Cap.8

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Poteva andare peggio di così? Probabilmente no. Aveva sognato di baciarla e le sue labbra erano molto morbide e inumidite dalle sue. Poi il sogno era andato oltre, si erano spinti oltre, e i vestiti erano scivolati sull'asfalto. Pelle contro pelle, fino a urlare i loro nomi, uniti dalle stesse sensazioni, un vortice di emozioni che sembrava non cessare mai, ed era reale, a Biondo parve tutto vero finché non aprì gli occhi e scorse al suo fianco Martina, la ragazza con cui era stato quella notte. A Martina interessava solo farlo perché era attratta dalla sua innocenza e determinazione, basta, era stata molto chiara fin dall'inizio. Lui aveva sognato Emma, il suo volto al posto di quello di Martina mentre si ripeteva la scena che la notte precedente aveva vissuto con la sua compagna di letto.

-Ti è piaciuto?- chiese la ragazza allacciandosi il reggiseno.

-Si, è stato divertente- mentì, che situazione ridicola! L'unica cosa positiva era aver scopato, il resto poteva pure essere buttato in un cassonetto. Ma ad essere sincero Biondo non aveva manco goduto quanto Martina. L'aveva accontentata tappandole la bocca mentre mugolava di piacere, era persino infastidito da quei suoni che produceva.

-Ci vediamo la settimana prossima, oggi lavoro, a presto bello!- concluse dandogli un bacio sulle labbra e sparendo dalla sua vista. Biondo si accasciò sulle lenzuola aggrovigliate. Puzzava e aveva bisogno di fare una doccia per lavare via quello che c'era stato prima, forse per opprimerlo, per sentirsi pulito anche se non lo era affatto.

Tornando a casa, notò il motorino di Giammarco parcheggiato nel suo viale.

-Amico dove sei stato? Ti sto aspettando da un'oretta-

-Sono andato in giro- rispose vacuo, scrollando le spalle. Non avrebbe raccontato di lui e Martina, non era il caso.

-Ok, comunque stiamo io e Gigi e il fotografo, sai almeno oggi che si fa?- domandò aspettando una risposta che non arrivò subito.

-Si registra Roof Garden, non l'ho scordato- azzeccò Biondo, scalciando una pietra sul viottolo.

-Per fortuna! Andiamo su!- Giam gli mise un braccio sul collo e lo trascinò fino al motorino.

La location era un vero Roof Garden dal quale si vedeva tutta Roma, un panorama bellissimo, l'atmosfera perfetta per una cena intima in compagnia di una bella ragazza. Al termine del video, tutti si riunirono attorno un tavolo per stappare champagne e brindare. Era venuto molto bene, Biondo era soddisfatto e felice in mezzo a quel coro di grida e di esultazione che durò un bel po' di tempo.

Emma arrivò mezz'ora dopo. Indossava un vestito cortissimo intonato con la sua pelle abbronzata. Le unghie perfettamente curate e un profumo alla pesca che faceva girare la testa.

-Complimenti Biondo- gli sorrise e non capì più nulla. Intorno si annullò tutto, persone, tavoli, chiacchiere, rimasero soltanto Emma e lui.

-Ciao- rispose semplicemente inchiodato al suo posto. Gigi strinse Emma da dietro e la baciò con trasporto.

-Sei venuta finalmente- lei annuì, arrossendo leggermente e continuò a guardare negli occhi Biondo che non smetteva di fissarla nonostante il suo amico se ne fosse accorto.

-Terra chiama Simone! Oh, ma stai fatto!- esclamò mentre si levò una risata generale. Lo spinse con la spalla per farlo ritornare in sé. Biondo scosse la testa.

-Ho temuto il peggio- ironizzò Gigi portandosi una mano al petto. La festicciola durò poco perché ad un certo punto ognuno con una scusa dovette abbandonare il posto. Gigi aveva ricevuto una chiamata urgente da suo zio e fu costretto ad accorrere mentre Giam, Emma e Biondo, salutato di fretta Gigi, tornarono alle proprie abitazioni. Biondo accompagnò Emma davanti casa sua ma all'ultimo momento la ragazza si accorse di aver dimenticato le chiavi.

-Ops! E adesso?- Emma cercava una risposta negli occhi di Biondo.

-Ti va di venire a casa mia?-propose lui senza farsi il minimo scrupolo.

-Ok, dopo chiamo Gigi e mi faccio venire a prendere da te perché sarà impegnato al momento. -

Si tolsero entrambi la cintura di sicurezza e scesero dalla vettura. Biondo le fece strada, con il cuore che aveva iniziato a tamburellare come una batteria.

-Vuoi da bere? Credo di avere qualcosa di non alcolico ma devo controllare-

-Va bene qualsiasi cosa, non preoccuparti- lo tranquillizzò. Lui si sedette di fronte e gli porse una lattina e una cannuccia.

-Grazie, molto gentile- Biondo sorrise e butto giù un bicchierino di rum e pera. Lei si leccò le labbra e scoprì di non aver mai visto in vita sua qualcosa di più eccitante.

-Perché mi guardi così?- chiese lei, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Così come?- finse di non capire.

-Come se volessi baciarmi o addirittura mangiarmi- rispose scoppiando a ridere.

-Sarebbe sbagliato se dicessi di si, che hai ragione e c'hai visto giustissimo?- la provocò non riuscendo a tenersi a bada.

-No, almeno sei stato sincero-

-Si ma che prezzo ha la sincerità?- ribatté sporgendosi oltre il tavolo che li separava, tanto che i loro visi si sfioravano.

-Un prezzo costoso suppongo ma talvolta ne vale la pena- Biondo capì da quella frase che a lei non dispiaceva.

-Ne vale la pena anche se lo faccio adesso?-

-Fare cosa?- la colpì alla provvista, prendendo il suo mento e baciandola in una maniera tanto dolce e pura che meravigliò lui stesso. Lei non si mosse anzi, lo lasciò fare anche quando spinse la lingua docilmente dentro la sua bocca. Tra quelle quattro mura, una lattina vuota e bicchieri che tintinnavano al contatto, si consumò il primo vero bacio, sentito e voluto che Simone avesse mai dato in vita sua.

Ehiii!!
Com'è stato questo capitolo?
Non so voi ma a me ha emozionato molto mentre lo scrivevo, spero vivamente di aver reso l'idea di quello che è accaduto, di essere stata chiara e precisa. Ovviamente farò sicuramente i miei errori per cui se ne trovate vi prego di farmeli notare. Commentate e votate se vi è piaciuto, ci vediamo lunedì con il seguito.
Un bacio 😘
Mya❤

𝑸𝑼𝑨𝑻𝑻𝑹𝑶 𝑴𝑼𝑹𝑨Where stories live. Discover now