Diario Condiviso

Il cammino della neve

In un freddo paesino di montagna, dove l'inverno era visto dagli abitanti come una benedizione del cielo, viveva un ragazzo diventato da poco pronto per intrapendere il proprio viaggio. Per tradizione, quando arriva il momento per un giovane come lui di inseguire il suo cammino bisogna aspettare che l'aurora boreale gli indichi la strada, ma, purtroppo in quel paesino da anni non si vedeva più nulla d'inverno per via dei nuvoloni che da qui a 30 anni occupavano il ciel d'inverno. Il ragazzo si trovo spaesato, quei pochi spiazzi di cielo che si intravedevano non erano abbastanza per capire dove andare. Allora si affido al vile essere umano, persone che come il ragazzo cercavano anche loro la strada, convincendo giovani come lui. Queste persone cercavano di vendergli una falsa via. Il ragazzo non sapendo dove andare l'insegui, stette dietro loro, li pagò con ciò che aveva, scalò monti e comprò pietre che gli permettessero di guardare oltre le nuvole, ma non di vedere l'aurora. Ogni giorno per 2 anni il ragazzo le provava tutte. Si ritrovò a stare sveglio ogni notte d'inverno e a piangere interi giorni d'estate. Non sapeva dove andare... fu quando, allo stremo delle forze che decise di chiudere gli occhi, si lascio andare nel più freddo giorno d'inverno, abbandonato a sè stesso. Sembrava tutto perduto, e pensò: se non mi svegliassi domani sarebbe anche meglio. Con una goccia che scendeva dal viso, pur stando fermo fece un viaggio. Entro in un mondo dove nulla c'era tranne ghiaccio, monti e cielo. Il freddo gli entrò nelle ossa ma il cielo notturno era talmente limpido da far capire al ragazzo dove andare, finché i monti gli caddero addosso e il sogno finì. Al suo risveglio prese le sue cose di fretta e furia, ora sapeva dove andare ma doveva sbrigarsi prima di dimenticare. Disegnò di quell' aurora e dei suoi monti, dei ghiacciai e della neve e proprio lì, comprese che nel suo villaggio , dove iniziava l'aurora finiva il suo viaggio.