37 - SECONDA PARTE

100 4 0
                                    

21 maggio 1994 - the day of the massacre

Il corpo del bidello Jeff era riverso a terra in una pozza di sangue. Aveva solamente provato a fermarli e quella era stata la risposta.
Ariana era ancora ferma sull'uscio della porta e si girò verso la gente che era confusa dallo sparo appena sentito.
<<Che sta succedendo?>>
Chiese ma non ebbe risposta. Uno dei professori che si trovavano lì si avvicinò a lei.
<<Signorina, vada a sedersi.>>
Disse prima di uscire dalla biblioteca. Ariana camminò lentamente verso Harry e Selena che erano a loro volta confusi dalla situazione. Pochi secondi dopo un altro sparo. Sobbalzarono tutti. C'era chiaramente qualcosa che non andava.
<<Cosa è stato?>>
Chiese Victoria guardando Zayn che scosse la testa non sapendo cosa dire.
<<Saranno sicuramente i soliti teppisti che si mettono a giocare con quelle maledette pistole a salve. Il mese scorso si sono giocati lo specchietto della mia macchina.>>
Intervenne il signore dietro al bancone scuotendo la testa. Victoria e Zayn annuirono poco convinti e quest'ultimo pagò i due caffè. Uscirono dalla caffetteria.
<<Ti accompagno fino in classe.>>
Disse lui poggiandole una mano dietro la schiena. Percorsero pochi metri e non appena girarono l'angolo Victoria cacciò un urlo poggiandosi con la schiena contro il muro. Il professore che era uscito poco prima dalla biblioteca adesso era steso a terra senza vita.
<<Merda.>>
Proferì Zayn per poi continuare.
<<Non credo siano delle semplici pistole a salve.>>
Si avvicinò a Victoria che sconvolta, non riusciva a staccare gl'occhi dal corpo senza vita che giaceva lì.
<<Dobbiamo andarcene subito da qui.>>
Disse lui prendendola per i polsi. Altri due spari.
<<Cazzo, andiamo.>>
La trascinò via, cercando un posto dove rifugiarsi.
Liam si trovava in bagno e si stava lavando le mani. Da una delle tante porte uscì James, colui che lo aveva picchiato.
<<Uhh Payne, ci rivediamo.>>
Mormorò con aria divertita mentre si avvicinò a lui. Liam lo guardò attraverso lo specchio sperando non volesse picchiarlo nuovamente e il ragazzo sembrò cogliere quel leggero timore.
<<Tranquillo Payne, non ti faccio niente.>>
Ridacchiò e gli diede una pacca talmente forte dietro la nuca da fargli cadere gli occhiali nel lavandino. Rise ed uscì dal bagno.
<<Fottiti.>>
Sussurrò Liam e riprese gli occhiali asciugandoli con la sua maglietta. Uno sparo. Liam corrugò la fronte e rimase fermo. Dopo poco decise di affacciarsi per vedere cosa fosse successo. Vedendo che non c'era nessuno, uscì definitivamente dal bagno e camminò lentamente per i corridoi guardandosi intorno.
<<Dallas! Quel passaggio faceva schifo, un po' di impegno ti prego!>>
urlò il coach portandosi una mano sulla fronte. Cameron alzò gl'occhi al cielo ed annuì infastidito. La porta della palestra si aprì.
<<Ragazzi scappate.>>
James aveva la gamba sanguinante e per riuscire a camminare doveva trascinarla. Il coach si avvicinò velocemente come il resto della squadra.
<<James che succede? Cosa hai fatto alla gamba?>>
Chiese preoccupato.
<<Ci sono due tizi che stanno sparando a chiunque gli capiti davanti.>>
Spiegò velocemente strizzando gl'occhi per il dolore.
<<Ragazzi, veloci! Uscite tutti dall'uscita d'emergenza ed andate fuori, veloci!>>
Disse il coach aiutando James a camminare il più velocemente possibile. Louis non ci pensò due volte e guardò Cameron.
<<Devo trovare Liam.>>
Disse velocemente e Cameron annuì seguendolo.
<<Vengo anche io.>>
Era preoccupato per Ariana. Salirono velocemente le scale e si ritrovarono al piano terra cominciando a camminare per i corridoi. Quello che si trovarono davanti non fu un bello spettacolo: vari corpi morti a terra, pieni di sangue. Louis e Cameron si guardarono intorno sentendo la paura crescere dentro di loro. Cameron si fermò nel bel mezzo del corridoio non riuscendo a dire niente. Louis lo guardò e si avvicinò velocemente.
<<Cam non rimanere lì impalato, dobbiamo andare via da qui.>>
Disse velocemente. Cominciarono a correre cercando di stare attenti. Non c'era più nessuno in giro per i corridoi poichè si erano tutti rifugiati nelle aule.
<<Louis!>>
