Aaah mio caro e dolce e amico, finalmente possiamo parlare faccia a faccia... Beh almeno per una volta non devo urlare. Scusa se ti ho legato, non amo fare queste cose, non è nel mio stile, ma me lo hai imposto. Ti ricordi di me? Sono colui che avevi rinchiuso in quella gabbia infernale. Sono diventato molto più calmo ma quando perdo il controllo è meglio non sfidarmi. Hai visto come ti ho legato bene? Forse ti brucieranno i tagli che ti ho fatto prima di legarti ma sai com'è, voglio vederti piangere come tu hai fatto con me. Sono ancora indeciso se farti morire o no, dopo tutto il dolore che mi hai provocato i miei occhi sono diventati neri, probabilmente sarà stato il fatto che mi hai rinchiuso in una stanza buia senza neanche un filo di luce, ti ricordi? Quella gabbia mi ha quasi ucciso ma non serve che ti scusi, credimi non serve, secondo me devi prima capire la punizione e sai quale sarà? Vederti con mille insicurezze, vedere quel corpo magro diventare grasso, vedere quella faccia piena di errori, quegli occhi spenti e storti li guarderai ogni giorno e i tuoi tagli saranno sempre più marcati in modo che si vedano tanto da far riemergere tutte le tue insicurezze. Spero solo che capirai il mio dolore, spero che ti taglierai ancora per capirlo.
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Diario Condiviso
Short StoryDiario dei pensieri di una fottuta persona che non riesce a capire se stesso Un modo per esprimere ciò che a voce non si udirebbe
