Cap.17

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Biondo pigiò il dito sul citofono. Era giunto a casa di Emma tremante e col cuore in gola. A quanto aveva capito condivideva la casa con una sua collega di lavoro, una certa Felisja.
Gliel'aveva confidato tempo prima.

La ragazza scese le poche scalinate avvolta in un plaid poiché l'aria di sera incominciava ad essere fresca.

-Felisja?- chiese lui, sperando che fosse l'amica di cui aveva sentito parlare. Lei annuì e si spostò la frangetta dagli occhi.

-So perché sei qui, ti consiglio di non intrometterti- la ragazza parve tesa, soprattutto quando girava la testa per assicurarsi che nessuno li stesse spiando.

-No! Non puoi chiedermi questo, Emma è in serio pericolo e tu che fai?- l'accusò. La ragazza gli afferrò improvvisamente il braccio trascinandolo a sé.

-Se vuoi rivederla segui quello che ti ha scritto sul biglietto. Di più non posso dirti- gli suggerì, -sta alla larga da Emma! Lei ha il ragazzo- sviò a voce alta, quasi volesse farsi udire da qualcuno lì, nelle vicinanze.
Biondo indietreghiò scuotendo la testa. Era impazzita? Non avrebbe mai permesso che Luigi torcesse un capello ad Emma. 

                             ******

La ragazza era in quella stanza, al buio. Era trascorsa quasi una giornata e Biondo non l'aveva ancora trovata. C'era un ventilatore acceso ad ogni ora del giorno e della notte, quel venticello che produceva era l'unica sua consolazione. Luigi le faceva visita raramente ma era come incontrarsi faccia a faccia con il male. La spogliava, la baciava, entrava in lei e si prendeva un pezzo che nessuno le avrebbe più potuto restituire.
Fortunatamente lei non era vergine già da prima delle violenze, almeno lui non sarebbe stato la sua prima volta. Emma toccò i polsi legati. Bruciavano da morire. Le corde sfregavano contro la pelle dei polsi mentre si rigirava sul letto per trovare una posizione comoda e dormire. Ma tutte le notti anche i sogni non la tranquillizzavano, erano sempre incubi che finivano con la morte sua o di Biondo.

                              ******

Biondo stava preparando le valigie per partire. Dentro c'era tutto l'occorrente. A Malta non c'era mai stato ma il suo non era un viaggio bensì un salvataggio.
Staccò dal muro il biglietto con la calligrafia di Emma.
Non mi cercare aveva scritto.
Sicuramente Luigi gliel'aveva imposto però perché volerlo rivelare subito piuttosto che tenerlo nascosto per un po'? Tenendolo nascosto avrebbe avuto il tempo di partire indisturbato con lei senza lasciare tracce.
Si grattò il mento pensieroso.
E se l'intenzione di Luigi era quello di seminarlo? Se volesse appunto fargli credere di essere in un posto per raggirarlo?
Felisja gli aveva consigliato di seguire le parole di Emma che dicevano a caratteri cubitali di non cercarla, forse proprio perché a Malta non l'avrebbe trovata.
Ma dove cercare allora se al capannone non c'era?
Biondo ricordò l'anziana signora che abitava al piano sotto da Giammarco.
Lei gli aveva detto del capannone portandolo sulla strada sbagliata. In quel luogo c'era stato qualcuno ma come se fosse stato avvertito prima, era sparito presumendo l'istante precedente al suo arrivo.
Così partì alla cieca verso la casa di Giammarco.

Questa volta trovò le luci accese e le finestre spalancate. Erano convinti che lui fosse già partito per Malta!
Bussò la signora giù che vedendolo stava quasi per avere un infarto.

-Lei ora mi fa salire o sarà una delle prime ad essere arrestata per aver partecipato a questo sequestro!- la minacciò, infatti l'anziana pallida in viso lo condusse silenziosamente dentro, chiudendosi poi nella sua casa.

Biondo fece le scale a due a due e arrivato alla porta la aprì senza il bisogno di forzarla. Regnava un insolito silenzio tra quelle pareti, rotto l'istante successivo da uno sparo e una puzza di polvere di arma da fuoco.

Salve!
Se vi chiedete Emma è lì dentro oppure no, penso si sia capito che la risposta è affermativa! Biondo l'ha trovata, il problema principale ora è affrontare i suoi ex amici e gli scagnozzi di Luigi.
Inoltre chi sarà stato sparato?
Appuntamento alla prossima!
Un saluto.
Mya😏🌹

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