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I mesi passavano e la pancia di Min-Young sembrava abbastanza gonfiata.

Yugo era già a casa con i suoi genitori già da un bel po'.
Finalmente era un bambino sano; poteva correre, giocare quanto voleva con i bambini e mangiare quello che desiderava.

«Amore, non sarebbe meglio se resti a casa? Sono passati 3 mesi e già mi sembri molto stanca.» fece Jimin seduto sul divano con ella che guardano la TV di notte assumendo un espressione di preoccupazione 
«Non fa niente. Non sono per niente stanca. La pancia non è ancora tanto visibile, posso ancora coprirlo.» replicó Min-Young accarezzando la pancia.
«Lo so che adesso vai molto spesso in bagno per nausee e dolori, quindi domani telefoni tuo capo per darti la pensione di un bel po' di mesi.» disse il ragazzo.
«Sei davvero insistente.» sbuffò Min-Young facendo una faccia buffa, che fece ridere Jimin.
«Dai, piccola....Lo faccio per il tuo bene e per il nostro figlio.» accarezzò anch'esso la sua pancia.
Era come se avessero già il loro bambino tra le braccia.

«Ti ricordi che in passato tu mi amavi tanto, ma non volevi stare con me perché pensavi che mi avresti messa negli guai?» parlò Min-Young intrecciando una mano con quello del ragazzo.
«Certo che me lo ricordo piccola. Credo di essere stato un cretino, perché non ho ascoltato il cuore. Non potevo starti lontano, nonostante sapevo le conseguenze.» disse Jimin lasciando qualche bacio sulla mano di ella.
«Ma adesso, come vedi, non è venuto nessuno a causarci problemi.» fece la ragazza mostrando il suo sorriso.
«Lo so, spero che si sono arresi.» baciò la guancia di Min-Young che sorrise.

In fondo Jimin sapeva benissimo che la CHU12 non si sarebbe arresa così facilmente, nonostante il tempo passava, ma loro erano davvero insistenti e alla fine ottenevano sempre quello che volevano.
Non avrebbe detto tutto questo alla sua carissima amata, l'avrebbe presa male e il bambino doveva essere sano.

Avrebbe sempre sorriso come sempre a Min-Young.
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Min-Young insistette un'altra volta che poteva benissimo lavorare all'ospedale per altri mesetti, e alla fine riuscì spudoratamente a convincere in qualche modo Jimin.

Così entrò nell'edificio e tutte le infermiere che andavano contro ella la salutavano. 

«Yha! Min-Young! Perché sei ancora venuta qui? Lo sai che sta aumentando le tue nausee e dolori. Dovresti restare a casa.» arrivò Hannalee guardando un po' la sua pancia che stava crescendo abbastanza di fretta per essere solo a 4 mesi.
«Non preoccuparti anche te. Posso farcela benissimo.» replicó Min-Young sorridendo per poi entrare nel suo ufficio seguita da Jimin, che si stava seriamente preoccupando per il bimbo.

Min-Young si sedette sulla sedia girevole della scrivania e controllò nel computer i pazienti che dovevano visitare quel giorno.
Mentre Jimin restò nella poltroncina solita a guardare una rivista.

Bissarono e Min-Young diede il permesso dicendo un "avanti".
La porta venne spalancata e vide Yugo andare in contro ella con in mano un mazzo di fiori.

«Topolina!!» esclamò Yugo abbracciandola.
«Ma ciao piccolo Topolino, che ci fai qui oggi?» si inchinó alla sua stessa altezza.
«Per darti questi, dirti un grazie e vedere il tuo bimbo.» rispose dandole il mazzo di fiori.
Ella prese il bellissimo mazzo e diede un bacio sulla guancia di Yugo.
«Grazie, piccolo mio.»
«Grazie a te, Topolina. Come sta il bimbo?» si incuriosì, infatti guardò la pancia abbastanza evidente della sua amata dottoressa.
«Molto bene.» sorrise Min-Young.

In quel momento entrarono anche i genitori del bimbo.

«Ho sentito che voi, dottoressa Kim, avete già in grembo un bambino. Vi auguro un bellissimo futuro e ti ringrazio per aver salvato mio figlio.» disse la madre di Yugo inchinandosi.
«Non dovete....Yugo è forte.» rispose ella.
«È sempre stato un bimbo forte anche nella lancia della sua mamma, nonostante i problemi, ma grazie a lei è davvero forte.
L'uomo che ti ha conquistata sarà sicuramente molto fortunato ad averti.» fece questa volta il padre di Yugo.

ʸᵒᵘ'ʳᵉ ⁿᵒᵗ ᵃ ᵐᵒⁿˢᵗᵉʳ ✓Where stories live. Discover now