Capitolo 54

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"Come se si potesse scegliere in amore,
come se non fosse un fulmine
che ti spezza le ossa
e ti lascia lungo disteso
in mezzo al cortile."
Julio Cortázar

Spokane, Washington, 2014, 11 anni dalla scomparsa di Lily.

Bridgte bussò alla porta della sua nuova casa con una certa foga.

Anzi, sarebbe stato più giusto affermare che, se ne avesse avuto l'opportunità, avrebbe abbattuto quella porta.

E quando Nick andò ad aprire, non riuscì neanche a palesare la sua sorpresa che lei gli fu subito addosso.

«E così esci con una psicologa?!».

Le braccia conserte, lo sguardo di chi era in procinto di fargli una romanzina e un sentore di rabbia nell'aria.

Già lui avrebbe voluto chiederle come facesse a sapere il suo indirizzo, ma dovette accontentarsi di porle una domanda ben più importante.

«E tu come fai a saperlo?».

«Me lo ha detto mia madre», fece lei mentre entrava senza permesso nella sua piccola ma accogliente casa.

Nick alzò gli occhi al cielo mentre aggiungeva: «E lei come fa a saperlo?».

Bridget si guardò attorno, curiosa, e poco interessata alla conversazione che stava iniziando con Nick.

«La sua vicina lo ha saputo dalla sua cognata che sua volta conosce tua zia... Ma il punto è che io lo sono venuta a sapere da mia madre».

Si voltò per guardarlo in faccia ed evidenziare ancora di più, tramite la sua espressione, le sue ultime parole: «Hai idea ti cosa significa farsi dire da propria madre una notizia del genere?».

Nick conosceva molto bene Tamara da sapere come si sentisse Bridget in quel momento.

Perciò si sentì subito in colpa: «Non volevo tenerlo segreto... Stavo solo cercando il momento giusto per dirtelo».

E non c'era un velo di menzogna nelle sue parole.

Negli ultimi tempi i rapporti con. Bridget si era quasi stabilizzati. Certo, fra di loro era rimasto un certo imbarazzo dovuto alla loro storia passata, ma almeno parlavano e si vedevano senza recriminarsi nulla l'un l'altro.

E lui aveva pensato più volte di raccontarle le novità, ma ogni volta la paura di rovinare quel bel rapporto lo aveva frenato.

Se ne pentiva, soprattutto perché la sua reticenza aveva portato a quel momento.

E perché la sua, se pur vera, era una delle scuse più banali che conosceva.

Tanto che Bridget incrociò le braccia al petto e gli riservò un'occhiataccia.

«È la verità, non volevo rovinare le cose tra di noi, ora che va tutto bene».

Le sue parole la fecero sussultare, come ferita da ciò che aveva detto, anche se Nick non ne comprese subito il motivo.

Ma Bridget evitò di fargli notare quanto la sua scelta di parole le sembrava inopportuna, perché il suo unico desiderio era quello di farlo sentire in colpa riguardo alla sua nuova ragazza.

«E così stai con la tua analista? Non è una cosa eticamente scorretta?».

Le uscì fuori un tono piuttosto paternalistico, forse anche troppo, ma non se ne pentì.

Nick alzò di nuovo gli occhi al cielo, prima di aggiungere: «Non è più la mia analista...».

Ma a Bridget non le importavano i dettagli. Lei non voleva che Nick andasse avanti.

Let her goWhere stories live. Discover now