Quattordici

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Io e Federico ci incamminiamo verso la sua Jeep nera parcheggiata nel suo posto numero 33 e la scritta "BERNARDESCHI" in bianco e nero. Mi prende per i fianchi e mi fa salire sulla macchina, risparmiandomi la fatica. Sale a bordo anche lui e partiamo.

"Dove mi porti?" gli domando, guardando la strada.

"A casa mia" mi risponde in tono neutro, girando leggermente il viso verso di me per sorridermi.

COSA? Io e Federico da soli a casa sua? 

Potrei morire.

"Che hai?" Si accorge della mia mancata risposta.

"Niente, niente... Solo che... Non lo so, non pensavo che..."

"Non pensavi che cosa?"

"Che mi portassi a casa tua così, non lo so, non ci sto capendo niente" ammetto, scuotendo la testa.

"Rilassati" la sua voce è tranquilla. Sento la sua mano sulla mia coscia e a quel contatto mi sembra che tutto il mio corpo mi stia andando a fuoco. 

Come può farmi venire i brividi soltanto toccandomi la coscia con la mano?

***

Wow. Casa di Federico è una reggia. Mai mi sarei aspettata una cosa del genere.

"Me ne regali una così?" fisso l'esterno della casa a bocca aperta. E' esattamente come ho sempre immaginato la mia casa dei sogni: villetta con mattoni a vista su due piani con la mansarda, giardino con piscina e tanto spazio sul retro, con un gazebo e un grande tavolo sotto di esso e una vista stupenda sulle Alpi.

"Ti piace?" sorride e si avvicina alla porta, che apre subito.

"Se è bella così fuori, chissà quanto è bella dentro." Entro in casa e me ne innamoro sempre di più. L'arredamento è moderno, ma con qualche dettaglio rustico. Mi fa impazzire. E' luminosa e con ampi spazi.

"Come fai a vivere da solo qui? E' enorme questa casa!" giro su me stessa allargando le braccia.

"Prima vivevo con Veronica." 

Quattro parole. Quattro parole che mi hanno ribaltato l'umore della giornata. Non posso essere gelosa, non ne ho il diritto, eppure mi da fastidio sentire il suo nome, specialmente se pronunciato da Federico.

"E' comunque sprecata per viverci in due soltanto" è la prima cosa che mi viene in mente ed effettivamente è vero. Potrebbe starci tranquillamente una famiglia di sei persone.

"Dovrò fare tanti bambini allora" lo sento dietro di me mentre mi appoggio al davanzale della finestra. La sua voce mi fa uno strano effetto, soprattutto quando la sento così vicino a me.

"Ti ci vedo con una squadra di bambini" scoppio a ridere.

"Sarei un bravo papà"

"Tiratela meno" sorrido e mi giro verso di lui.

"Se ti piace tanto tu e tuo papà potreste venire a vivere qui, c'è tanto spazio" 

"Stai scherzando? Penso che mio padre farebbe i salti di gioia ma non sarebbe proprio una cosa normale, poi non avresti più la tua privacy e abbiamo stili di vita completamente diversi." Le mie parole sono sincere, la proposta di Federico è folle e azzardata.

"Beh, sono un ragazzo normalissimo, non sono un coglione solo perchè faccio il calciatore."

"Nessuno ha detto questo, ma capisci che sarebbe imbarazzante, soprattutto per me..." dico le ultime parole sottovoce, perchè l'idea di vivere sotto lo stesso tetto di Federico mi fa avvampare, ma è un'idea irrealizzabile.

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Where stories live. Discover now