Capitolo 25 - Te deseo.

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But we are the lovers
If you don't believe me
Then just look into my eyes
'Cause the heart never lies.
[The heart never lies, McFly.]
~~~

"Ti voglio così tanto."

Si tolse la giacca e le scarpe, e senza che avessi tempo di rendermene conto, mi strinse tra le sue braccia, per poi iniziare a baciarmi il collo, risalendo fino alle labbra. Le nostre lingue erano perfettamente unite, incastrate quasi fossimo un puzzle. Mi limitai a ricambiare il bacio, incapace di pensare razionalmente.

Camminammo inciampando l'uno nei piedi dell'altra pur di non interrompere il contatto che c'era tra di noi, e raggiungemmo a tentoni il letto. Paulo mi spinse all'indietro, raggiungendomi un secondo dopo. In un istante le sue mani stavano già vagando indisturbate sotto la mia maglietta, risalendo la schiena per trovare il laccetto del reggiseno. Tracciai il contorno del tatuaggio che aveva sulle costole, poi sentii la sua mano calda spostarmi una ciocca di capelli dietro le spalle. Nessuno dei due voleva interrompere quel momento, ma in entrambi il desiderio di andare oltre era più forte che mai:
"Espera amor, necesito encontrar el..." [aspetta amore, devo trovare il...] disse, il suo respiro caldo mi fece, ancora una volta, rabbrividire,
"Si, fai in fretta." mi limiti a dirgli, seguendo ogni suo sguardo mente frugava nel portafoglio, mentre ridacchiava per la mia richiesta.

In pochi secondi eravamo di nuovo pelle contro pelle, respiro contro respiro, cuore contro cuore, per formarne uno solo.

Quando entrò in me, strinsi i suoi capelli con una forza tale che pensai di averli strappati completamente.
Le sue spinte si fecero sempre più veloci, e raggiungemmo il limite insieme, mentre dentro di me una fiamma ardente di desiderio non accennava a spegnersi.

"Ti amo tantissimo, ricordalo sempre." sussurrò Paulo, prima di ricominciare a baciarmi.
"Come potrei dimenticarlo?" gli risposi quando ci staccammo, e lui prese a succhiare un punto alla base del mio collo, con la consapevolezza che vi avrebbe lasciato un segno.

Restammo accoccolati sul letto per un tempo indefinito. La mia testa contro il suo petto caldo, e le sue mani che ancora vagavano sulla mia schiena e sui miei fianchi. Sentivo il battito regolare del suo cuore, e non penso di aver mai sentito suono più dolce.

"Penso che andrò a fare un bagno caldo, sai, per rilassare i muscoli." scherzai, facendogli l'occhiolino e rimettendo velocemente gli slip, per poi prendere della valigia dei vestiti puliti per la cena.
Tirai fuori un semplice paio di jeans neri e una camicetta bianca, ma Paulo mi porse un maglione rosa chiaro che avevo comprato quello stesso giorno senza un motivo preciso. L'avevo acquistato perché era in saldo in un negozio piccolo e colorato di Brooklyn.

"Che motivo avrei per mettere questo maglione?" chiesi curiosa a Paulo,
"Mettilo e basta. Sono un uomo dalle mille sorprese." rispose, con un ghigno bonario sul viso,
"Sai che odio non avere il controllo su tutto."
"Mi dispiace, signorina Rivetti, questa volta dovrà arrendersi e dare tempo al tempo. Le assicuro che quando vedrà la sorpresa, capirà che è valsa la pena aspettare." disse Paulo, cercando di assumere un tono professionale e sfoggiare i termini più elevati del suo stentato vocabolario italiano.
"Stia attento signor Dybala, il tono da imprenditore le si addice molto." decisi di sfidarlo,
"Oggi sei scatenata, eh? Faresti meglio a chiuderti in bagno, prima che ti riporti a letto." ridacchiò lui,
"Oh mio dio, che paura!" lo presi in giro, prima di chiudere la porta dietro di me.

Amavo la vasca di Paulo, e amavo anche quella che avevo a casa mia, nonostante non avesse l'idro massaggio o i fumi rilassanti, ma fare il bagno con la vista che avevo davanti in quel momento era imparagonabile. Mi lasciai coccolare dall'acqua calda, mentre la città sotto di me continuava a correre e cambiare nel giro di pochi secondi.

Sólo tú y yo. || Paulo Dybala. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora