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4 marzo 1994

Era passato poco più di un mese da quella sera e tutto andava per il meglio, più o meno. Cameron e Ariana erano sempre più innamorati l'uno dell'altra, tra Harry e Selena c'era del tenero ma nessuno dei due aveva ancora deciso di farsi avanti e Zayn e Victoria erano ancora in alto mare. Liam e Louis? Loro due continuavano la loro relazione in segreto. Era difficile per entrambi ma dovevano resistere. Da un paio di giorni tutta la scuola era in febrilio per un validissimo motivo: mancavano due mesi all'attesissimo PROM. Il corpo studentesco stava giá lavorando sul tema di quell'anno ed erano tutti curiosi di saperlo ma era ancora presto. Comunque torniamo a Liam e Louis. Quest'ultimo quel giorno si era recato a casa del suo ragazzo per fare le repitizioni come si erano detti tempo prima. Erano in camera di Liam e la porta era chiusa ma non a chiave. Stavano ripassando trigonometria poiché Louis il giorno dopo avrebbe avuto un test abbastanza importante per il secondo semestre.
<<Quindi, hai capito?>>
<<Più o meno. Mi confondo sempre su questa parte, non mi entra in testa.>>
Sbuffò il ragazzo passandosi una mano sul viso.
<<Tranquillo, piano piano lo imparerai. Adesso svolgi questo esercizio e quando avrai terminato lo controllerò.>>
Disse Liam porgendogli la penna e Louis annuì iniziando a scrivere varie cose sul foglio bianco. Dopo una decina di minuti circa sospirò.
<<Fatto.>>
Passò il foglio a Liam che cominciò a far scorrere gl'occhi lungo il foglio. Si poggiò una mano davanti alla bocca ed alzò leggermente le sopracciglia. Intanto Louis lo guardava totalmente perso e lo osservò da capo a piedi con quel suo sguardo penetrante.
<<Non offenderti ma...hai combinato un disastro.>>
Ridacchiò scuotendo la testa e poggiò il foglio sulla scrivania girandosi poi a guardarlo.
<<Perché mi guardi così?>>
Chiese poi arrossendo leggermente sulle gote. Louis scollò appena le spalle e si leccò le labbra.
<<Sei bello quando ti concentri.>>
Liam sospirò serrando le labbra.
<<Quello che dovrebbe concentrarsi sei tu.>>
Disse ma Louis rise appena.
<<Mi distrai parecchio, Payne.>>
Mormorò avvicinadosi di più a lui.
<<Louis, c'è mia madre di sotto. Non vorrei rischiare...>>
<<Sh, sh. Tranquillo, non dobbiamo fare niente di che. Solo un bacio.>>
Sussurrò sorridendo e lo baciò. Liam inizialmente rimase un po' rigido ma poi si lasciò andare e poggiò una mano sulla guancia del ragazzo, accarezzandola lentamente. La porta si aprì improvvisamente e i due si staccarono più veloci della luce.
<<Ragazzi...>>
Karen fece capolino dalla porta e li guardò. Liam era rossissimo e stava tremando leggermente per lo spavento mentre Louis stava giocherellando nervosamente con il bordo della sua felpa.
<<Emh, volevo chiedervi se avevate fame. È successo qualcosa?>>
Chiese poi, notando il nervosismo dei ragazzi.
<<Va tutto bene signora, grazie per il pensiero. Mangierei volentieri qualcosa.>>
Disse Louis sorridendole.
<<Perfetto, vado a prendervi i muffin che ho appena sfornato, sono freschi freschi!>>
Esclamò uscendo dalla camera.
<<Tua madre è molto gentile.>>
<<Sì, lo so.>>
Mormorò Liam.
<<Che dici? Continuiamo con trigonometria?>>
Chiese poi sospirando.
<<Forse è meglio.>>
Rispose Louis.
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<<Non sei stanco di camminare?>>
Chiese Ariana sentendo le gambe andarle a fuoco.
