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La sveglia fastidiosa mattutina fece svegliare Min-Young avvolta tra le coperte nuda con Jimin che la stringeva.

Spense la sveglia e guardò per un attimo il ragazzo....per quanto i capelli fossero disordinati era sempre il più bello, labbra dannatamente carnose e perfette, infine un bellissimo fisico, ma soprattutto un grande cuore.

Gli spostò qualche ciocca di capelli che copriva il suo viso perfetto.
Sorrise come un ebete pensando a alla notte prima e di aver avuto di fronte Jimin tutto scoperto.

«So che sono interessante, ma adesso mi stai facendo il solletico.» disse Jimin con gli occhi chiusi, che spaventò la ragazza.

Tolse subito la mano da lui e si giró dall'altra parte del letto per non incontrare il suo viso.
Era terribilmente imbarazzata, che il suo viso era di un colore rosso.

Jimin sorrise a quella sua reazione  che mise un braccio attorno alla vita della ragazza e con l'altro braccio in qualche modo la fece girare dalla parte che lui desiderava, cioè davanti a lui.

«C-cosa fai?....V-voglio andare a l-lavorare.» balbettó.
«Lavoro eh? Be' ti potrei lasciar andare, ma solo se mi dai un bacio.» indicó le sue maledette labbra rosee.

Min-Young deglutí dall'imbarazzo.

«N-no...»

Rimase deluso dalla sua risposta negativa.

«Allora oggi non andrai da nessuna parte.» strinse ancora di più la presa per non farla scappare via.

«Dai ti prego Jimin.» lo pregó cercando anche di uscirne dalla sua presa.

«No.»

Min-Young sospirò e sapeva cosa doveva fare per liberarsi ed andare al lavoro in tempo.

«Ok, ok ho capito.....» disse lei arrossita di brutto.

Si avvicinó alle labbra di Jimin e le toccò spingendole con le sue di labbra, anch'esse dannatamente perfette.

Jimin era in paradiso ogni volta che ella lo baciava con le sue labbra deliziose.

Min-Young voleva staccarsi dal bacio, ma Jimin la strinse ancora di più e la obbligò a baciarlo ancora per un po'.
A lei non dispiaceva, quindi continuò a farlo.

Il ragazzo la fece alzare facendola sedere sopra di lui, sempre continuando con il bacio.

Lei mise tutte le due mani sui pettorali di Jimin e li accarezzò per poi sentire tutto il suo corpo nudo e anche Jimin sentiva lo stesso.

«Jimin...» finalmente ebbe un attimo di pausa.
«Mh?» mugugnolò lui guardandola incantato.
«Adesso posso andare?» chiese lei ancora in quella posizione.
«Vorrei non farti scappare, ma una promessa é una promessa.» rispose lui lasciandola finalmente andare, anche se era un dispiacere.

Min-Young prese il lenzuolo e lo avvolse attorno alla sua nudità.
I loro vestiti e l'intimo erano sparsi dappertutto.
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Prese le sue chiavi di casa e le mise nella borsa, dopodiché prese un paio di scarpe e se le infilò.

«Vengo anch'io.» disse quella voce così dolce e protettiva.

«Perchè mai?» chiese lei allanciandosi le scarpe.
«Perchè sono prottetivo.» rispose fiero di sé.
«E anche un gran gelosone.» aggiunse e finalmente si girò per guardare Jimin.

«Su allora....preparati gelosone.» lo stuzzicò ridendo.

Jimin iniziò a sorridere come un ebete.
«Sì, signora! Solo un minuto e sarò da te piccola.» subito entrò nella sua camera da letto per prendere la giacca come un razzo e tornò altrettante velocemente.

ʸᵒᵘ'ʳᵉ ⁿᵒᵗ ᵃ ᵐᵒⁿˢᵗᵉʳ ✓Where stories live. Discover now