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Il tempo sembra essersi fermato. Vedo lui avvicinarsi a rallentatore verso di me con una sorta di ghigno il faccia.

A pochi centimetri di distanza tende una mano e la posiziona dietro il mio collo e l'altra sulla mia schiena facendomi avvicinare a lui. Chiude gli occhi quando siamo davvero molto vicini e la magia inizia.

Questo momento l'ho sempre sognato. Si lo ammetto ho fatto pensieri di noi poco casti, é un po' imbarazzante ma é la verità.

Le nostre labbra si scontrano, la sensazione é uguale a quando vedi i fuochi d'artificio per la prima volta: ti fanno paura ma sono bellissimi.

Chiudo gli occhi e ricambio il bacio aggrappandomi alla sua camicia scolastica. Anche se i baci sono a stampo trasmetto comunque emozioni. Ci stacchiamo guardandoci poi negli occhi "lo hai capito ora?" Mi chiede, annuisco felice e imbarazzato per quanto é successo.

La campanella suona e dobbiamo rientrare in classe così ci incamminiamo. Nell'andare Todoroki mi prende la mano.

Entrati in classe ci accorgiamo che c'è solo Kacchan e che sta guardando malissimo Todoroki. "Stronzo" sbofonchia. Mi lascia la mano consentendomi di andare al mio posto, poco dopo entrano tutti.

La lezione é davvero pallosa dopo quel bacio a cui non smetto di pensare.

Sono sicuro al cento per cento che queste emozioni non le ho provate con il bacio di Kacchan...

Senza volerlo, pensando a questo, mi giro e guardo Bakugo. Si gira verso di me guardandomi con il suo solito sguardo furioso, distolgo subito lo sguardo per poi concentrarmi sul paesaggio che si vede dalla finestra.

Talmente concentrato che mi perdo.
"...ku"

"...eku?"

"DEKU!"

Sobbalzo. "Cosa c'è?" Mi rendo conto che davanti a me c'è Uraraka.

"Ultimamente sei sempre distratto!" Ride. "Si scusa" mi gratto la nuca "dicevi?" Continuo.

"Allora, volevo dirti una cosa importante quindi che ne dici di vederci dopo scuola?" Un minuto di silenzio, decido di rispondere ma vengo interrotto dal mio cellulare che vibra. Faccio segno di aspettare a Uraraka e guardo il cellulare.

Un nuovo messaggio.

Todoroki:
Non andare.

Io:
Perché?

Ti prego.

Guardo Uraraka "mi spiace oggi non posso mia madre mi ha appena detto che le serve aiuto. Magari domani, che ne dici?" Felice risponde subito di sì.

Guardo Todoroki che ha lo sguardo puntato sul libro. É talmente bello che penso sia la personificazione della perfezione.

Ma noto quasi subito che stringe forte il pugno, chissà cosa sta pensando.

Oggi le ore di pulizia della classe toccano a me e Iida. Con la mia solita fortuna non possiamo usare i nostri quirk per fare prima.

Io prendo la scopa per dare una pulita per terra mentre Iida pensa alla lavagna. Dopo qualche minuto mi sento chiedere "Allora... Dimmi, chi é la persona più importante per te?" Rimango sorpreso dalla domanda.

In genere non entra nel personale...

"Mi stupisco. Come mai una domanda tanto personale?"

"Non lo so... Solo per conversare." Mi dice non smettendo mai di pulire la classe. Per il resto del tempo rimango zitto a rimuginare a quanto chiesto da Iida.

"Una persona c'è. O meglio, c'è sempre stata." Iida si gira verso di me guardandomi negl'occhi come a esortarmi a continuare. Apro bocca per parlare ma quella brutta sensazione di stamani mi invade nuovamente.

Tutto d'un botto facendomi davvero tanto male al petto costringendomi a mettere una mano sul punto esatto. Anche se so che non allevia alcun dolore lo faccio comunque.

Iida si spaventa e mi viene incontro ma lo liquido con lo sguardo e con le parole " NO!" sono stato un po' duro ma gli ho fatto capire in che situazione sto.

Ho l'affanno e sto sudando freddo, barcollo tra i banchi cercando un appoggio e trovandolo. Faccio dei respiri profondi sempre se si possono chiamare respiri cercando quindi di calmarmi.

Iida si siede nel banco vicino aspettando.

Solo quando il mio respiro torna regolare si permette di chiedermi "che è successo?" Io non avendo risposta, perché non lo so nemmeno io, non dico nulla. Guardo le mie mani trovandolo improvvisamente molto interessanti.

Iida cerca una reazione da parte mia a varie scelte di risposte che potrebbero essere quelle più adatte. "Attacco di panico" nulla

"Calo di zuccheri" no!

"Hai timore di dover dire quello che provi" no...

"Non hai idea di che ti succede" trattengo il respiro appena sento che ha azzeccato in pieno. "Tranquillo Midoriya-kun a tutti capita di avere una giornata no, oppure di essere influenzato da qualcosa di esterno"

Lo guardo negli occhi, forse ha ragione. Mi sto solo influenzando per quel sogno, senza senso aggiungerei.

La pulizia è fatta, entrambi guardiamo la classe soddisfatti del nostro lavoro. Usciamo ed arriviamo al cortile dove dobbiamo salutarci. Sospiro per la stanchezza, non avete idea di quanta carta Kacchan butta per terra o spara addosso a qualcuno.

Dico solo che sono riuscito a riempire un'intera busta della spazzatura di palline.

Mi incammino arrivando al cancello della scuola e osservando le strade noto che sono calme.

Troppo calme.

Mi guardo intorno notando un ragazzino che piange. Lo osservo e decido di avvicinarmi per confortarlo e chiedergli cosa é successo.

"Ciao come ti chiami?" Faccio con un sorriso al ragazzino. Smette di urlare per rispondermi "Naoki.."

"Ciao Naoki io sono Izuku, perché piangi?"

Ha una faccia triste non so perché ma quel senso di pericolo ritorna. "Mi spiace..." Singhiozza "Mi hanno detto di farlo.."

"Chi?" Chiedo con quella fastidiosissima sensazione.

"Hanno preso la mamma e mi hanno detto che se la volevo rincontrare dovevo fare ciò che volevano..."

"Naoki chi?" Ripropongo la domanda.

"I cattivi" bisbiglia. Qualcosa, un sacco forse, mi copre la testa e mi trasportano su un veicolo.

Uno di loro parla e dice al suo compagno "ce l'abbiamo fatta! Ora possiamo ucciderlo~" sentendo questo sobbalzo con il cuore che va a una velocità esorbitante. Tra poco mi verrà un infarto.

Sento un tonfo "Cretina! Lo sai che non lo devi toccare! Izuku nessuno lo dovrà toccare se non io."

Si percepiscono i passi che si avvicinano a me e una mano che si posa sulla mia guancia ancora coperta dal sacco.

Oddio! Che qualcuno mi salvi...

Da YouDontSayMyName
~al prossimo capitolo~

Una Strana SensazioneWhere stories live. Discover now