Angeles" dissi e non credevo a quello che avevo appena detto

"Ma noi,noi non possiamo fare questo e poi perché dovremmo?" Chiese la professoressa di matematica

"La dobbiamo trattare malissimo e per qualsiasi cosa che fa di sbagliato la dobbiamo punire in modo molto severo se no,sua madre ci farà perdere il lavoro e rovinerà l'immagine di questo prestigioso collegio,quindi se non volete finire senza lavoro dovete farlo" dissi non credendo a quello che stavo facendo

"Vabbene signora preside" dissero tutti in coro e uscirono tutti dalla stanza.

Non potevo credere a quello che avevo fatto,ero riuscita a farmi ricattare da una donna,bhe sì tutti avrebbero paura della signora Dallas,la donna più ricca d'America peró non potevo fare una cosa del genere a quella povera ragazzina. Mi aveva fatto ingaggiare anche una persona per farla frustare quando faceva qualcosa di sbagliato. Però non posso farci niente,devo fare così  se no perderó il lavoro e non mi posso permettere di buttare all'aria i 75 anni di questo collegio,mio padre mi affidó questo collegio e io lo devo proteggere. In fondo non la conosco minimamente a questa ragazzina perciò non mi dovrebbe interessare,perciò non ci devo pensare. Almeno ci proveró.

Lorry's Pov
"Lorry svegliati dobbiamo andare a lezione" urló Amanda svegliandomi di soprassalto

"Ma che ore sono?" Chiesi io alzandomi dal letto

"Le 8 meno dieci,noi andiamo,tu sbrigati che se no ti puniranno!" Disse Stacy
Guardai l'orologio e mi catapultai in bagno mi lavai e mi misi la divisa,era blu e gialla ed era composta da una gonna scozzese blu scuro con le righe gialle,una camicia bianca,una cravatta con le righe oblique gialla e blue e in fine una giacca blu con lo stemma del collegio. Mi metto le calze alte fino a sotto il ginocchio,mi metto le ballerine nere e scappo per arrivare in tempo per la lezione di matematica.

Erano le 8:20e prima di entrare in classe mi sistemai i capelli.

"Buongiorno,scusi per il ritardo." Dissi alla prof

"Scusa!? Hai ritardato di 20 minuti,ti rendi conto di quello che abbiamo fatto noi in 20 minuti!? Già abbiamo corretto i compiti e tu ora che fai!? Vai subito dalla preside!" Disse la prof di matematica urlando

"Mi scusi prof non lo farò più " dissi chiedendo scusa

"No,vai immediatamente dalla preside!" Disse girandosi per continuare la lezione.

"Signora preside la prof di matematica mi ha mandata qui" dissi io sedendomi nella poltrona

"Ho saputo di quello che hai fatto,vieni qui" disse la preside,si alzò e mi alzai pure io seguendola dentro una stanza buia

"Entra" disse la preside entrai e appena varcai la soglia della porta sentii la serratura chiudersi. Mi girai e cercai di aprire la porta la qualcuno mi prese da dietro e mi tappò la bocca,cercavo di dimenarmi ma non potevo fare niente visto che aveva una presa molto forte.

"STAI ZITTA!" Urló l'uomo poi mi legò le mani con una corda che spuntava dal tetto e vidi che cominciò a prendere una frusta

"CHE COSA MI VUOLE FARE!?" Urlai piangendo e cercando di slegarmi ma senza riuscirci

"Ti voglio far imparare un po' la lezione,devi capire che devi rispettare le regole di questo collegio per starci,ora GIRATI" disse l'uomo straniero e io mi girai per non farlo arrabbiare ancora di più.

Sentivo l'uomo avvicinarsi sempre di più a me e non capivo il perché oppure sì ma non ci volevo credere,era impossibile. Ma dopo un po' quello che non volevo che succedesse si realizzó,sentì una fitta terribile forte alla schiena che mi fece urlare dal dolore e quello voleva dire che mi stava frustando. Dopo la prima frustata ci fú la seconda,la terza finché sentì il sangue percorrere la mia schiena poi ci fù la quarta,la quinta e la sesta finché non vidi più niente che il buio.

Pov's Preside
Sentivo le urla della ragazzina che mi fece gelare il sangue,erano delle urla di dolore,di sofferenza e di aiuto. Non potevo farci niente,se no avrei perso tutto. In quel momento ero seduta nella mia scrivania cercando di non sentire più le sue urla,era uno strazio sentire tutte quelle urla. Come ho potuto farlo? Non ci posso credere,non posso credere a quello che ho fatto. Mi tappai le orecchie e cercai di non pensarci anche se era impossibile. Mi dispiace,mi dispiace tanto ma lo devo fare.

•||La mia famiglia è lui||• Cameron DallasWhere stories live. Discover now