Cap.1

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Era pronto a scendere dalla rampa, i piedi sullo skateboard. Guardava in basso il vuoto, avrebbe potuto superare quella paura, quella di buttarsi.
Simone era così da piccolo. Testardo e determinato. Questa cosa non era cambiata nemmeno quando aveva compiuto i diciotto anni.
Ma da piccolo aveva iniziato a farsi valere perché lui, Simone, era un tipo tosto. Perché lui da piccolo ha sempre voluto fare il grande. Persino con sua sorella maggiore era iperprotettivo.
Simone pensò alla sua famiglia.
Se fosse morto cosa sarebbe accaduto? Quella rampa era tanto alta che solo a guardarla ti venivano le vertigini.
L'amico Luigi lo osservava dal basso.

-Buttati! Dai, Biondo- lo spronava con grida e applausi. Simone mise un piede a terra e si diede la giusta spinta. Quella fu la prima volta in cui si buttò nella mischia determinato compiendo un atto di malsana follia.

5 anni dopo.

Biondo si alzò dal letto. Le lenzuola erano cadute a terra e il cuscino chissà dov'era finito. Si vestì in fretta trangugiando un cornetto prima di prendere le chiavi della moto.
I suoi amici, Luigi e Giammarco, lo aspettavano al Bowling Club.
Corse come uno spericolato tra le vie di Roma, superando auto e altre moto.
Era nella sua natura gettarsi nella mischia senza pensarci due volte.
Varcò il cancello d'ingresso. I suoi amici erano fuori con i cellulari in mano.

-Ecco il Biondo!- scherzarono mentre posava il casco.

-Bella fra'- li raggiunse. Ricevette pacche sulle spalle. Batterono il cinque e il pugno, era il modo in cui si salutavano di solito.

-Entriamo dai-.
La musica a tutto volume, alcune ragazze ballavano in pista.
Biondo le squadrò da capo a piedi.
Erano un bel vedere.

-Che morto di figa!- lo derisero i suoi amici. Lui scoppiò a ridere, prese il suo drink dal vassoio che una ragazza aveva portato e se lo portò alle labbra, guardandosi intorno.

-Scrivi ancora quei pezzi strani?- chiese Luigi, buttando l'occhio verso il sedere della ragazza.

-Si, scrivo quando ho voglia e poi i miei pezzi non sono strani- lo fissò torvo ma l'amico non se n'accorse nemmeno tanto era concentrato sul culo della bella donzella.

-Hey principessa- imboccò Luigi.
La ragazza che stava servendo un altro tavolo si voltò subito sorridente.

-Un altro giro per me, grazie- posò il bicchiere vuoto sul tavolo. Biondo fece un mezzo sorriso. Luigi voleva fare lo sbruffone, convinto che fosse il modo giusto per accalappiare le ragazze.

-Che ti ridi?- disse rivolto a Biondo che stavolta non riuscì a trattenersi dalle risate.

-Sei proprio uno stronzo- commentò Giammarco unendosi al teatrino.
La ragazza arrivò presto con il vassoio. Biondo dapprima non fece caso a lei. Mentre l'amico partiva in quarta con le avances, lui armeggiava con il cellulare.

-Porto qualcosa a te?- chiese lei con un accento inglese. Biondo alzò gli occhi. Il vestitino corto le lasciava scoperte due gambe snelle e color bronzo. Il suo viso era angelicato.
Tratti perfetti, capelli color miele e occhi azzurro mare.
Spalancò la bocca e poi la richiuse frettolosamente.

-No ehm... nulla- rispose.
La ragazza annuì e scomparve dietro un corridoio. I clienti sembravano apprezzarla e li biasimava.

-Quella lì mi piace. Me la prendo, quant'è vero che mi chiamo Luigi- annunciò spavaldo l'amico, alzandosi in piedi e sistemandosi il colletto della camicia.

-Buona fortuna allora. Secondo me farai cilecca- ironizzò Biondo.
Luigi aveva perso il primo tentativo di approccio al tavolino, così si era impuntato ad avvicinarsi alla ragazza. Non aveva intenzione di risultare fastidioso, se l'avesse respinto se ne sarebbe andato.

-Poi vedrai, coglione. Se scopro che gli piaccio, te la faccio pagare- Luigi si era incazzato e a Biondo la cosa divertiva.
Li vide parlare per un po' e sembrò proprio che la ragazza non se lo filasse di striscio.

-Com'è andato l'approccio sexy?- Luigi scosse la testa furibondo tornando al tavolino.

-È impegnata ha detto ma tanto non demordo, domani ritorno- Biondo lo vide molto teso. La mascella serrata.

-Soft Gigi, anzi facciamo una scommessa- propose Giammarco -se la ragazza non è interessata tu paghi la prossima volta che veniamo un giro di drink a tutti. Altrimenti lo paga mister Biondo-

-E tu ti butti fuori come al solito. Codardo-

-Non essere pignolo, è una sfida uno contro uno. Non sarebbe giusto se pagassi io visto che tu e Gigi avete messo in mezzo questa questione- si scusò furbamente Giammarco mentre Gigi diventava sempre più rosso dalla rabbia.

-Eccola che passa. Madonna Santa...- commentò Luigi sarcastico sventolando una mano davanti al viso.

-Ma dai, non è poi tutta sta gran roba- mentì Biondo. Mentre la ragazza passava, lui finse impassibilità.

-Solo perché sai che ti direbbe di no-

-Ma vaffanculo, chi se ne frega- rispose suscitando l'ilarità dei due.
Ci fu un'accesa discussione riguardante la scommessa.
Per tutto il tempo, Biondo non staccò gli occhi di dosso da quella ragazza ma i suoi amici, troppo catturati dal discorso, non se ne accorsero nemmeno.

Ciaoooo!
Ho iniziato questa nuova storia su Biondo e Emma. Che ne pensate?
Spero sia di vostro gradimento.
Un bacio.
Mya❤

𝑸𝑼𝑨𝑻𝑻𝑹𝑶 𝑴𝑼𝑹𝑨Where stories live. Discover now