il mistero della fiamma perduta

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Todoroki rimase sorpreso dal bacio. Sgranò gli occhi restando fermo immobile e senza reagire.

Midoriya si staccò da quel contatto per poggiare nuovamente la schiena per terra e ancorare le sue iridi in quelle di Shoto.

Avrebbe aspettato una mossa del più alto per capire cosa fare: se se ne sarebbe andato avrebbe rinunciato ai suoi sentimenti, al contrario, se lo avrebbe ricambiato, ne sarebbe stato felice.

Todoroki fece ordine nella sua mente.

Era confuso dal fatto che non sapeva esattamente cosa provava per lui e anche per la questione del sogno.

Una marea di pensieri gli riempirono la testa e decise di alzarsi e concentrarsi sull'acqua limpida del fiumiciattolo che scorreva tranquilla. Izuku si alzò per mettersi a sedere e concentrando il suo sguardo sull'orizzonte.

Sapeva che quel gesto voleva dire solo una cosa: non era pronto ad avere una relazione o un qualcosa di molto simile. Una piccola lacrima scivolò sul suo volto ma ebbe breve durata perché con il dorso della mano l'asciugò. Fece tornare il sorriso per non dare sospetti e ruppe il silenzio "torniamo a casa?" L'altro si girò e una velatura di tristezza comparve sul suo viso vedendo il falso sorriso di Izuku.

Annuì silenziosamente e poi si alzarono entrambi per rientrare ma a metà del percorso Shoto si fermò e dichiarò "forse è meglio che io vada" l'altro, poco più avanti, si fermò per guardarsi indietro.

"Già forse è meglio così" confermò con il suo sguardo felice ma solo in apparenza. "Ci vediamo domani" salutò per poi girarsi e continuare a camminare.

Shoto lo seguì con lo sguardo e solo dopo una certa distanza si rese conto che l'altro stava piangendo ed ebbe la conferma quando il verdino girò l'angolo e Todoroki riuscì a vedere la faccia contorta dalla tristezza e il volto sommerso da lacrime amare.

A vederlo in quello stato non fece piacere a Shoto ma non ci poté fare nulla perché ancora non sapeva cosa doveva fare.

Midoriya arrivò a casa sua in breve tempo per via della corsa che fece, voleva tornare il più presto possibile per trovare conforto nell'avvolgersi come un involtino tra le lenzuola del letto. Doveva rinunciare ai suoi sentimenti come si era ripromesso di fare, ma cavolo... Era davvero difficile per lui.

Proprio quando una persona decide di dimenticare un sentimento, un momento, una persona... Ecco che i ricordi riaffiorano esattamente della cosa o della persona che vuoi dimenticare.

E questo fece piangere silenziosamente ancora di più il povero Midoriya, straziato dal suo cuore spezzato.

Todoroki, invece, non era una persona che piangeva, infatti non lo fece, ma fece chiarezza sulle sue intenzioni e su cosa provasse per il verdino.

Si fece notte, una notte che passò molto lentamente per tutti e due.

Tre giorni dopo quell'evento spiacevole che separò involontariamente i due ragazzi, fu un giorno particolare.

Midoriya non era riuscito a smettere di provare qualcosa per Shoto e quest'ultimo non se la passava molto bene per quanto riguardava i suoi quirck. Dopo quell'evento Midoriya prese un po' le distanze per proteggere i suoi sentimenti da altre delusioni e questo fece soffrire un poco Todoroki.

"Ok ti abbiamo dato un'altra dose di morfina. Stai bene?" Disse il dottore. Shoto in risposta scosse la testa con il volto contratto dal dolore, erano già due giorni che stava in ospedale senza riuscire a dormire per via del dolore.

"Mi spiace ma non possiamo darti altra morfina c'è rischio che-"

"NON MI INTERESSA!" Urlò Todoroki con le lacrime agli occhi. In quei giorni all'ospedale aveva avuto molto tempo per pensare a Izuku e aveva capito quanto si fosse sbagliato quel giorno al fiume ma era troppo tardi per rimediare "ormai lo sbaglio l'ho già commesso" disse abbassando il tono di voce.

Una Strana SensazioneWhere stories live. Discover now