Se adesso ti scrivo è perchè sono stanco. Le mie ferite si sono riaperte e io come al solito sono dall'alto a guardare il panorama. Scusa se non sono riuscito a cambiare le cose, ero spaventato dal mondo e da ciò che mi circondava e solo se stavo con te riuscivo a vedere ciò che tu mi mostravi: gli strumenti che coloravano il mio udito, il dolce divano con tanto di carezze che faceva riposare i miei occhi. Non avevo mai capito che eri stanca pure tu, magari per i tuoi sbagli... o per i miei. Forse dovrei scrivere queste frasi su un foglio per poi bruciarlo, solo così potrei sperare che queste parole si posino sulla tua tomba. Ma credo che questa scia di dolori la segnerò nel cielo, così chissà, se un giorno tornerai guarderemo l'auorora boreale insieme.
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Diario Condiviso
Short StoryDiario dei pensieri di una fottuta persona che non riesce a capire se stesso Un modo per esprimere ciò che a voce non si udirebbe