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C'era una bella giornata quel giorno, così Min-Young, Jimin e Hannalee si misero nel giardino dell'ospedale per pranzare tutti insieme.

Min-Young aveva portato un sacco da pranzo da casa.

Jimin notò che non aveva il suo di pranzo a portata di mano.

«Ehm....e il mio pranzo?» chiese indicando se stesso.
«Ovvio che non me lo sono dimenticata...ho fatto il doppio del cibo nello stesso sacco da pranzo.» rispose la ragazza aprendo il sacco, facendogli mostrare la gran quantità di cibo gustoso.

Gli porse un paio di bacchette per mangiare dallo stesso sacco della sua bellissima ragazza, alla cui aveva anche cucinato tutte quelle prelibatezze.

Hannalee mangiò un sandwich che aveva fatto in casa, mentre li guardava maliziosa nello stesso tavolo proprio davanti a loro.

«Min-Young....» la chiamó Jimin con quella voce così soft come un cantante.
«Sì?» si girò lasciando perdere per un momento il cibo per capire cosa volesse il suo dolce fidanzato.

Subito dopo che si girò, un gamberetto finì nella sua bocca.
Jimin gli aveva imboccato il gamberetto con le bacchette.

Hannalee aprì completamente la bocca dallo stupore e dalla ammirazione.

Min-Young era tutta rossa in viso per quel gesto davanti ad un pubblico.
Invece Jimin non dimostrò per niente un pizzico di imbarazzo e vergogna....era sempre stato così sicuro di sé e sorridente.

«Come lo trovi il gamberetto?» chiese il ragazzo facendogli l'occhiolino.
«B-buono....» sussuró ancor imbarazzata la dolce dottoressa.

«Yha! Mangiate più normalmente sennò mi farete venire il diabete.» ironizzó la dottoressa Hannalee ridendo sotto i baffi con ancora il pranzo in mano metà finito.

Min-Young si sentì completamente disagiata che torturavs le bacchette di legno.

Lui lo notò e prese la sua piccola mano per tranquillizzarla, subito ella si sentì molto meglio e a suo agio quando sentì il contatto della persona che ama sulla sua pelle nuda.

«Certo che vi invidio tanto ragazzi.» commentò l'amica sbuffando.

I due innamorati si guardarono negli occhi un attimo e sorrisero.
Era troppo bello questo sogno per loro, sperando che non fosse un sogno...e se lo era avrebbero voluto che durasse per sempre.
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Min-Young compì bene il suo lavoro come dottore ed era fiera di esserlo.

Il turno finì più veloce del solito, ma putroppo appena uscirono cominciò a deluviare.

«Questo non ci voleva proprio. Non ho portato l'ombrello.» sbuffò Min-Young guardando le grandi gocce d'acqua cadere dal cielo e sbattere contro il terreno.
Faceva anche un po' freddino.
«Vieni piccola...» con un gesto veloce, Jimin fece appoggiare la sua ragazza sul suo petto per dargli protezione e calore, così non avrebbe più patito per il freddo.

Min-Young si sentì davvero la più fortunata di tutte le donne dell'universo.

«Piove eh? Serve un passaggio?» si intromise Jung-Su con le chiavi della sua vettura in mano e invece l'altra mano su una tasca dei pantaloni.

Subito Jimin strinse di più Min-Young a sé e lo fulminò con lo sguardo.

La ragazza notò la grande tensione tra i due ragazzi. Era davvero spaventoso e metteva tanta ansia.

«Ehm....se non ti scomodi troppo Jung-Su mi faresti un grande favore.» rispose Min-Young sorridendo il più normale possibile per non badare troppo alla tensione che si erano creati i due.

A Jimin non piaceva per niente quella idea, ma ormai la sua ragazza aveva accettato e lui la avrebbe seguita sempre pur di farla felice.

«No no, per me é un piacere portarti a casa Min-Young. Siamo più che intimi.» sorrise il dottore vittorioso facendolo notare apposta a Jimin, che si era innervosito sentendo la sua frase.
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Jimin aveva insistito tanto che Min-Young stesse seduta nei posti posteriori insieme a lui, così Jung-Su non ne avrebbe approfittato.
Lo teneva sempre sott'occhio.