Lo chiamò Liam appena lo vide. Louis si avvicinò velocemente e lo abbracciò sospirando.
<<Dio, per fortuna stai bene.>>
Disse.
<<È un disastro Louis, ci sono una ventina di persone morte in giro per la scuola. È un massacro.>>
Disse respirando affannosamente.
<<Liam dov'è Ariana?>>
Chiese Cameron preoccupato.
<<Io non lo so, non-...>>
Altri tre spari.
<<Cazzo dobbiamo andarcene.>>
Disse Louis.
<<Louis io devo trovare Ariana, non posso lasciarla da sola, capisci? Non posso.>>
Disse andando totalmente nel panico.
<<Cameron se rimaniamo qui ci ammazzano.>>
<<Perché il professore non torna?>>
chiese Selena preoccupata. Harry serrò leggermente la mascella.
<<Io vado a vedere cosa succede.>>
Disse camminando verso l'uscita. Selena si alzò velocemente dalla sedia seguendolo e lo stesso fece Ariana.
<<Harry no ti prego, non uscire.>>
Lo supplicò Selena cercando di fermarlo.
<<È pericoloso.>>
Intervenne Ariana.
<<State tranquille, non mi succede niente.>>
Mormorò aprendo la porta ed uscendo rimanendo in mezzo al corridoio. Selena uscì subito dopo mettendosi davanti a lui.
<<Harry ti prego, non è sicuro stare qui fuori.>>
<<Selena ti prego torna dentro.>>
Disse guardandola negl'occhi. Uno sparo. Ariana si portò le mani davanti alla bocca per poi urlare. La gente che si trovava dentro la biblioteca, presa dal panico iniziò a rifugiarsi sotto i tavoli e dietro agli scaffali, sperando di salvarsi.
Selena continuava a guardare Harry negl'occhi mentre lui le stringeva le braccia.
<<No...>>
Sussurrò lui. Lei cadde a terra tenendo gl'occhi aperti.
<<No!>>
Stavolta urlò. Il suo urlo era pieno di dolore e rabbia.
<<Selena ti prego rispondi! Rispondi cazzo!>>
Urlava mentre la scuoteva invano.
<<Harry ti prego entra dentro, ti prego.>>
Lo supplicò Ariana in lacrime. Non voleva che anche lui facesse la stessa fine.
<<Harry ti prego...>>
Ripetè singhiozzando, uscendo velocemente e trascinandolo dentro e lanciando uno sguardo a Selena prima che i due potessero sparare di nuovo.
<<No! No! Selena!>>
Urlò in preda alle lacrime mentre l'amica chiudeva la porta in preda alla paura. Si nascosero in tempo perché i due entrarono nella biblioteca pochi secondi dopo.
<<Bene bene...>>
Proferì uno di loro.
<<Abbiamo tanta gente qui.>>
Disse.
<<Io direi che può bastare così, non credi?>>
<<Stai zitto. Io non mi fermerò finché non troverò quel fottuto bastardo, capito?>>
Disse alzando la voce. Il suo amico sospirò scuotendo la testa e deglutì guardandosi intorno.
<<Adesso facciamo un bel giochino...>>
Mormorò l'altro ridendo.
<<Facciamo che, quelli che mi stanno più sul cazzo si beccano un bel proiettile in fronte, mh?>>
Le persone erano completamente impaurite, non potevano fare altro che sperare e pregare per la loro vita. Harry era seduto per terra, con gl'occhi pieni di lacrime e il cuore frantumato in mille pezzi. Quei due avevano portato via la ragazza di cui era innamorato senza nessuna motivazione logica. Si alzò in piedi.
<<Harry no...>>
mormorò Ariana tremando.
<<Uh, abbiamo un temerario qui con noi.>>
Rise divertito il ragazzo con la pistola.
<<Hai appena ucciso la mia ragazza, sei solo un lurido bastardo.>>
Disse con voce tremante mentre serrava i pugni.
Il ragazzo lo guardò divertito.
<<Puoi ripetere l'ultima frase? Non ho sentito bene.>>
Ridacchiò ma Harry non rispose.
<<Senti, mi dispiace per la tua ragazza, sai? Ma mi è capitata davanti e quindi...niente. Però se ti manca così tanto, una soluzione c'è.>>
Disse e puntò la pistola contro Harry, sparando un colpo. Le persone urlarono allo sparo, compresa Ariana che vide Harry a terra.
<<Dio no, no!>>
Sussurrò avvicinandosi a lui ma si accorse subito che non era morto, ma solo svenuto. Il proiettile gli aveva perforato una spalla. Lo trascinò subito sotto al tavolo e cercò di fermargli il sangue legandogli intorno al braccio la bandana rossa che portava intorno al collo quella mattina.
<<Uno è fuori. Vediamo chi è il prossimo fortunato...>>
Dopo che il ragazzò proferì questa frase ci fu un susseguirsi di spari, altri sei morti innocenti tra cui i due professori che si trovavano lì e quattro feriti gravi.

This Our Little Secret ||Lilo Paynlinson||Where stories live. Discover now