Cap.2

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Biondo pensava spesso. Quando era ispirato apriva pagine bianche e le riempiva di scritte. La mano si muoveva da sola, accompagnata dalla melodia di una base inventata al momento. Picchiettava la penna sul foglio e mordicchiava il cappuccio ormai consumato.

-Come un déjà-vu che si ripete, nanana, come un déjà-vu- canticchiava impugnando la penna e continuando a scrivere. Quando ebbe finito, chiuse tutto e si stiracchiò sul letto.

Pensò alla nuova cameriera del Bowling Club. Una bella tipa. Aveva una bellezza quasi artistica, avrebbe scritto una canzone per lei. Sarebbe stato un bel modo per conquistarla.
Quando gli piaceva qualcuna, andava dritto come un treno e nessuno poteva mettersi in mezzo.

Si vestì elegante. Camicia e jeans.
Non era il suo solito. Indossava quasi sempre tute sportive perché quell'abbigliamento rappresentava il suo essere sprovveduto. I vestiti eleganti non erano per lui ma fece questo sforzo.

-Tutto pur di raggiungere la meta- sussurrò al suo riflesso, impregnando il collo di profumo.

-Vamos a bailar, esta vida locaa- uscì di casa e optò per l'auto. Doveva sembrare un vero gentleman. Nessuno tanto l'avrebbe riconosciuto.

Accelerò e superò una coda incredibile. La tipica Roma trafficata e rumorosa, come qualunque altra metropoli del mondo. Lasciò l'auto fuori dal cancello, attivando la chiusura di sicurezza dal telecomando.

Entrò come se avesse già avuto la sua vittoria. Come se la ragazza l'avesse già conquistata.

-Biondino, chi si rivede- il proprietario del locale gli appoggiò una mano pesante sulla spalla.

-Ciao John, non c'è quella ragazza castana oggi?- chiese non vedendola in giro.

-Sai quante ragazze castane lavorano qui dentro? Mi dovresti dire il nome perlomeno-

-Non lo so- rispose amareggiato. L'uomo se ne accorse. Decise di aiutarlo.

-Aspetta un attimo, faccio venire le ragazze qui e tu mi dici di chi si tratta. Vedo che hai preso una bella sbandata!- ridacchiò, dirigendosi verso i corridoi. Poco dopo tornò con dieci belle ragazze tutte castane.
Biondo le passó in rassegna tutte ma lei non era tra loro.

-Non c'è lei- affermò secco.

-Queste sono tutte le ragazze che lavorano per me. L'unica non presente è Emma, la ragazza maltese. Aveva un appuntamento a quanto ho capito-

-Con chi?-

-Che diavolo ne so io?- rispose brusco il proprietario, allontanandosi con le ragazze. Biondo rimase immobile a fissare il pavimento. Non si era mai sentito tanto impotente. Non aveva mai voluto conoscere una ragazza con così tanto desiderio.

Tornando a casa, lasciò il portafoglio con le banconote sul cassetto. Aveva prospettato una bella cena a lume di candela. Niente. Era stato tutto un sogno. Aveva ricevuto uno schiaffo sonoro in pieno viso. Si sentiva uno sfigato.

-Che desolazione- commentò da solo.
Sbottonò la camicia lasciandola cadere a terra. Buttò via i jeans e le scarpe. Nessuno avrebbe dovuto disturbarlo, prese il telefono per spegnerlo ma gli arrivò un messaggio di Gigi.

Biondino!
Sapessi con chi sono in compagnia!
Sono talmente contento che stasera potrei anche morire. Emma, così si chiama la ragazza del Bowling Club, ha accettato il mio invito a uscire.
Hai perso la scommessa frate.
Prossima volta, paghi il giro a tutti.
Dimenticavo, mi ha dato anche un bacio in bocca.
Adios.

Biondo lesse e rilesse quel testo e non riuscì a farsene una ragione. La ragazza era uscita con Luigi? Ma se l'ultima volta non aveva dimostrato un minimo d'interesse! Scagliò furioso il cellulare al muro.
Non poteva fare nulla, ormai era sua.

Nuovo capitolo!
Che ve ne sembra? Votate se vi è piaciuto o commentate. Tengo molto al vostro parere.
Gigi ha rubato Emma a Biondo, cosa succederà? Se la riprende o la lascia alle sue braccia?
Per sapere dovrete aspettare a venerdì prossimo.
Mi raccomando, stay tuned.
Mya❤

𝑸𝑼𝑨𝑻𝑻𝑹𝑶 𝑴𝑼𝑹𝑨Where stories live. Discover now