Capitolo 4

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"Le cose che si amano non si posseggono mai completamente. Semplicemente si custodiscono".

Gaio Valerio Catullo

Hayden, Idaho, 1994

«Prendo le pop-corn o vuoi un hot dog?»

In fila al bancone, ad attendere il proprio turno, Bridget ancora fissava le locandine dei film, affisse alla parete del cinema.

«Facciamo che le prendo tutte e due, che dici?».

Solo in quel momento Nick si accorse che Bridget non lo stava ascoltando.

Si voltò a guardarla e seguì il suo sguardo fino alle pubblicità.

L'espressione di Bridget era indecisa e anche un po' dispiaciuta. Accentuata dalle sue parole.

«Dobbiamo per forza vedere "The Mask"?».

Lei non comprendeva l'amore di Nick per determinati film. O comici o horror.

Come lui, d'altronde, mal sopportava i film d'amore che lei adorava tanto.

«Tocca a me scegliere il film, questa volta. Alla prossima sceglierai tu».

Erano giunti a quell'accordo dopo svariate litigate, e avevano constatato che il metodo funzionava.

Bridget però mise il broncio e tentò di convincerlo: «E se poi tolgono "Forrest Gump"?».

Erano settimane che lo aveva visto esposto e la paura di non trovarlo più disponibile era sincera.

Nick le sorrise comprensivo, allungò un braccio a circondarle la vita per abbracciarla e la baciò sul collo.

«Possiamo tornare domani», le promise, nonostante non morisse dalla voglia di passare quasi due ore a vedere quel film.

Ne valeva la pena solo per vederla sorridere contenta e rassicurata.

La strinse ancora di più tra le sue braccia prima di sentirla dire: «Va bene, io farò il sacrificio di vedere "The Mask" oggi se tu farai altrettanto con "Forrest Gump" domani?».

«Mi sembra un giusto compromesso».

Venirsi in contro era la cosa che gli più gli veniva bene, quasi fossero programmati per questo.

Ad occhi estranei, infatti, sembravano sempre come un fronte unito, compatti e sempre dalla stessa parte.

Entrarono nella sala cinematografica con le braccia e le mani piene di leccornie.

Alla fine Nick si era lasciato prendere la mano e comprato un po' di tutto, tra cibo e bevande.

«Forse abbiamo esagerato! Chi le mangerà tutte queste cose?» chiese Bridget perplessa.

Nick si faceva spazio tra le poltrone della sala, stando attento a non far cadere nulla.

«Noi, ovviamente».

«Forse tu, io non me lo posso permettere», Bridget storse il naso all'idea di lei di fronte alla bilancia.

«Ma se hai un fisico perfetto», Nick non mancava mai di farle dei complimenti, facendola sentire sempre più apprezzata e desiderata.

«Questo perché sto attenta. Se mangiassi come te, a quest'ora sarei più simile ad una balena» gli fece notare lei mentre prendevano posto nelle poltrone scelte da lui.

Ultima fila, in disparte, nascosti da una colonna e completamente invisibili al resto della sala. Questo la diceva lunga sulle effettive intenzioni di Nick.

Let her goWhere stories live. Discover now