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Cameron's Pov
Io e mio padre stavamo per arrivare in ospedale,eravamo appena atterrati a SanFo e in questo momento eravamo in taxi diretti per andare dalla mia piccola.

Stavo osservando tutto di quella città,i palazzi,le macchine,il paesaggio,ma soprattutto il Golden Gate. Solo adesso capisco perchè quella ragazza adorava questa città,perchè adorava San Francisco. Qui tutto era colorato e nonostante i numerosi abitanti che giravano qua e là,era davvero bella.
Ricordo ancora quando avevo promesso alla mia piccola che l'avrei portata qui un giorno,che ci saremo venuti in vacanza,una vacanza soli,tra fratelli.
Solo adesso mi rendo conto che forse,non potremo più farla. Perchè questa città che tanto adora o che tanto adorava,la stava uccidendo. Stava morendo qui,qui,nel posto in cui avrebbe voluto tanto abitare. Questo mi faceva provare solo rabbia,perchè faceva male,faceva male parlare di lei al passato. No. Lei è ancora viva,cazzo sì,deve ancora essere viva.

Piccola ti prego combatti. Sto arrivando sussurrai continuando a guardare fuori dal finestrino

"Siamo arrivati" disse il tassista

"Tenga,grazie" disse mio padre porgendogli i soldi

"È ora" dissi guardando l'immenso edificio davanti a me

"Vai Cameron,io non ce la faccio. Ho bisogno di tempo" disse mio padre non scendendo dalla macchina

"Sicuro?" chiesi attraverso il finestrino

"Sì,Cameron. Vai ha bisogno di te" disse l'uomo prima di partire

Guardai per ultima volta quell'edificio prima di entrare dentro e riabbracciare la mia piccolina.

Percorsi il lungo corridoio senza punto di orientamento,prima d'intravedere Shawn seduto in una sedia con le mani nei capelli. Stava soffrendo anche lui,per tutto questo,per tutto quello che stava succedendo.

"Eii" mi feci notare da Shawn,lui sollevò lo sguardo e vidi i suoi occhi rossi e stanchi.

All'improvviso mi abbracciò e cominciò a singhiozzare

"Sta morendo,Cam. Sta morendo" disse disperato e mi lasciai scendere una lacrima sul viso

"Non dire così per favore" dissi supplicandolo,non potevo sopportarlo

"Vai da lei. Parlale un po',ne ha bisogno" disse staccandosi da me

Entrai nell'enorme porta che mi separava da Lorry,era lì,distesa nel suo lettino,era pallida,molto pallida,era quasi dello stesso colorito del lenzuolo bianco. Accanto a lei migliaia di macchinari che la tenevano in vita che provocavano mille rumori alla volta. Le toccai la mano,era fredda. Era come se fosse...
Morta.
Non sopportavo vederla in quel modo,alla fine non ce la feci e mi lasciai trasportare da un pianto disperato,ma mi feci forza e provai a parlarle

"Eii piccola..." dissi facendomi scappare un singhiozzo

"...Eii piccola,sono io,Cam. Il tuo fratello...fratellone. Sono qui adesso. Piccolina,sono qui accanto a te,mi senti?" chiesi ingenuamente come se potesse rispondermi

Non ce la facevo,ero troppo debole. Non ce la facevo ha vederla in quello stato. Continuavo a guardare il suo piccolo viso bianco come il latte.

Piccola mia,che ti ho fatto? pensai

Lorry's Pov
Tutto buio,tutto nero. Tutto questo fottuto nero mi stava facendo impazzire. Da quanto ero qui? Da minuti? Ore? Giorni? Mesi? Anni?

Ahhh non lo soo pensai

BASTAAA urlai

"Eii piccola..." sentì dire e poi capì chi era lui,Cameron

•||La mia famiglia è lui||• Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora