Quarantadue

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Torino, 28 settembre 2017

Ieri sera c'è stata la seconda partita della nuova stagione di Champions League per i bianconeri. Stavolta si giocava in casa contro l'Olympiakos e la Juventus ha vinto per 2-0 contro i greci. Non è stata una partita ricca di sorprese dato che il livello tecnico dei calciatori juventini è nettamente superiore rispetto a quello degli avversari. Tuttavia sappiamo benissimo che non dobbiamo mai sottovalutare nessuna partita, neanche quelle che sembrano già scritte, perché è proprio quando si pecca di presunzione che arrivano le sconfitte che bruciano di più.

"Hai da fare oggi?" Federico mi domanda entrando in cucina, dove io sono intenta a preparare la colazione per entrambi.

"No, perché?" Scuoto la testa riempiendo la mia ciotola con latte freddo e Gocciole.

"Oggi ti porto al mare" si avvicina a me e mi abbraccia da dietro, lasciandomi un bacio sui capelli.

"Stai scherzando?" Alzo gli occhi per incrociare i suoi sorridendo spontaneamente, mentre prendo un cucchiaio abbondante di latte e biscotti.

"Non scherzo mai, bimba. Preparati che partiamo tra dieci minuti" mi lascia un leggero bacio sulla guancia e sparisce in bagno a cambiarsi. Finisco la mia colazione il più velocemente possibile e corro in camera per indossare i miei shorts di jeans preferiti – neri e a vita alta – abbinandoli con una maglietta bianca a mezze maniche che lascia scoperta una porzione di pelle già abbronzata e le mie amatissimi Adidas Superstar bianche e nere.

Preparo un cambio e lo metto in uno zainetto nel caso mi possa servire e aspetto Federico in salone, mentre sono appoggiata allo stipite della porta.

Improvvisamente sento il rumore di un flash alle mie spalle e mi giro di scatto, notando il mio ragazzo maneggiare con il cellulare in mano.

"Che stavi facendo?" Piego leggermente la testa di lato posando il mio telefono sul mobile, guardandolo con le braccia incrociate al petto.

"Ti stavo facendo una foto perché sei bella" alza le spalle come se stesse dicendo un'ovvietà e si avvicina a me a grandi falcate, stringendomi a se con un braccio attorno alla mia vita e dandomi un piccolo bacio a stampo.

"Mi stavi fissando il culo, di' la verità" sussurro ridacchiando sulle sue labbra, gettandogli le braccia al collo.

"Non posso negarlo, sta diventando sempre più bello, amore" mugugna stringendolo tra le sue mani, cosa che mi fa sbattere contro il suo corpo statuario.

"Correre insieme a voi pare che mi faccia bene" gli faccio l'occhiolino mentre lo guardo negli occhi e gli accarezzo i capelli lunghi con le dita.

"Dobbiamo andare altrimenti ti prendo in ogni angolo di casa mia" mi sussurra all'orecchio, passando una mano dal mio sedere su tutta la mia schiena, alzandomi leggermente la maglia.

"Sei instancabile, Bernardeschi" sfrego il naso contro il suo e mi avvicino un'ultima volta a lui lasciandogli un lungo ed appassionato bacio che apparentemente lo lascia stordito almeno quanto me.

Mentre prendo il mio zaino e mi dirigo verso la porta per uscire sul vialetto di casa, mi affianca inforcando gli occhiali da sole scuri e infilando la mano nella tasca posteriore dei miei shorts.

"Vedi? Sembra fatto apposta per essere palpato dalla mia mano" mi guarda dall'alto a causa della nostra differenza di altezza e lo trovo a sorridermi come un bambino.

"Sei un porco" scuoto la testa avviandomi verso la Jeep nera di Federico mentre anch'io mi infilo gli occhiali da sole.

"No, oggi usiamo l'altra bambina" l'attaccante bianconero si dirige in garage, lo apre e io non credo ai miei occhi: una Ferrari GTC4Lusso rosso fuoco.

Fino alla fine || Federico Bernardeschi || [IN REVISIONE 👩🏼‍💻]Where stories live. Discover now