la fortuna di avere sfortunati eventi pt. 3

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"lo prometto" serio e deciso che il mio obbiettivo sia quello, mi alzo di scatto ed esco dall'infermeria alla ricerca di Izuku.

Ma dove si potrebbe esser cacciato?

POV Izuku

Appena esco e chiudo la porta dell'infermeria apro la scatola e subito prendo una compressa.

Leggo il retro della scatoletta per capire quanto tempo ci mette a fare effetto, e per mio grande sollievo ci mette davvero poco devo solo aspettare 2 minuti circa.

Intanto mi incammino verso la porta principale visto che ho avuto il permesso di uscire prima da Recovery girl.

Sto per uscire dal cancello quando sento che qualcuno chiama il mio nome in lontananza alle mie spalle, così mi giro e cerco di capire chi mi sta chiamando ma non è difficile capirlo.

Vedo Todoroki che sta correndo verso di me e in pochi secondi mi ritrovo faccia a faccia con lui.

"Izuku..." Comincia a dire ma si deve fermare per il fiatone che ha.

"Izuku volevo parlare con te" dal suo sguardo sembra serio e determinato "è importante" aggiunge per consolidare di più il suo volere.

Ci penso un po'. Devo valutare il fatto che è un alpha e se mi prendesse nel pieno di un heat sono fregato... No solo per questo motivo devo declinare. "Mi spiace ma non posso" lui sembra diventare triste "ti prego" ha degli occhi che mi implorano di accettare e ascoltare ciò che ha da dire.

"Se non vuoi più tardi allora te lo dirò qui" si ricompone vedendo che non avrei cambiato idea. "So cosa sei e tu sai cosa sono ma questo non cambia nulla tra noi giusto? Insomma siamo compagni di classe quindi ci vedremo sempre in classe... Non complichiamo le cose solo per le nostre nature" sono sorpreso da quello che ha detto...

"Aspetta... Credevi che io avrei tagliato i rapporti con te perché sei un alpha?" Annuisce come a dire "perché non è così?"

"Diavolo no! Non lo farei per nulla al mondo" mi fermo ma penso che messo in questa forma può essere frainteso "perché sei mio amico" mi sbrigo a dire. "Ok ma volente o nolente ti starò vicino. Ho promesso che ti avrei protetto"

"Ma non l'hai promesso a me!" Dico cercando di fargli capire "Hey non ho bisogno di te per proteggermi!"

"Lo so che con il tuo quirck sei abbastanza forte per pensare a te stesso ma se non bastasse?" Questa domanda mi fa riflettere, forse ha ragione del resto quando vado in heat il mio quirck è più debole, quindi mi farebbe comodo qualcuno che può allontanare gli altri alpha con un semplice sguardo.

Lo guardo negli occhi mentre penso a tutto questo e alla fine mi convince "d'accordo" sbuffo "cosa hai intenzione di fare?" Chiedo curioso.

"A parte starti vicino, pugnalare chiunque ti si avvicini con lo sguardo e guardare le tue spalle? Nulla..." Risponde sarcastico. "E questo sarcasmo da dove spunta fuori?"

"Oh! Ma non era sarcasmo" apro la bocca per parlare ma poi ci rinuncio.

"Hey vuoi che ti accompagno a casa? Mi preoccupa lasciarti andare così quando il tuo odore si sente ancora" continua Todoroki. Un po' di ansia mi sale quando mi dice che ho ancora l'odore. "Si per favore" dico con la gola asciutta.

Saliamo sul treno che è diretto per il mio quartiere, al suo interno ci sono degli uomini che mi fissano con una strana luce negli occhi.

Mi giro verso Todoroki vedendolo con sguardo cagnesco che rivolge hai due tipi. Non appena arrivato alla mia fermata mi alzo velocemente ed esco, quasi mi manca aria dentro quel treno.

Seguito da Todoroki mi avvio a casa mia e mentre camminiamo parliamo di quando le nostre vite sono cambiate in questo modo "odio il modo di pensare degli alpha, pensano solo che il mondo è loro e che tutti devono cadere ai loro piedi" affermo sbuffando esasperato. "Così mi offendi..." Dice restando impassibile "lo so lo so... Scusa ma è la nuda e cruda verità" dico guardandolo negli occhi.

