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<<Non chiedermi una cosa simile, lo sai che non riuscirei a fermarmi una volta iniziato.>> mi risponde con voce seria, quasi arrabbiata.

<<Non ti ho chiesto di farlo.>> gli rispondo.

In un attimo Jongin mi è addosso, mi ha intrappolato. Sento il suo respiro sul mio collo, caldo e veloce. Si avventa subito su di esso provocando numerosi marchi violacei mentre la mia parte sinistra si paralizza completamente sotto di lui. Nel mio cuore ho sempre saputo che Jongin provava qualcosa per me, me ne sono reso conto da come mi guardava. E ora quello che gli stavo facendo fare l'avrebbe probabilmente ferito.
Risvegliatomi dai miei pensieri mi accorgo di essere rimasto solo in intimo, così come il mio migliore amico.

<<Jun, come sta andando?>> sussurra appena al mio orecchio.

Io non gli rispondo e capovolgo le nostre posizioni. Ora sono seduto sul suo bacino, le nostre intimità si scontrano. Jongin allunga una mano verso di me, strofinandola sopra il tessuto dei boxer. Il mio corpo reagisce subito e lui non aspetta oltre, si alza e mi mette seduto sul divano per poi posizionarsi in mezzo alle mie gambe.

<<Junmyeon, ho paura che tu sia gay>> dice con un sorrisetto per poi strapparmi i boxer e infilare in bocca tutta la mia lunghezza.

<<Jong...in...>> ansimo tremando, nonostante abbia ormai 18 anni non ho mai avuto nessun tipo di rapporto e non mi aspettavo certo che il primo fosse con un ragazzo.

Dopo qualche minuto mi libero dentro la sua gola. Lui si alza e si siede sulle mie gambe per poi baciarmi. Non come Yixing, il bacio di Jongin era puro.
Decido che è arrivato il mio turno e infilo una mano dentro i boxer del mio amico. Inizialmente rimane fermo, poi quando si è eccitato a sufficienza asseconda i miei movimenti col bacino.

Ci mette almeno il doppio del tempo che ci ho messo io a venire ma quando finalmente succede mi sento soddisfatto di me stesso.

<<Fermiamoci qui, non voglio toglierti una cosa così importante ora.>> sussurra <<Tanto che ti è piaciuto si è visto>> ridacchia maliziosamente e mi abbraccia.

I miei sentimenti per lui erano senz'altro fortissimi ma anche confusi.

<<Jongin io...>>

<<Lo so.. lo so. Va bene così, non voglio forzarti ad amarmi.>>

<<Io..>>

<<Basta. Ho detto che va bene così. Non importa come mi vedrai in futuro, rimarrai sempre il mio bambino preferito>> dice sorridendo.

Sapevo che lo avevo ferito, sentivo che mentiva. Come al solito mi ero messo al primo posto, scatenando l'ipocrita che sapevo di essere.
Mentre riflettevo continuavo ad accarezzargli i capelli. La nostra relazione era così, io lo ferivo e non me ne accorgevo nemmeno.
Poco dopo sentì il suo respiro calmarsi, segno che si era addormentato. Lo alzai di peso e lo portai in camera mia per poi lasciarlo dormire in pace. Andai a farmi una doccia veloce e poi mi sedetti su una poltrona accanto al letto. Per qualche ragione non riuscivo davvero a distogliere il mio sguardo dal viso dormiente di Jongin. Era davvero bello, forse per questo.
Non era la prima volta che lui dormiva a casa mia ma non sembrava più la stessa cosa. Forse avevo mentito a me stesso e davvero lui mi piaceva. Forse invece il nostro rapporto si era infranto per sempre.

Venni risvegliato dal suono del campanello e andai ad aprire veloce.

<<Ciao Junmyeon.>>

Richiusi la porta di scatto.

Che cazzo ci faceva lui qui.

•|Call me Daddy|•  Zyx - KjmWhere stories live. Discover now