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Rimanemmo fuori fino a tardi con Jongin e Sehun, e verso mezzanotte tornammo in albergo.

<<Ma quando la smetterai di lasciare i tuoi pantaloni ovunque!>> sbuffai infastidito mentre raccoglievo gli indumenti di Yixing.

<<Faccio da solo mettili giù.>>

<<Ormai ci sono abituato>>

<<Ho detto mettili giù!>> il suo tono si alzò di qualche ottava.

Io piegai i pantaloni, notando che vi era qualcosa in una delle tasche posteriori. Ci infilai la mano e trovai un foglio di carta stropicciata.

<<Junmyeon...>>

Io non lo ascoltai e stirai il foglio con il palmo della mano, per poi leggerne il contenuto.
Ad ogni riga che finivo il mio cuore batteva sempre più forte, senza rendermene conto mi ritrovai seduto a terra. La lettera era ancora lunga, non volevo leggerla ma non potevo fare a meno di continuarla.

<<Che cosa significa questo?! CHE CAZZO VUOL DIRE TUTTO QUESTO!?>> urlai ormai esasperato mentre tentavo di trattenere le lacrime.

<<Non ho altra scelta o mi porterà via Taeoh. Tu non sai di cosa è capace.>>

<<QUESTA NON È UNA BUONA SCUSA PER FARLA VIVERE A CASA TUA!>> ribattei mentre mi avvicinavo a lui <<IO NON LA VOGLIO! E SE DEVE RESTARE ME NE ANDRÒ IO!>> conclusi mentre sbattevo la porta dietro di me.

Percorsi velocemente le scale e caddi, fino ad arrivare al piano terra. Mi alzai subito, non avevo tempo di fermarmi.
Corsi a perdifiato non so verso dove, l'importante era che non rallentassi o sarei crollato.
Alla fine arrivai fino alla battigia della spiaggia e mi ci accasciai sfinito.

<<PERCHÉ! PERCHÉ SEMPRE A ME!>> sbraitai disperato mentre prendevo a pugni la sabbia bagnata facendola schizzare ovunque.

<<Junmyeon...?>>

Alzai lo sguardo velocemente, voltandomi verso la voce.

<<Hyorin...>>

<<Che ti è successo?>> mi domandò chinandosi su di me appoggiandomi una mano sulla schiena.

Io di istinto la abbracciai. Non mi importava che fosse una delle persone con cui non volevo più avere a che fare, avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse e consolasse. Lei ricambio il mio abbraccio accarezzandomi i capelli.

<<Stai tranquillo non piangere..>> mi sussurrò all'orecchio con tono calmo e questo in parte mi tranquillizzò anche se non ci avrei mai scommesso.

<<Vieni, ti porto al mio appartamento così puoi sistemarti un po'..>>

<<No, non voglio.>> dissi alzandomi mentre tentavo di liberarmi dagli infiniti granelli di sabbia che mi ricoprivano le parti nude del corpo.

<<Junmyeon, tu e il prof. Zhang vi siete lasciati?>>

<<Peggio.>>

<<Cosa c'è di peggio?>>

<<La sua ex, la mamma di suo figlio verrà a vivere con noi perché vuole creare dei rapporti con il figlio e risistemare la situazione con Yixing.. in realtà vuole solo portarmeli via, ha detto che chiederà l'affido di Taeoh se Yixing si rifiuta di accettarla.. ma quel che è peggio è che ho saputo tutto ciò da solo, leggendolo da una lettera. Perché non mi ha detto niente?!>>

<<Forse non era mai il momento giusto.. >>

<<Proprio lui che mi diceva di dirgli tutto... brutto.. bastardo...>>

<<Perché non torni a chiarirti con lui? Dopotutto se sei qua devi essere per forza in vacanza.. e non ne vale la pena di rovinarla..>>

<<E tu invece perché sei qui?>>

<<Studio. La mia università è qua vicino. Ma ora non si parla di me. Va da lui..>>

Io annuii e le nostre strade si separarono. Quando fui sicuro che se ne fosse andata mi sedetti su una panchina e rimasi con le mani in mano ad interrogarmi su molte cose.

Yixing perché non me ne hai parlato?
Non ti fidi forse di me?
O hai paura di innamorarti di nuovo di lei?
E se le cose dovessero sistemarsi tra di voi, che cosa farò?
E se tornassi l'adolescente depresso e solo di un tempo?
Con che coraggio spiegherai a Taeoh perché non verrò più a preparargli la colazione alla mattina e non sarò più io ad accompagnarlo all'asilo?

Guardo il telefono: le 3.
Nessuna chiamata persa.
Forse questo era davvero il modo meno doloroso che aveva trovato per scaricarmi. Mi aveva detto che ero cambiato, ma non credevo che arrivasse al punto di abbandonarmi così.

<<KIM JUNMYEON!!! >> sentii urlare due voci contemporaneamente, le conoscevo entrambe, una era di Jongin e l'altra di Sehun.

Mi nascosi velocemente in mezzo a un groviglio di cespugli, non volevo che mi vedessero o sarei scoppiato a piangere ancora una volta.

<<Ma dove cazzo è finito...>> sentì brontolare Sehun.

<<Zitto e corri, il mio migliore amico è scappato in lacrime e anche se è stato quello stronzo a chiedermi di cercarlo lo farò. Sono preoccupato per lui, non voglio che faccia gesti azzardati.>> rispose Jongin.

Muovendomi schiacciai una montagnetta di foglie secche, che scricchiolarono.
Jongin venne verso di me e una volta infilata la mano nel cespuglio mi recuperò.

<<Cazzo Junmyeon ..>> disse abbracciandomi forte mentre mi toglieva le foglie dai vestiti <<Il cinese mi ha detto che sei scappato, sono morto di paura che cazzo sei uscito a fare alle 3 di notte?!>>

<<È facile per te chiederlo se non ti ha detto il motivo per cui sono fuggito..>>

Gli raccontai tutta la storia, e recitai la lettera parola per parola, mi era rimasta così impressa che non ne avevo dimenticato nemmeno una virgola.

<<Io lo prendo a cazzotti sul muso quel cinese bastardo..>> grugnì Jongin a denti stretti trattenendo la rabbia.

<<Io credo che non te l'abbia detto semplicemente perché non sapeva come farlo e come avresti reagito..>> lo giustificò Sehun <<Prova a metterti nei suoi panni, non credo che sia facile nemmeno per lui. Ti consiglio di parlarci al più presto, siete una coppia affiatata e non sarà il ritorno della sua ex a rompere la vostra relazione.>>

<<Ti accompagniamo a casa Jun>> sospirò Jongin affiancandomi e percorrendo la strada con me.

Arrivammo dopo mezz'ora, non mi ero reso conto di quanto avessi corso cercando di scappare dai miei problemi.
Salutai i miei due amici ed entrai in camera.
Mi buttai sul letto di Taeoh coprendomi e girandomi verso il muro.

<<Junmyeon..>>

<<Zitto. Ne parliamo domani.>> risposi secco trattenendo ancora una volta le mie lacrime.

•|Call me Daddy|•  Zyx - KjmWhere stories live. Discover now