L'eremita

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Molte volte mi domando perché sono considerato un eremita, oramai sono abituato a questo nomignolo, altre volte mi fa sentire male, altre ancora penso sia meglio così.

Mi è difficile parlare di me, massimo ne parlo in modo superficiale, giusto perché devo, non perché mi piace, a volte però devo ammetterlo, vorrei essere più profondo. Almeno per riuscire a fare un introspettiva di me stesso, ma sembra che tutto ciò che faccio sia inutile, o meglio si confonda con i restanti pensieri. Un giorno mi vedo in un modo, il giorno dopo penso che quel modo sia sbagliato e per questo mi faccio schifo, un altro giorno cambio opinione su di me, magari per via dei miei modi di fare, pure nel relazionarmi con persone: ho molte difficoltà a farlo, soprattutto perché ciò che vedo io molte volte non lo vedono gli altri, o forse sono solo io che non riesco a far guardare gli altri come vedo io il mondo... in entrambi i casi questo mi porta ad allontanarmi,altre volte mi fa commettere cazzate altre ancora mi fa sentire incompreso. L'essere incompreso mi fa star male a tal punto da diventare imparziale nelle decisioni. Cio mi distrugge, e mi isola, forse è per questo che vengo considerato l'eremita.

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