Cap.22

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Dare da mangiare alle galline non era la prima scelta di Biondo e nemmeno la seconda. Prima di andare a vivere da solo aveva promesso a se stesso che avrebbe aiutato economicamente Sara e la madre ma aveva fallito miseramente. Il suo sbaglio era stato di pretendere di diventare subito qualcuno senza fare un po' di gavetta.
E quindi eccolo lì, aveva perso la ragazza, la carriera e la musica, era ritornato alle origini.

-Simone, già sveglio?- chiese la madre aprendo il cancelletto per permettere al piccolo Jeff di uscire. Era un pony grigio, Biondo non l'aveva conosciuto perché era stato comprato appena dopo che lui prendesse casa in centro.

-Carino eh? Devo levarlo, mi dai una mano?- domandò la madre accorgendosi della sua velata tristezza che trapelavano gli occhi. Biondo annuì e riempì un grosso secchio di acqua, prese una spugna e versò lo shampoo nel contenitore trasportandolo sulla spalla.

-Perfetto. Calmo Jeff, è solo un bagnetto- era da tempo che non trascorreva un momento in perfetta simbiosi con sua madre.
Dopo il divorzio con il padre, Biondo aveva percepito una sorta di distacco.
Quindi preferiva starsene per conto proprio piuttosto che darle una mano e vederla rimuginare su un passato che non sarebbe mai tornato indietro.
Da qui partì l'idea di cambiare casa e vita.

-Bravissimo, delicatamente Simone- non aveva ancora pronunciato una parola e si chiese se la madre se ne fosse accorta, era molto presa da quel pony.

Per svagare la mente e su incarico della madre Simone andò a svolgere delle consegne, si trattava di mangime per animali. Sua madre si occupava di quello, aveva un negozio a pochi chilometri da lì.

Bussava, scaricava e metteva una x su quelle già compiute. Se invece la persona non era in casa un punto interrogativo. Quasi quasi lo trovava divertente. Non professionale ma stimolante.

Ingranò la marcia per tornare a casa.
Passò attraverso una fitta boscaglia.
Un flashback gli rammentò la moscacieca con Luigi e Giammarco in quel verde sperduto. Le persone si rivelavano per quel che erano sul punto di rottura. Se non ci fosse stata Emma probabilmente non avrebbe mai compreso la falsa amicizia che avevano instaurato con lui.
Da parte sua invece c'era sincero affetto, Biondo li considerava i fratelli
che non aveva avuto, e quasi degli esempi perché nella vita avevano centrato il bersaglio quando si ponevano un obiettivo.

Parcheggiò il camioncino di fronte casa e scese con un balzo.
La madre e la sorella chiacchieravano sottovoce in cucina ma appena sentirono la porta sbattere smisero.

-State bene?- era preoccupato da quell'insolito chiacchiericcio.
Forse era accaduto qualcosa e volevano tenerlo all'oscuro.

-Simone- iniziò Sara con un sospiro -dobbiamo darti una notizia- disse abbracciando la madre.
Biondo indietreggiò andando a sbattere contro la gamba del mobile con il piede.

-Poco fa, mentre eri fuori, è arrivata una chiamata sul tuo telefono.
Era un produttore discografico che ha notato i tuoi video su Youtube e vuole incontrarti, a petto che tu sia d'accordo. Abbiamo segnato il suo indirizzo, eccolo- Sara glielo mise in mano ma il ragazzo sembrava scettico.

-Non è uno scherzo, vero? Non state complottando contro me?- gli puntò il dito contro.

-Certo che no! Ti pare il caso? Sappiamo quanto tieni alla tua musica!-

-Allora potrebbe trattarsi di un segno del destino. Un segno che mi guida a non arrendermi- annunciò stringendo il fogliettino in un pugno.

Buongiorno!
Un piccolo passo verso un miglioramento! Perché sapete che dopo i momenti brutti risplende la luce del sole! Vi dico che sarà un percorso in salita nonostante piccoli ostacoli. E a breve giungeremo anche alla fine di questa storia. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Vi aspetto.
Mya❤

𝑸𝑼𝑨𝑻𝑻𝑹𝑶 𝑴𝑼𝑹𝑨Where stories live. Discover now