Capitolo 7 - Inspiración.

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I've been reading books of old
The legends and the myths
Achilles and his gold
Hercules and his gifts
Spiderman's control
And Batman with his fists
And clearly I don't see myself upon that list
But she said, where'd you wanna go?
How much you wanna risk?
I'm not looking for somebody
With some superhuman gifts
Some superhero
Some fairytale bliss
Just something I can turn to
Somebody I can kiss.
[Something just like this, The Chainsmokers & Coldplay.]
~~~

Mi svegliai la mattina, circa alle dieci, con la consapevolezza che quel giorno avrei assistito ad un big match, Juve-Inter, a cui avevo assistito solo un'altra volta nella mia vita, prima di quel momento.

Stranamente non guardai subito il cellulare, ma andai in cucina a prepararmi un caffè e presi una brioche vuota, come piace a me, per poi tornare a letto.
Feci colazione guardando sul computer Gossip Girl, che era la mia serie tv preferita; presi il telefono dopo un quarto d'ora circa e trovai un messaggio di Paulo di due ore prima:
"Buen dia nena, nos vemos esta noche. Te extraño mucho." [buongiorno piccola, ci vediamo stasera. mi manchi tanto.]
"Anche tu mi manchi, ci vediamo stasera." decisi di rispondergli in italiano, ma non aspettai una risposta, perché sapevo che aveva allenamento e io dovevo studiare parecchio, quindi mi misi all'opera.

Passai la giornata studiando e le uniche pause che feci furono per pranzare e per guardare un paio di episodi di Grey's Anatomy, perché dopo cinque ore di studio il mio cervello implorava pietà.
Finii di schematizzare il librone di Linguaggi della Pubblicità che dovevo studiare per l'esame successivo, che sarebbe stato tra circa due settimane, e mi accorsi che erano le quattro e mezza del pomeriggio passate da poco, perciò iniziai a prepararmi.

Feci una doccia, indossai un vestitino grigio abbastanza corto, con sotto dei semplici collant neri e i miei stivaletti neri con un po' di tacco, che erano comodissimi, quindi non mi avrebbero dato problemi nel saltare e fare caos allo stadio, da grandissima tifosa che era stata anche un paio di volte in Curva Sud.
Mi truccai semplicemente e aggiunsi un rossetto bordeaux, poi infilai il cappotto e misi la maglietta di Paulo nella borsa: l'avrei indossata poco prima di entrare allo stadio.

Controllai di aver preso i documenti e il biglietto per poter entrare allo stadio e mentre mettevo cinquanta euro, per sicurezza, nel portafoglio, Paulo mi telefonò dicendomi di scendere. Trovai un po' strano il fatto che mi avesse telefonato, perché di solito mi mandava messaggi, quindi una volta arrivata nella sua Jeep gli chiesi spiegazioni: "Di solito non mi telefoni mai, oggi cosa c'è di diverso?" gli chiesi con un sorriso,
"Ciao anche a te piccola, l'allenamento mi è andato bene e sono abbastanza teso per la partita, comunque tutto bene, grazie per averlo chiesto;" disse ironicamente,
"no tienes mi camisa," [non stai indossando la mia maglietta] si lamentò, "e comunque imparerai presto che preferisco telefonare che mandare messaggi, perché non so mai se li scrivo giusti." concluse,
"Okay. La tua maglietta ce l'ho in borsa, frignone che non sei altro, e scusa se non ti ho salutato, spero che così mi perdonerai." lo guardai seria, e poi lo baciai, con passione, come se non lo vedessi da una vita.

Arrivammo davanti allo stadio, e mi lasciò nel parcheggio davanti al centro commerciale lì accanto,
"Dopo la partita esci dalle tribune e segui le indicazioni dentro lo stadio per il parcheggio riservato, i miei compagni sanno di te e se qualcuno ti chiede fai vedere il biglietto della partita." disse, con voce tremante, chiaramente nervoso per la partita,
"Rilassati per la partita, dai il meglio di te stesso e vedrai che andrà bene." gli sorrisi, e poi gli presi la mano.
Paulo mi sorrise velocemente, poi iniziò a baciarmi con trasporto, e in pochi secondi mi trovai in braccio a lui sul sedile di guida, con lui che mi accarezzava i fianchi, per poi sfiorarmi il seno da sotto al vestito.
"Devo andare." sussurrò, con la voce molto più melodrammatica di quanto sarebbe dovuta essere, per poi baciarmi ancora.

Sólo tú y yo. || Paulo Dybala. Where stories live. Discover now