Finalmente arrivarono davanti alla casa della ragazza che ringraziò infinitivamente Jung-Su.

«Non c'è ne bisogno Min-Young. Sono contento di esserti d'aiuto mia cara principessa. Buona notte.» gli fece un occhiolino e con la macchina se ne andò via.
Ovviamente al ragazzo corvino non gli era sfuggito nulla, quindi si infuriò tanto.

«Mi da fastidio quel ragazzo! Aish! Non lo sopporto. Tu sai che é innamorato di te e nonostante sappia che sei la mia ragazza ci prova lo stesso.» si infurió il ragazzo sedendosi affianco alla ragazza che rise sotto i baffi.
«Certo che la gelosia ha un potere forte....non credi Jimin?» commentò ella avvicinandosi pericolosamente sul viso del ragazzo per poi allontanarsi di nuovo per accendere la TV.
«Ok! Sono geloso! Molto! Non mi piace che quel tuo sottospecie di amico d'infanzia metta le sue sporche mani sulla nostra relazione....Io ti amo Min-Young e non voglio che nessuno ti tocchi o che ti guardi, solo io posso farlo.» si avvicinó sempre di più a Min-Young.
Le alzó il volto prendendo il suo mento con le dita e subito lei non poté più guardare la TV.

«Jimin....non fare così....tu sarai sempre il mio ragazzo, mai e nessuno potrà sostituirti.» gli sorrise per assicurarlo.
«Allora....» gli diede un bacio che si scambiano tra innamorati.

Fece stendere Min-Young sul divano continuando a baciarla appassionatamente.

Ella cominciò a toccare la sua schiena facendogli venire dei piccoli brividi.

Si staccarono e si guardarono un momento negli occhi.

«Grazie di questo bacio piccola.» fece lui per sedersi composto, ma Min-Young non era affatto soddisfatta, cosi per una volta lo fece sdraiare sul divano prendendo il suo posto, così lei potè stare sopra di lui.
Quest'ultimo rimase molto stupito dalla ragazza.

«Faccio io.» disse Min-Young cominciando a baciarlo con foga e amore.

A Jimin piaceva quella situazione.

Non avrebbe mai pensato che anche lei aveva quel lato così possessivo, sexy e da seduttrice.

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Jung-Su parcheggiò la macchina nel suo garage ed entrò alla sua dimora buttando le chiavi sul tavolo del salotto.
Si buttò sul divano sospirando.

«Vedo che sei tornato dal lavoro.» parlò una voce femminile in quella casa.
Non avrebbe dovuto avere delle visite a quell'ora.

«Chi é!?!?» rispose il giovane dottore girandosi con lo sguardo per tutto il salotto e vide finalmente una donna vestita di nero attillato, un capello con un velo nero che copriva tutto il viso per non farsi riconoscere. 

«Mio marito mi ha detto di dirti il piano che dovrai attuare personalmente. Se non sbaglio, sei già stato avvertito del mio arrivo.» disse la donna misteriosa sedendosi senza scrupoli sul divano davanti a Jung-Su.

«Ah sei tu quindi....piacere. Mi sembrate familiare.» disse il ragazzo guardandola fino dalla testa ai piedi.
La sua voce gli risuonava familiare. 

La donna sorrise come avrebbe fatto una strega.
«Molto astuto dottore. Si, non siamo proprio nuovi sconoscenti tutto sommato.» si tolse il velo e mostrò il suo viso.

«Tu!?!? Sei veramente tu!? Quindi sei la moglie di Jon?! Perché faresti una cosa del genere?» chiese stupito Jung-Su guardandola per bene, prima che si rimise apposto il velo nero.

«Perchè anch'io voglio Park Jimin....ho lo stesso obiettivo di mio marito.» spiegò lei facendo un sorrisino.
«Spero anch'io che lo portiate di nuovo via con voi.» ci sperò Jung-Su.
«Lo faremo tranquillo....sarà molto lontano dalla sua cara fidanzatina.» lo assicurò facendo un pugno con la mano.

ʸᵒᵘ'ʳᵉ ⁿᵒᵗ ᵃ ᵐᵒⁿˢᵗᵉʳ ✓Where stories live. Discover now