<<Sei una ragazza proprio pigra, lo sai?>>
La prese in giro Cameron ridendo.
<<Non sono pigra! Mi sembra più che normale che tu non sia stanco. Giochi a basket e sei abituato mentre invece io no.>>
Spiegò lei sospirando.
<<Fermiamoci un momento, ti supplico.>>
Sbuffò fermandosi.
<<Dobbiamo sbrigarci, sta facendo buio.>>
Disse Cameron guardandola per poi avvicinarsi e prenderla in braccio a mò di sposa facendola ridacchiare.
<<Ma che fai?>>
<<Ti prendo in braccio. Così non ti stanchi.>>
Arrivarono dopo vari minuti a casa di Ariana. Cameron la poggiò a terra e lei si sistemò la giacca guardandolo.
<<Grazie per avermi portata in braccio.>>
Sorrise lei e lui scrollò le spalle.
<<Non c'è nessuno a casa?>>
<<No, i miei stasera dovevano andare ad una cena di lavoro e mio fratello è uscito con gli amici.>>
Spiegò aprendo la porta per poi tornare a guardarlo.
<<Non ti annoi a stare da sola tutta la sera?>>
Chiese Cameron ed Ariana sorrise leggermente mordendosi il labbro inferiore.
<<Potresti farmi compagnia tu, che ne pensi?>>
Mormorò aspettando una risposta. Lui la guardò e sorrise a trentadue denti.
<<Lo sai che non mi piace rifiutare.>>
Disse fiondandosi poi sulle labbra della ragazza, che ricambiò subito il bacio. Entrarono in casa senza staccarsi e Cameron chiuse la porta con un calcio facendo ridacchiare Ariana.
<<Ehi, così me la sfondi.>>
Sussurró e il ragazzo sorrise.
<<In questo momento non mi interessa più di tanto.>>
Sussurrò per poi riprendere a baciarla. Salirono le scale lentamente andando in camera di Ariana. In poco tempo i loro vestiti finirono sul pavimento e il resto lo lascio alla vostra immaginazione...
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Mentre Cameron ed Ariana si davano da fare, Harry aveva deciso di fare un giro per le strade di Nevada City. Lo faceva spesso. Passeggiare la sera lo rilassava parecchio. Si trovava in una zona con pochi negozi ed un paio di cafè. Doveva riflettere. Selena, Selena, Selena...c'era solo lei nella sua testa. Ormai era diventata una specie di ossessione, doveva essere sua. Non poteva sopportare l'idea di vederla con un altro ragazzo. Mentre camminava sul marciapiede guardava le vetrine dei negozi non facendo caso a quello che c'era dentro tranne quando passò davanti ad un piccolo bar. Lì si fermò e rimase imbambolato. Selena era lì dentro, seduta al tavolo con un ragazzo e sembravano piuttosto in sintonia.
<<Non è possibile...>>
Sussurrò a se stesso scuotendo la testa. Non riusciva a staccarle gl'occhi di dosso. Lei si stava frequentando con quel ragazzo? Da quanto tempo andava avanti? Perché non glielo aveva detto?
Erano queste le domande che in quel momento girovagavano per le sua testa. Serrò i pugni e scosse la testa andandosene. Nessuno l'avrebbe avuta, almeno non prima di lui.
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<<Mi spieghi come intendi fare? Io non ci finisco in galera per le tue cazzo di pazzie.>>
La sua camera bianca e vuota piano piano si stava riempendo di schemi, percorsi, foto...tutto doveva essere perfetto. Non erano ammessi errori.
<<Devi stare calmo okay? Devi fare quello che ti dico io e andrá tutto bene.>>
Mormorò guardando nel vuoto.
<<Devi aiutarmi, devi farlo. Io ho bisogno di vendicarmi, sento il bisogno capisci?>>
Quello era il suo unico pensiero e non vedeva l'ora di mettere in atto il suo piano.

This Our Little Secret ||Lilo Paynlinson||Where stories live. Discover now