"Si ma sono un alpha e non mi sembra che sono, come ha descritto tu, popolare"

"Cosa!? Scherzi spero." Mi fermo e lo fa anche lui " ti darò tre motivi per cui tu sei popolare e, ciò equivale a dire, un alpha come gli altri: le ragazze, la tua famiglia e l'essere alpha"

"Non l'ho deciso io di avere tutto questo. Io non sopporto essere come mio padre, in ogni cosa che faccio loro guardano solo il prestigioso Endeavor e il suo celebre figlio, anche se non ho fatto nulla. Ti opprimono perché sanno che dai sempre il massimo per arrivare in cima." Si mette una mano nei capelli per grattarsela e la scena mi fa trattenere il fiato.

Illuminato dalla luce del sole e con la camicia che gli sta un po' aderente fa intravedere i suoi muscoli. La giacca della scuola annodata sulla vita che gli da quel tocco trasandato che farebbe sciogliere chiunque.

Mi riprendo in fretta quando sento Todoroki "mi hai capito?" Ha una faccia interrogativa.

"E-emh... Si! Ma cambiamo discorso" mento.

"Ok allora, parliamo di altro" dice, mentre ci incamminiamo di nuovo, perché non sa di cosa parlare. "Tu cosa ne pensi degli omega?" Chiedo senza pensare ma appena me ne rendo conto divento un peperone per l'imbarazzo e agito le mani "scusa no-non devi per forza ri-rispondere!"

"Interessanti, immagino" risponde comunque. "Non ne avevo mai conosciuto uno prima. Tu sei il primo, ma devo dire che ho fatto delle ricerche perché hanno sempre rapito la mia attenzione." Si ferma un attimo dal parlare.

"Devo ammettere anche che qualche volta, per il tuo comportamento, mi hai fatto venire i dubbi."

"Dubbi? Su cosa?" Chiedo vedendo che non continua da solo. "Dubbi sulla tua natura. Eri troppo strano, alternavi l'essere calmo e paziente all'essere titubante e impaurito anche se eri in classe al sicuro."

Rimango zitto non sapendo più che dire ma, fortunatamente, arriviamo a casa in poco tempo. "Eccoci qui" dico girandomi verso Todoroki "già" risponde. C'è quasi un'atmosfera palpabile di imbarazzo.

"Beh ecco senti t-" Vengo interrotto dalla porta di casa che si apre e da una voce familiare... Mia madre. "Caro! Meno male stai bene! Mi hanno chiamato da scuola dicendomi che tornavi prima." Mi viene incontro abbracciandomi.

"Calma mamma ora sto meglio" le dico rassicurandola.

"Te lo avevo detto che oggi era meglio se te ne stavi a casa" mi guarda con faccia arrabbiata "be' è stata colpa mia... Ho dimenticato la scatola sul letto." Mi dà un schiaffetto sulla testa chiamandomi zuccone mentre io ridacchio chiedendo scusa.

"Todoroki scusami caro. Entra e sta' con noi. Ho preparato una merenda se vi va"

"Grazie signora, verrei molto volentieri" risponde di getto, così entriamo e ci godiamo ciò che ha preparato la mamma. Poi ci rilassiamo mettendoci seduti sul divano e parlando ancora "senti ma a casa tua non si preoccuperanno per te che non sei ancora tornato?" Chiedo

"No, ho già mandato loro un messaggio per avvertirli"

Chiacchieriamo un altro po' e infine mi offro per lavare i piatti sporchi che avevamo usato in precedenza. "Mamma resteresti un attimo qui. Devo dirti una cosa."

"Certo tesoro, dimmi"

"Si tratta di oggi e di me. Sono preoccupato perché non mi è mai capitato prima. Il mio heat si è comportato in modo molto strano"


Da YouDontSayMyName
~al prossimo capitolo~

Una Strana SensazioneDonde viven las historias. Descúbrelo ahora